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Condominio Fuorisede

Si chiamano Anna, Claudio, Lucia, ma potrebbero avere altri dieci, cento, mille nomi diversi. Sono i protagonisti di una favola moderna, metropolitana, forse addirittura gli interpreti ideali di un nuovo telefilm di successo: sono studenti fuorisede che occupano una buona metà di un grande caseggiato in via delle Province, cuore pulsante del quartiere universitario. Qualcuno potrebbe parlare di una trama già sentita, di una storia già vista (ricordate il telefilm-culto Merlose Place?), ma quella era ambientata a Los Angeles, a due passi da Rodeo Drive, la via dello shopping, e i protagonisti si chiamavano Joe, Robert, Jane. Non c’è paragone. Questa nostra storia potrebbe avere la semplicità di una commedia stile Poveri ma Belli e il fascino intrigante di una Beautiful all’amatriciana: insomma, un successo assicurato.

E in effetti gli ingredienti ci sono tutti. A partire dalla voce narrante: quale  miglior Cicerone in questo viaggio giovanil-condominiale, se non quella semplice e veritiera della portiera, che tutto vede e tutto sa, neanche a parlare fosse il palazzo stesso con voce propria? Dunque, prima scena: ciak, azione! “I ragazzi sono silenziosi e non sporcano le scale – tiene a precisare Maria, iniziando il suo racconto – e quindi io non mi posso lamentare. Mi pare che questo basti, vuole sapere altro?”. Rifacciamola.

Secondo ciak: “I ragazzi fuorisede in questo palazzo sono tanti -ricomincia Maria – direi tre o quattro ciascuno per almeno una decina di appartamenti. Una folla che va e viene per le scale, tutti puliti sia chiaro – è un chiodo fisso – e tutti amici, come se si conoscessero da sempre. Se vuole sapere un segreto poi, tra la ragazza del sesto piano e quello del primo.psss. – mi scusi signora, non sento, può alzare la voce? – è nata una storia d’amore!” Bingo, a-m-o-r-e! Stavolta l’audience sfiora il 50 per cento.E allora la seconda scena  di questo format, ovviamente, non può non avere luogo al sesto piano, in casa di Anna, la ragazza di cui sopra: “La storia è durata due anni, ma ora .diciamo che siamo in una pausa di riflessione”. Il rischio trama-banale è sempre dietro l’angolo, speriamo in qualche colpo di scena.

“Come l’ho conosciuto? -continua Anna – Per caso, anzi, per merito dei suoi amici: un giorno hanno suonato alla porta con una scusa, volevano il sale o lo zucchero o cose del genere, e hanno attaccato bottone con me e con una delle mie coinquiline. Poi ci hanno invitato ad una festa a casa loro e lì l’ho incontrato, e poi.- la voce si fa flebile, zoom sulla lacrima – .poi un’altra volta invece, sempre ad una festa – la ragazza ha capito il trucco e cambia discorso – la signora del piano sopra è arrivata infuriata perché diceva che facevamo troppo chiasso, minacciando di chiamare la polizia. Che esagerazione. Io non l’avrei mai chiamata. Però con lui ci chiamavamo dalla finestra.” Perfetto, il secondo episodio si chiude con un ragionamento sconnesso e romantico, titolo: “L’amore dà alla testa – discorsi in finestra a cinque piani di distanza”.

 

Atto terzo: gli altri inquilini. Qui la scelta delle storie è varia, si va dai ragazzi nati e cresciuti nel palazzo e i loro rapporti con i coetanei fuorisede, alla signor anziana che si lamenta, fino a chi ha fiutato l’affare e, proprietario di due appartamenti, ne affitta uno, (ovviamente in nero), ad alcune ragazze: tanto per pagarsi la vacanza (alle Hawaii) l’estate. Ovviamente lui è il primo della lista, ma sia il campanello sia il telefono suonano a vuoto. Passiamo oltre.

 

Claudio ha 28 anni, vive al secondo piano con i genitori. Da lui ci aspettiamo come minimo un’altra storia d’amore, magari disperato, e invece: “I fuorisede qui sono tantissimi, soprattutto calabresi e siciliani, tutti allegri e festaioli. Quello che non capisco, però – dice quasi dispiaciuto –  è perché non coinvolgano noi ragazzi di Roma”. In effetti la cosa è strana: “La sensazione è che tendano a chiudersi a riccio nei confronti degli altri inquilini – forse per paura della signora anti-schiamazzi – ma in ogni caso sono tranquilli, nessuno ha mai dato problemi, se si esclude piccoli episodi, come qualche “Forza Cosenza” scritto nell’ascensore”. E così anche l’atto terzo ha trovato un titolo: “La nostalgia di casa”. Un tema collaudato che funziona dai tempi di Renzo e Lucia.

 

Per concludere la prima puntata manca solo un ultimo ingrediente: la bella di turno. Stavolta ha le sembianze di Flaminia, 24 enne romana che (stranamente.), ha un rapporto diverso da Claudio con i suoi vicini, soprattutto maschi: “Con me sono tutti gentili. Con le ragazze del mio pianerottolo chiacchiero spesso, sono molto simpatiche. I ragazzi invece non li conosco molto, ma ogni volta che li incontro in ascensore mi invitano a qualche festa di laurea. Intendiamoci, io non ci sono mai andata, però il clima di allegria si percepisce nell’aria, soprattutto quando si torna a casa il sabato sera alle tre di notte e si trovano ragazzi che giocano a nascondino per il palazzo”. Per la gioia dei vicini.

“Qui ogni scusa è buona per festeggiare e fare amicizia. E poi voglio dirti un segreto: qualche giorno fa mi è capitato di vedere uscire dalla casa della mia vicina, con tanto di pigiama e cuscino sotto braccio, uno dei ragazzi del primo piano. Mi sa che hanno una storia!!!”. Che simpatica Flaminia, non ha ancora capito che – in fondo – ci sarà pure un motivo se ai ragazzi del palazzo manca sempre il sale!!!

Simone Toscano

Simone Toscano

A condividere l’esperienza di conduzione del format in stile televisivo, con l’obiettivo di contestualizzare al meglio il trattamento dell’evento, si potrebbe coinvolgere un anchormen molto famigliare al pubblico televisivo per contestualizzare meglio il format.
Simone Toscano, 39 anni, giornalista per il gruppo Mediaset, ha seguito come inviato alcuni dei più importanti fatti di cronaca nazionale, dal terremoto che in Abruzzo nel 2009 al naufragio della Costa Concordia. Ha al suo attivo diverse collaborazioni: in passato con «Il Foglio», la Rai e La7, attualmente - come blogger opinionista - con «Huffington Post».
È uno dei conduttori della rete all news del gruppo Mediaset, Tgcom24 e ha collaborato con Rai, La7 (Tetris) ed Mtv. Fin dalla prima puntata (2010) è uno degli inviati della trasmissione Quarto Grado (Rete4) e con i suoi reportage ha contribuito alla riapertura di alcune inchieste giudiziarie.

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