I rocker bianchi diventarono via via più moderati, facendo così venir meno la vera ragione d’essere del rock and roll. Buddy Holly fu il principale rocker bianco dei tardi anni ’50, mentre la commistione con elementi country portò alle armonie vocali degli Everly Brothers e al rock strumentale di Duan Eddy.Il malessere giovanile torno’, anche se in misura assai minore, quando i cantanti folk nelle loro canzoni iniziarono a parlare dei problemi del sistema.I ragazzi che non si erano identificati con le storie di poverta’ di Woody Guthrie, si identificarono invece con i testi sulla guerra in Vietnam e sui diritti civili.
Bob Dylan fu probabilmente il musicista più influente di quel periodo, guidò l’assalto al sistema con canzoni semplici e testi poetici, un’intera generazione credette in lui e seguì i suoi sogni. La musica diventò espressione delle ambizioni dei giovani.Nello stesso tempo la storia della musica rock commerciale aveva preso una curiosa piega dopo essere approdata in California: i Beach Boys inventarono il “surf rock”.La musica surf altro non era che rock’n’roll, ma con un’aggiunta: armonie vocali piuttosto sofisticate.In California c’era un’idea particolare di ciò che il rock and roll doveva essere: una musica per i momenti di divertimento in spiaggia e alle feste. Le armonie vocali dei Beach Boys, ponte naturale tra rock e doo-wop, si rivelarono essere un ottimo sistema per l’esaltazione dell’aspetto melodico all’interno della canzone rock, un aspetto che i rocker neri, con il loro ruggito enfatico, solitamente sacrificavano.
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