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Californa: il caso delle foto segnaletiche Lego

La celebre azienda danese produttrice di giochi da costruire, Lego, si è espressa contro l’utilizzo delle teste dei suoi omini per censurare i volti delle persone arrestate dal dipartimento di polizia di Murrieta, in California. In risposta alla legge statale che limita la possibilità di mostrare i volti degli arrestati, il dipartimento aveva adottato l’uso di teste Lego gialle per continuare a condividere foto sulle operazioni di polizia sui social network senza violare la privacy delle persone coinvolte.

Tuttavia, l’azienda Lego ha cortesemente chiesto al dipartimento di polizia di interrompere questa pratica, definendola un utilizzo non autorizzato della sua proprietà intellettuale. Il tenente Jeremy Durrant del dipartimento di polizia di Murrieta ha dichiarato che rispettano e capiscono la richiesta di Lego e sospenderanno l’utilizzo delle teste dei suoi omini per scopi di censura.

La legge californiana impone di rimuovere le foto di persone arrestate per crimini violenti entro 14 giorni e vieta già da tempo la pubblicazione di foto di arrestati per crimini non violenti. Tuttavia, esistono eccezioni per situazioni particolari, come nel caso di persone considerate un pericolo per la sicurezza pubblica. Il legislatore Corey Jackson ha espresso perplessità riguardo alla decisione della polizia di Murrieta, suggerendo che i cittadini potrebbero non approvare l’uso delle teste Lego per censurare le foto delle persone arrestate. A suo parere, la polizia dovrebbe concentrarsi su azioni che possano realmente garantire la sicurezza dei cittadini anziché dedicarsi a pratiche che sembrano aggirare le stesse leggi che dovrebbero far rispettare.

Nonostante la legge californiana si applichi specificamente alle foto segnaletiche scattate in centrale dopo l’arresto, alcuni dipartimenti di polizia continuano a pubblicare foto di persone ammanettate sul luogo del crimine o all’interno di veicoli della polizia. Jackson ha annunciato di aver richiesto chiarimenti legali al dipartimento di Giustizia dello stato e ha sottolineato la necessità di rispettare le leggi anche nelle operazioni di polizia.

Enrico Ruocco

Enrico Ruocco

Figlio della GOLDRAKE generation, l’amore che avevo da bambino per il fumetto è stato prima stritolato dall’invasione degli ANIME, poi dall’avvento dei Blockbuster e annientato completamente dai giochi prima per PC e poi per CONSOLE.
In seguito con l’arrivo del nuovo millennio, il tanto temuto millennium bug , ha fatto riaffiorare in me una passione sopita soprattutto grazie ad INTERNET.
Era il 2000 quando finalmente in Italia internet diventava sempre più commerciale, ed io decisi di iniziare la mia avventura sul web creando il mio sito TUTTOCARTONI. Sito nato da una piccola ricerca fatta fra quello che “tirava” sul web e le mie passioni. Sappiamo bene cosa tira di più sul web … sinceramente non lo ritenni adatto a me, poi c’era lo sport, altra mia passione ma campo altamente minato. Infine c’erano i cartoon e i fumetti…beh qua mi sentivo preparato e soprattutto pensavo di trovare un mondo PACIFICO…
Man mano che passava il tempo l’interesse si spostava sempre più verso il fumetto, ed oggi, nel 2017, guardandomi indietro e senza vantarmi troppo posso considerarmi un blogger affermato e conosciuto, uno dei padri degli eventi salernitani dedicati al mondo del fumetto ma soprattutto lettore di COMICS di ogni genere.

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