“C’erano Spiderman, Batman, Superman, Ironman…perché in inglese “man” vuol dire “uomo”. Allora ho pensato che io avevo un’armatura di rame, quindi…”
Questa è la storia di Anselmo, un bambino autistico che vede il mondo come una fiaba meravigliosa. Attraverso i suoi occhi la realtà assume i colori delle fiabe, la purezza dei bambini e la forza magica dei supereroi. Cresciuto senza imparare a diffidare degli altri, nonostante la durezza della vita, riuscirà comunque a mantenere la sua limpida e particolare visione del mondo. Abbandonato dal padre, che lui crede un supereroe, Anselmo decide di trasformarsi in un supereroe, Copperman, grazie a una speciale armatura donatagli dal fabbro locale.
Copperman/Anselmo vive con la madre (Galatea Ranzi) che a forza di ripetergli quanto sia “speciale”, se ne è convinto anche lui. E proprio come Forrest Gump ha conservato nel tempo una purezza infantile e il candore disarmante di chi non conosce la diffidenza. Il suo grande amore è Titti (Angelica Bellucci/Antonia Truppo) conosciuta a scuola alle 10, 34 minuti e 12 secondi di un giorno speciale e poi inghiottita da un’assenza troppo lunga. E poi c’è Silvano (Tommaso Ragno), il fabbro del paese, arrivato non si sa da dove, suo padre putativo e mentore. Uno che ha poche parole e una pistola. E che è diventato suo amico dalle 11 e 47 minuti del 12 aprile 1991. Grazie a lui, Anselmo diventa Copperman.
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