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Idol Italiane: Francesca Harumi in Wonderland

Abbiamo scoperto una giovane talentuosa siciliana, Francesca Inserillo, in arte Harumi, nata 18 Aprile 1997, che ha iniziato ad interessarsi al cosplay e di ciò che lo riguarda agli inizi dell’adolescenza. Cosplayer, Cantante e dopo anni di sforzi conquista il suo sogno di vivere e studiare in Giappone. Ma oltre questo chi è Harumi? 

Harumi deriva dagli ideogrammi giapponesi 春 Haru “Primavera” e 美 Mi\Utsuku “Bellezza” ovvero “Bellezza primaverile” ha scelto questo nickname perché la primavera è la stagione che più l’affascina ed anche perché lei stessa è nata in quel periodo.

Da prima dell’adolescenza è sempre stata appassionata di anime, manga, Jpop e soprattutto della lingua e cultura nipponica, scopre questo mondo a 13 anni, per lei fu una rivelazione stupenda, subito inizio ad immaginare quanti cosplay avrebbe potuto realizzare e soprattutto lo vide come il miglior modo di esprimere la sua creatività. Proprio in quel periodo è quando penso di realizzare il suo primo cosplay Boa Hancock da One Piece, non aveva idea da dove iniziare, prese delle stoffe che erano abbinabili e andò a comprare dei colori per tessuti e con molta pazienza e senza alcuna esperienza inizio a dipingere i ricami della stoffa con un piccolo pennello, successivamente pian piano cuci i vari pezzi di stoffa fino a raggiungere il risultato finale.

Da quei tempi a questa parte sono passati ben 11 anni e i cosplay che ha realizzato contando anche gli original ammontano ad una quarantina. Seguendo la sua passione oltre al cosplay ha potuto realizzare la sua più grande ambizione ovvero: andare in Giappone, dove a vissuto per 2 anni, studiando lingua e cultura giapponese e avendo qualche occasione lavorativa. Nonostante il suo rientro in Italia il Giappone resterà sempre nel suo cuore ed è determinata a tornarci per lavoro in futuro.

Il cosplay ha cui è più legata è un original “La Driade dei Boschi” perché esprime moltissimo una parte di lei che non spesso mostra, il cosplay presenta toni molto Fantasy-Mediavali questo perché lei oltre ad essere appassionata al mondo cosplay adora anche i GDRLive (Gioco di Ruolo dal vivo) infatti la Driade, che ha chiamato Khalipso ha una sua storia.

Nella realizzazione di un cosplay si impiega davvero molto tempo, specialmente negli original, crea i propri vestiti e accessori ma a volte capita che alcuni cosplay preferisca acquistarli, questo perché molto spesso le stoffe e determinati materiali utilizzati per la costruzione di accessori hanno un costo davvero elevato e quindi per quanto le piaccia fare da zero un cosplay non sempre è conveniente, girando bene vari site e pagine si può trovare con un pò di pazienza a molto meno il cosplay desiderato ma nonostante decida di acquistare un cosplay cerca sempre di apportare qualche modifica che gli dia un tocco della sua personalità, ama molto i dettagli e quindi trova sempre qualcosa da aggiungere o migliorare.

Negli anni ha sempre puntato a perfezionare la qualità dei suoi cosplay, essere un “bravo cosplayer” non deriva solo dalla qualità del cosplay, del make-up e dai dettagli, ma anche dalla dedizione che si impiega, quindi principalmente per essere un buon cosplayer bisogna avere molta passione, tantissima creatività, una determinata quantità di pazienza e sopratutto buon gusto, tutte cose che lei stessa ha dovuto pian piano sviluppare.

Nel suo percorso è stata ispirata da diversi cosplayer ma ci parla particolarmente di Yuriko Tiger che è colei che l’ha anche incoraggiata ad andare nella terra del sol levante. Yuriko, italiana ma vive in Giappone, una cosplayer eccezionale e una talent  è stata una fonte d’ispirazione fondamentale, è una ragazza che merita la massima stima, la descrive come piena di volontà, combattiva e una persona che segue a tutti i costi i suoi sogni. Queste sue idee sono state conformate dopo averla conosciuta nel 2013 ad Etna comics, tra le due cosplayer è nata una bella amicizia, che ancora oggi va avanti. Nonostante la sua fama descrive Yuriko come una persona estremamente modesta, gentile e dolce, sempre disponibile ad aiutare se è possibile, infatti Harumi nel momento più complicato che ha vissuto a Tokyo si è trovata proprio lei accanto ad aiutarla.

Riguardo gli original li ha sempre visti come qualcosa di positivo che non snaturano la natura del cosplay ma che bensì aiutino moltissimo a sviluppare la creatività e ad esprimere se stessi. Vede gli original come un artista vede il suo dipinto, l’artista può scegliere se copiare qualcosa che l’ha ispirato o se esprime il “proprio io” creando nuova arte, nuova moda e nuovi punti di vista. D’altronde se tutto ciò che è innovativo porta una ventata di aria fresca nel mondo perchè un original dovrebbe sminuire un arte che permette di esprimere al 100% quel che si è?

Harumi nel suo percorso ha partecipato a moltissime fiere ed eventi, a tutte le fiere Siciliane di cui l’ha colpita molto l’Etna Comics ma anche a fiere fuori dall’Italia ovvero il Comiket che si trova a Tokyo conta giornalmente 500.000 presenze circa e si svolge al Tokyo Big Sight, una struttura immensa piena di stand, attività e cosplayer provenienti da varie parti del mondo. Naturalmente tutt’oggi continua a partecipare ad eventi, dove spesso porta sue esibizioni canore in lingua giapponese e il suo stand con svariati snack provenienti dal Giappone e da varie parti dell’Asia.

Riguardo al mondo cosplay e alla sua costante evoluzione pensa che ancora ci vorrà qualche anno prima che quest’ultimo venga considerato non solo un hobby/passione ma anche un lavoro a tutti gli effetti, non possiamo ancora parlare di “industria” almeno non in Italia. Un cosplayer determinato a lavorare in questo modo deve compiere davvero molti sforzi e sacrifici e sopratutto deve puntare di lavorare con un azienda giapponese o andare in Giappone stesso e tentare la fortuna.

Harumi non da subito è riuscita a connettere il cosplay con la vita sociale, privata e professionale, specialmente agli inizi era solo una passione che poteva manifestare a fiere ed eventi. Pian piano si è creata la sua strada, conoscendo molta gente con le sue stesse passioni e così ha potuto trovare un nesso tra il cosplay e la società. Riguardo la vita privata l’ha sempre vissuta tranquillamente mischiandola con la sua passione, non ha timore di avere uno stile particolare e di avere un proprio outfit ben definito anche nella vita di ogni giorno. Poter manifestare la propria creatività tutti i giorni l’aiuta ad essere se stessa, a stare bene a renderla tranquilla, anche se naturalmente capita che si venga additati o giudicati ma con passare del tempo non se ne fà più un problema. E’ felice così e fiera di essere sempre se stessa, senza dover usare particolari maschere o personaggi, Harumi e Francesca sono la stessa persona, Harumi è una parte di lei, ovvero ciò che le piace fare, ciò che la descrive interiormente.

Fortunatamente non le è mai capitato di venir giudicata per i suoi cosplay, qualche volta ha ricevuto delle voci che qualcuno dicesse qualcosa di negativo ma non le mai dato importanza. A differenza lei è molto critica con se stessa, punta sempre a migliorare e trova sempre qualcosa che non la soddisfa al 100%, ma crede che anche questo alla fine faccia parte delle peculiarità per essere una “brava cosplayer”.

Riguardo la vita professionale anche qui è riuscita a creare una connessione, lavorando per svariate fiere ed eventi e grazie ai suoi studi in Giappone ha potuto collegare sempre di più le sue professioni al cosplay. Attualmente lei oltre ad essere:

  • Cosplayer
  • Standista
  • Cantante di Canzoni Jpop e non solo

Insegna saltuariamente giapponese, non solo per l’immensa passione per la lingua e la cultura ma anche perchè adora aiutare e insegnare qualcosa alle persone che hanno la sua stesse passioni. Oltre a ciò anche se è ancora è “work in progress” si sta abilitando Geomentra, quest’ultimo purtroppo non ha alcun nesso con il cosplay ma non si può (almeno adesso) vivere di solo quello.

Negli ultimi anni fortunatamente l’aiuto di social network e streaming hanno avuto un impatto immensamente positivo nel mondo del cosplay e della cultura nipponica generale, grazie ad essi ha potuto esprimere ancor di più se stessa, la sua creatività, conoscere quello che più le interessa, farsi conoscere e raggiungere le sue ambizioni, anche se tutt’oggi continua ad avere molti traguardi da tagliare.

Di aneddoti nel mondo cosplay ne ha vissuti parecchi ma in particolare ricorda di quella volta al Comiket (Evento in Giappone) dove ha scoperto che per far cosplay si pagava una tassa di circa 1.000 Yen (8 Euro) e oltretutto essendo in cosplay si poteva girare solo in un area prestabilita, c’era anche un area dedicata unicamente ai cosplayer: L’AREA COSPLAY dove il cosplayer si posiziona in un determinato punto e i fotografi come “bravi soldatini” facevano la fila se interessati a far foto, questa situazione per lei è stata abbastanza surreale visto che in Italia durante gli eventi i cosplayer girano ovunque e interagiscono molto tra di loro. Li invece raramente si chiacchierava tra cosplayer, questo anche perché i giapponesi sono molto riservati e poco invadenti, ma nonostante lo sapesse le parso davvero strano che in una situazione come un evento la gente fosse comunque schiva e riservata.

Un consiglio che si sente di dare a tutti i neo-cosplayer o chi fosse interessato ad inoltrarsi in questo mondo è:

“Bisogna essere forti, non farsi buttare giù dai pregiudizi, purtroppo è un mondo dove la gente con facilità giudica pesantemente, dove amici e parenti spesso non approveranno quello che fate. E’ un mondo che porta ad avere ambizioni e sogni da realizzare molto complicati, c’è bisogno di una grande forza di volontà, di tempo e dedizione se pensate di farlo evolvere in una situazione lavorativa, c’è bisogno di credere in se stessi, di moltissima autostima, di sapersi rialzare dai propri sbagli e superare le proprie insicurezze, bisogna vivere il tutto a testa alta prendendo in considerazione le critiche costruttive e fregandosene di invidie, insulti e giudizi inutili. Ma sopratutto bisogna avere la volontà di voler esprimere se stessi e vivere tranquillamente questa decisione con gli altri e se. Siate forti e intraprendenti. Do un grande abbraccio a chiunque voglia seguire questa strada e gli auguro buona fortuna dal cuore”.

In conclusione questa è Harumi, una ragazza che ha creduto in se stessa, anche se non da subito e che pian piano sta dando colore alla sua vita, che spera di riuscire nel suo piccolo a far conoscere sempre di più il mondo del cosplay e a farlo apprezzare e vedere come lei lo vede e lo vive. Una ragazza che ha una grande speranza per il futuro di questo mondo e che spera di poter raggiungere e realizzare altri traguardi e ambizioni.

Davvero un talento eccezionale che è difficile descrivere in un solo articolo, per questo motivo vi consigliamo di scoprire l’immensa creatività di Harumi tramite i suoi profili ufficiali:

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico.
Per info e contatti gianlucafalletta.com

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