Corto Circuito 2 è il sequel del film del 1986 Corto Circuito, che raccontava le avventure di Johnny 5, un robot militare che diventa senziente dopo essere stato colpito da un fulmine. In questa seconda pellicola, diretta da Kenneth Johnson, il simpatico automa si trasferisce a Toronto, dove aiuta il suo amico Ben, un inventore indiano, a produrre dei giocattoli robot ispirati a lui. Ma i guai non tardano ad arrivare, quando una banda di ladri sfrutta Johnny 5 per rubare dei preziosi diamanti da una banca.
Il film riprende lo stile e l’umorismo del primo capitolo, aggiungendo però nuovi elementi di avventura, azione e commedia. Il protagonista assoluto è ancora una volta Johnny 5, che con la sua curiosità, la sua ingenuità e la sua simpatia conquista lo spettatore. Il robot, doppiato in originale da Tim Blaney e in italiano da Tonino Accolla, è capace di esprimere una vasta gamma di emozioni e di imparare velocemente da ciò che vede e sente, grazie alla sua insaziabile sete di conoscenza. Il suo rapporto con Ben, interpretato da Fisher Stevens, è basato sull’amicizia e sulla fiducia, e offre momenti di tenerezza e divertimento. Altri personaggi che si affiancano ai due sono Fred, un truffatore interpretato da Michael McKean, Sandy, una consulente di un negozio di giocattoli interpretata da Cynthia Gibb, e Oscar, il capo dei ladri interpretato da Jack Weston.
La trama del film è semplice ma efficace, e si sviluppa tra inseguimenti, colpi di scena e gag esilaranti. Il ritmo è sostenuto e non annoia mai, grazie anche alla colonna sonora di Charles Fox, che alterna brani popolari a musiche originali. Il film ha anche una dimensione sociale, che si riflette nel tema dell’integrazione e della tolleranza, sia tra le diverse culture umane che tra gli esseri umani e i robot. Il finale, in cui Johnny 5 ottiene la cittadinanza americana, è una celebrazione dei valori della democrazia e della libertà.
Corto Circuito 2 è un film che ha saputo mantenere il fascino e la freschezza del primo, pur aggiornandosi ai tempi e alle tecnologie degli anni ’80. È un film che piace a grandi e piccini, che fa ridere e riflettere, e che dimostra come un robot possa avere un cuore e una personalità. È un film che merita di essere visto e rivisto, e che ha fatto la storia del cinema di fantascienza e di commedia
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