Corto circuito

Corto Circuito è un leggendario film di fantascienza del 1986 diretto da John Badham, con protagonisti Ally Sheedy e Steve Guttenberg. Il film racconta la storia di un robot militare, Numero 5, che dopo essere stato colpito da un fulmine, sviluppa una personalità e una coscienza proprie, e si ribella ai suoi creatori. In fuga, il robot si imbatte in Stephanie, una giovane ecologista, che lo aiuta a scoprire il mondo e il significato della vita.

Il film è una commedia divertente e intelligente, che mescola elementi di fantascienza, avventura e umorismo. Il robot Numero 5 è il vero protagonista del film, e la sua voce italiana è quella di Leo Gullotta, che gli conferisce una simpatia e una verve irresistibili. Il robot è capace di imparare velocemente da libri, televisione e esperienze, e di esprimersi con battute, citazioni e imitazioni di personaggi famosi. Il suo rapporto con Stephanie è tenero e commovente, e il suo desiderio di essere vivo e libero è contagioso.

Il film è anche una critica alla società militarista e consumista degli anni ’80, che vede nei robot solo delle armi o dei prodotti da sfruttare. Il film denuncia la follia della guerra e la distruzione dell’ambiente, e propone una visione pacifista e ecologista del mondo. Il film è anche un omaggio al cinema di fantascienza, con riferimenti a E.T., Guerre stellari, 2001: Odissea nello spazio e altri classici del genere.

Corto Circuito è un film che ha fatto la storia del cinema, e che ha conquistato il pubblico di tutte le età. Il film ha avuto un grande successo di critica e di botteghino, e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui una nomination ai Saturn Award per il miglior film di fantascienza. Il film ha anche generato un sequel, Corto Circuito 2, uscito nel 1988.

Corto Circuito è un film da vedere e rivedere, per divertirsi, emozionarsi e riflettere. Un film che celebra la vita, la libertà e l’amicizia, e che ci fa innamorare di un robot che ha un cuore più grande di molti esseri umani. Un film che ci fa dire, insieme a Numero 5: “Io sono vivo!”