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Le politiche culturali degli anime e dei manga: tra soft power e diplomazia culturale

Gli anime e i manga sono due forme di espressione artistica originarie del Giappone, che hanno conquistato il pubblico mondiale grazie alla loro originalità, creatività e diversità. Si tratta di prodotti culturali che riflettono la storia, la società, la cultura e i valori del paese asiatico, ma che allo stesso tempo sono in grado di dialogare con le altre culture e di adattarsi ai diversi contesti. Gli anime e i manga sono quindi diventati degli strumenti di soft power per il Giappone, ovvero della capacità di influenzare le preferenze e i comportamenti degli altri attori internazionali attraverso l’attrattiva e la persuasione, piuttosto che con la forza o la coercizione.

Il concetto di soft power è stato introdotto dallo studioso americano Joseph Nye nel 1990, e si basa sull’idea che la potenza di uno stato non dipende solo dalle sue risorse militari ed economiche, ma anche dalla sua capacità di attrarre e convincere gli altri con la sua cultura, i suoi valori, le sue istituzioni e le sue politiche. Il soft power si esercita attraverso tre canali principali: la cultura, i valori e le politiche. La cultura è l’insieme delle espressioni artistiche, linguistiche, religiose, culinarie, sportive e di intrattenimento che caratterizzano una nazione e che possono generare simpatia e ammirazione negli altri. I valori sono i principi etici, morali, politici e sociali che guidano le azioni di uno stato e che possono essere condivisi o apprezzati dagli altri. Le politiche sono le scelte strategiche che uno stato compie in ambito internazionale e che possono essere percepite come legittime, giuste e coerenti dagli altri.

Il Giappone è uno stato che ha saputo sfruttare il suo soft power per aumentare la sua influenza e il suo prestigio nel mondo, soprattutto dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando ha dovuto rinunciare alla sua potenza militare e ha subito una forte occupazione americana. Il Giappone ha puntato sulla sua cultura, sui suoi valori e sulle sue politiche per ricostruire la sua immagine e la sua identità, e per stabilire rapporti di cooperazione e di fiducia con gli altri paesi. Tra gli elementi di soft power giapponese, gli anime e i manga hanno avuto un ruolo fondamentale, in quanto hanno contribuito a diffondere la cultura e i valori giapponesi nel mondo, e a creare una rete di relazioni e di scambi con le altre culture.

Gli anime e i manga sono nati in Giappone nel dopoguerra, come forme di intrattenimento popolare e di evasione dalla realtà. Gli anime sono dei cartoni animati, spesso tratti dai manga, che sono dei fumetti giapponesi. Gli anime e i manga si distinguono per il loro stile grafico, caratterizzato da personaggi con grandi occhi, capelli colorati e proporzioni esagerate, e per la loro varietà di generi e di tematiche, che spaziano dalla fantascienza alla commedia, dal romantico all’horror, dal drammatico all’erotico. Gli anime e i manga trattano spesso di argomenti legati alla storia, alla società, alla cultura e ai valori del Giappone, ma anche di questioni universali, come l’amore, l’amicizia, la guerra, la pace, la vita e la morte.

Gli anime e i manga hanno iniziato a diffondersi al di fuori del Giappone a partire dagli anni ’60, grazie alla distribuzione internazionale di alcune opere di successo, come Astro Boy, Kimba il leone bianco, Heidi, Goldrake, Candy Candy e Lupin III. Queste opere hanno conquistato il pubblico di diversi paesi, soprattutto in Europa e in America, e hanno creato una generazione di appassionati e di estimatori della cultura giapponese. Negli anni successivi, la diffusione degli anime e dei manga è aumentata grazie alla nascita di nuovi canali di comunicazione, come le videocassette, i DVD, i siti web, i blog, i forum, i social network e le piattaforme di streaming, che hanno permesso una maggiore accessibilità e una maggiore interattività tra i fan. Inoltre, la diffusione degli anime e dei manga è stata favorita dalla creazione di eventi, come le fiere, i festival, le mostre, i concorsi e i cosplay, che hanno offerto occasioni di incontro, di condivisione e di partecipazione per gli appassionati.

Gli anime e i manga hanno avuto un impatto positivo sull’immagine e sull’identità del Giappone nel mondo, in quanto hanno mostrato aspetti positivi, interessanti e affascinanti della cultura e dei valori giapponesi, come la creatività, l’innovazione, la tradizione, il rispetto, l’armonia, la spiritualità e la resilienza. Gli anime e i manga hanno anche contribuito a creare una rete di relazioni e di scambi tra il Giappone e le altre culture, in quanto hanno stimolato la curiosità, l’interesse e l’apprezzamento per il paese asiatico, e hanno favorito la cooperazione, il dialogo e la comprensione tra i popoli. Gli anime e i manga sono quindi diventati degli strumenti di diplomazia culturale per il Giappone, ovvero della capacità di promuovere la pace, la stabilità e lo sviluppo attraverso la cultura.

Il Giappone ha riconosciuto il valore e il potenziale degli anime e dei manga come strumenti di soft power e di diplomazia culturale, e ha adottato delle politiche per sostenere e valorizzare questi prodotti culturali. Tra queste politiche, si possono citare la creazione di istituzioni dedicate, come l’Agenzia per gli Affari Culturali, il Ministero degli Affari Esteri, il Japan Foundation e il Cool Japan Fund, che si occupano di finanziare, promuovere e diffondere gli anime e i manga nel mondo; la realizzazione di progetti e di iniziative, come il Japan Media Arts Festival, il Japan Expo, il Japan Film Festival e il Japan Anime Award, che mirano a premiare, esporre e far conoscere le opere e gli autori di anime e manga; la nomina di ambasciatori culturali, come Doraemon, Hello Kitty, Astro Boy e Pikachu, che rappresentano il Giappone e la sua cultura in vari paesi e contesti; la collaborazione con le organizzazioni internazionali, come l’UNESCO, l’ONU e l’UNICEF, che coinvolgono gli anime e i manga in campagne e in progetti di sensibilizzazione e di educazione su temi importanti, come i diritti umani, l’ambiente, la salute e lo sviluppo sostenibile.

In conclusione, gli anime e i manga sono delle forme di espressione artistica che hanno contribuito a diffondere la cultura e i valori del Giappone nel mondo, e a creare una rete di relazioni e di scambi con le altre culture. Gli anime e i manga sono quindi degli strumenti di soft power e di diplomazia culturale per il Giappone, che ha adottato delle politiche per sostenere e valorizzare questi prodotti culturali. Gli anime e i manga rappresentano quindi un esempio di come la cultura possa essere una risorsa e una forza per la pace, la cooperazione e lo sviluppo nel mondo.

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