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La recensione della seconda stagione di “Dr. Stone: Stone Wars”

La seconda stagione di “Dr. Stone: Stone Wars” ha finalmente debuttato, introdurrendo così l’arco narrativo che racconta la prima guerra combattuta nella nuova era della pietra. Sono coinvolti due schieramenti: la nazione della scienza guidata da Senku, con pochi individui e scarsa esperienza, e il gruppo di risvegliati sempre più grande, comandato dal potente Tsukasa. La guerra sembra squilibrata in termini numerici e di potenza fisica, ma il freddo inverno concede al gruppo di Senku un prezioso tempo supplementare.

Come è iniziato questo scontro?

Senku, sfruttando la scienza, desidera risvegliare tutti coloro che sono stati pietrificati e riportare il livello tecnologico all’epoca precedente al cataclisma. Tsukasa invece vede la scienza come una minaccia, soprattutto considerando i disastri causati dai governanti. I loro punti di vista sembrano irrimediabilmente opposti, portando Senku a dover affidare la preziosa grotta che produce il rimedio miracoloso per la pietrificazione al suo avversario. L’obiettivo della guerra è proprio quello di conquistare definitivamente la grotta e il prezioso liquido.

Come nella prima stagione, anche questa seconda presenta un ritmo narrativo oscillante, con momenti scientifici seguiti da scene adrenaliniche, che spaziano da inseguimenti a piccoli scontri, culminando nell’evidente battaglia finale. La prima parte della storia si distingue per le strategie preparatorie messe in atto da Senku per realizzare i suoi ingegnosi marchingegni. A differenza della prima stagione, questa seconda supera incredibilmente i traguardi scientifici da raggiungere. Inizialmente, lo spettatore potrebbe rimanere sbalordito e incredulo di fronte alle dichiarazioni di Senku, ma le trovate per replicare le varie scoperte scientifiche necessarie per vincere la guerra sono davvero geniali.

Entrambi gli schieramenti vedono emergere molti personaggi secondari, che assumono ruoli più attivi e importanti nella trama. In particolare, Chrome, un sopravvissuto alla pietrificazione, si trasforma da semplice stregone del villaggio a scienziato, seguendo gli insegnamenti del protagonista. È bello vedere in questo ragazzo, nato e cresciuto nel nuovo mondo di pietra, l’entusiasmo e la volontà di scoprire il mondo che lo circonda. Nonostante ci siano molti personaggi che trovano spazio in questa stagione, “Dr. Stone” rimane senza dubbio una storia incentrata sul suo protagonista, Senku.

Lo studio di animazione, TMS Entertainment (Lupin Zero), si conferma anche per questa opera, offrendo continuità sia nella rappresentazione grafica degli ambienti e dei personaggi che nell’animazione stessa. La colonna sonora utilizzata per la sigla, tuttavia, non risulta particolarmente memorabile o orecchiabile; forse si poteva fare di meglio. Per il resto, la stagione si muove su acque tranquille; probabilmente non raggiunge gli standard della precedente, ma non provoca danni irreparabili.

Tratto e continua a leggere su:

https://www.tanadelcobra.com/dr-stone-stone-wars-stagione-2-la-recensione/

Scritto da MarcoF  

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