“Megalopolis”, l’epico film di fantascienza scritto, diretto e prodotto da Francis Ford Coppola, è stato senza dubbio il titolo più atteso della 77ª edizione del Festival di Cannes. La pellicola segue la storia di Julia Cicero, interpretata da Nathalie Emmanuel, divisa tra la lealtà verso suo padre Frank (Giancarlo Esposito) e il suo amante architetto, Caesar (Adam Driver), che sogna di ricostruire New York City come un’utopia dopo un disastro.
Prime Reazioni: Un Entusiasmo Contagioso
Le prime reazioni al film sono state molto positive, con il pubblico entusiasta per la visione coinvolgente e visivamente innovativa di Coppola. Il regista, tornato a uno stile indipendente e sperimentale, sembra aver ritrovato l’energia della sua gioventù. Al centro della narrazione c’è la relazione tra Driver ed Emmanuel, che crea una tensione shakespeariana tra famiglie rivali.
Un Progetto Decennale
Coppola ha lavorato a questo progetto dagli anni Ottanta, senza mai trovare produttori disposti a finanziarlo. Alla fine, ha deciso di produrlo personalmente, dirigendo e scrivendo anche la sceneggiatura. Il risultato è un’opera testamentaria, concepita da un regista ottantacinquenne innamorato dell’idea di cambiare il mondo attraverso l’amore e l’utopia.
Megalopolis: Un Delirio Visionario
Il film inizia con un parallelo tra l’America contemporanea e l’antica Roma, chiedendosi se anche noi finiremo vittime del potere di pochi uomini insaziabili. Questa domanda tormenta lo spettatore per tutta la durata del film. All’inizio, sembra un’opera di fantascienza con Adam Driver pronto a gettarsi dalla cima di un edificio simile al Chrysler Building, ma si trasforma rapidamente in un gangster movie ispirato all’antica Roma, con feste dissolute e corruzione dilagante.
Personaggi e Conflitti
La storia vede due uomini di potere scontrarsi: l’architetto progressista Cesare Catilina (Adam Driver) e il sindaco conservatore Cicerone (Giancarlo Esposito). Al centro, la dolce Julia (Nathalie Emmanuel), figlia di Cicerone e attratta da Catilina. Il film si distingue per la sua natura ibrida e multiforme, mescolando elementi di fantascienza e gangster movie in un insieme unico.
Un Mondo Tra Passato e Futuro
Se Coppola avesse mantenuto la coerenza con l’idea di un gangster movie ispirato alle congiure dell’antica Roma, con corse di bighe e lotte di gladiatori, “Megalopolis” avrebbe potuto essere un potente film-manifesto. Tuttavia, la trama si perde in una digressione sentimentale, dedicata alla moglie recentemente scomparsa del regista, Eleanor Coppola, che disturba l’equilibrio narrativo.
Temi Politici e Personaggi Carismatici
Il film si risolleva quando affronta temi politici, con uno Shia LaBeouf eccellente nei panni di Clodio, un populista istrionico che riesce a togliere la banca al vecchio zio Crasso. Le proteste per la crisi abitativa e la corruzione che affligge l’America moderna sono temi centrali della narrazione.
Il Messaggio di Coppola
Adam Driver, in molti monologhi shakesperiani, diventa la voce dello stesso Coppola: “Abbiamo l’obbligo di fare domande e il bisogno di un dibattito sul futuro a cui ognuno deve prendere parte”. Un nobile intento per un film caotico, anarchico, a tratti visivamente potente e a tratti involontariamente comico, che dimostra la smisurata energia creativa di un maestro del cinema.
Accoglienza
Dopo la proiezione, Coppola ha ricevuto una standing ovation e ha ringraziato il pubblico per il supporto a questo progetto che ha tenuto nel cassetto per oltre 40 anni, finanziandolo con i propri soldi dopo aver venduto la sua azienda vinicola. Il film è stato definito un “underground IMAX” degli anni ’60, con immagini che escono dallo schermo per coinvolgere il pubblico in un mondo irreale e futuristico.
“Megalopolis” potrebbe trovare una presentazione più adatta a festival come Venezia o Telluride, ma necessita di un distributore esperto per gestirne l’uscita. Resta da vedere come verrà accolto dal pubblico e dalla critica una volta distribuito negli Stati Uniti verso la fine del 2024.
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