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Il Viaggio di Akai

Il Viaggio di Akai è un volume di Massimiliano De Giovanni e Andrea Accardi, che indagano il mondo degli spiriti nipponici (e della sessualità umana): un percorso iniziatico tra kappa, tanuki e volpi trasformiste! Una storia a fumetti e un’appendice enciclopedica per tutti i fan del folklore nipponico! 

 

Akai è un trentenne senza genitori né soldi, che vive di piccoli furti ed espedienti in un palazzo occupato della periferia di Tokyo. La sua unica famiglia è costituita da alcuni vagabondi che vivono anch’essi nello stabile, un manipolo di ragazzi senza futuro che dipende in tutto e per tutto da lui. Akai è il loro leader, la loro guida, ed esercita questo potere come fosse il signore di una monarchia d’altri tempi. Al suo fianco, inseparabile come un ombra, c’è il più giovane della compagnia, Shiroi. Il ragazzo non si separa mai da Akai, vive con lui, dorme con lui, rappresenta il suo olfatto. Akai soffre infatti di anosmia. I suoi nervi olfattivi sono atrofizzati e non è in grado di riconoscere gli odori. A proteggere Akai ci pensano invece Kuroi e Kiroi, guardie del corpo tuttofare, persone fidate che il ragazzo ha salvato dalla strada. E poi c’è lei, Aoi, misteriosa e prorompente, scaltra e opportunista come una gatta. O semplicemente come una donna bella, desiderata.
 
Un giorno nella periferia di Tokyo passa una strana carovana, più simile a un carro di nomadi gitani che a una vera e propria compagnia di saltimbanchi. La cosa attira subito l’attenzione dei ragazzini del quartiere, e naturalmente di Akai, che esige il pizzo per l’esibizione degli ambulanti. Durante la contrattazione, una donna afferra la mano di Akai per leggergli il futuro. Uno come lui non dovrebbe perdere tempo a spadroneggiare tra miserabili e povera gente. Il suo futuro è radioso, avrà vita lunga e ricchezza, ma solo se raggiungerà una cittadina leggendaria a nord del Giappone. Anche la carovana nomade è diretta alla stessa cittadina, e gli ambulanti offrono ad Akai la possibilità di unirsi a loro.
 
Akai non crede alle parole della donna e non si lascia suggestionare dall’offerta. Al contrario: indispettito per il tempo perso, il ragazzo scaccia in malo modo la compagnia, che riparte subito verso nord. Akai ritorna a casa. Dopo poco è raggiunto da Shiroi, che gli porta un piccolo dono dalla vecchia veggente: un semplice fiore dal profumo incantevole. Un profumo che persino Akai riesce a sentire. L’unico odore che da anni è riuscito miracolosamente a raggiungere l’olfatto del ragazzo, che appare agitato e commosso. Assieme al dono un biglietto che spiega ad Akai come fiori del genere nascano solo nella cittadina leggendaria a nord del Giappone. Akai non ha più dubbi. Assieme a Shiroi, Aoi, Kuroi e Kiroi, il ragazzo si mette in viaggio attraverso un Giappone rurale fortemente politeista, dove la tecnologia lascia il posto alle superstizioni, e dove spiriti e fantasmi sono spesso manifestazioni reali di divinità capricciose e vendicative.
 
Satyrnet

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