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Trigun, la leggendaria serie di Yasuhiro Nightow

Trigun è il titolo di una serie manga creata da Yasuhiro Nightow nel 1995, pubblicata in Italia dalla Dynit a partire dal 16 gennaio 2001 interrompendosi al nono numero. in seguito riproposta sotto forma di Anime, creato nel 1998 in Giappone realizzata dallo studio Madhouse, composta da 26 episodi e trasmessa in patria dal network TV Tokyo. In Italia è stato mandato in onda dalla rete televisiva MTV nel 2000 e pubblicato in DVD in diverse edizioni: Dynamic Italia, Shin Vision, EXA Cinema e Dynit. A marzo 2013 la serie è stata pubblicata per la visione in streaming sulla web TV Popcorn TV.

Le vicende narrate si svolgono su un lontano pianeta, colonizzato da quasi un secolo da terrestri, arrivati su grandi navi dotate di sistemi terraformanti. Il processo terraformante però non ha avuto i risultati sperati e i pochi coloni vivono in un pianeta brullo e desertico, in condizioni di vita precarie. La tecnologia è regredita, perché pochi hanno le conoscenze per far funzionare i meccanismi portati dalla terra, e così la società, tornata come ai tempi del selvaggio west, infatti l’ambientazione tecno-western caratterizza l’intera serie. Il Protagonista della serie è Vash detto The Stampede, pistolero considerato una vera  e propria catastrofe e accusato di aver distrutto un intera città, radendola al suolo. In realtà Vash è una persona mite e bonaria, ma con capacità straordinarie.  

Trigun inizia con una caccia a Vash The Stampede, il Tifone umanoide su cui pesa una taglia da 60 milioni di doppi dollari, per aver distrutto la città di June, non lasciando alcun superstite. La compagnia di assicurazioni Bernardelli, che, a causa sua, ha perso un enorme quantitativo di denaro incarica due cacciatrici di taglie,Meryl Stryfe e Milly Thompson, di rintracciare e catturare Vash o di costringerlo a risarcire la compagnia. Ma, dopo averlo rintracciato, le due cacciatrici di taglie non riescono a capacitarsi di come sia possibile che quell’uomo cosi mite e pacato possa aver causato addirittura la distruzione di un intera città. Su ordine della compagnia decidono di seguirlo. In seguito fanno la loro comparsa altri personaggi, come il reverendo Nicholas D.Wolfwood, un predicatore-ex assassino e il famigerato gruppo di assassini conosciuti come Gun-Ho-Guns, guidati da Legato Bluesommers, e Knives, fratello e nemico di Vash.

Trigun è ambientato in un polveroso deserto prosciugato da due soli, dove bande di tecno-cowboy spadroneggiano. Solo poco più di un secolo è passato da quando i coloni hanno abbandonato la terra, ma, visto il grado di civiltà, sembrerebbe passata un’era. Da una tecnologia spaziale si è passati a un mondo Steampunk, da un’idea di uguaglianza sociale a una società del più forte. Già questi elementi potrebbero rendere Trigun un prodotto interessante, ma l’inventiva dell’autore non si esaurisce con l’ambientazione. La trama, racconta la storia di due creature di molto superiori agli esseri umani, entrambe create per servire la colonizzazione, ma ormai libere di prendere una propria strada, Vash, il protagonista e Knives. Entrambi sono stati allevati da Rem, una donna che ha fatto loro da madre adottiva, educandoli al rispetto dei valori della vita. Vash è un personaggio sfuggente: è accusato di delitti atroci, ma in fin dei conti è un bonaccione con dei valori molto ferrei ed è incapace di violarli senza soffrire; ciononostante possiede un’energia incredibile, capace di essere canalizzata in un’arma distruttiva. Al contrario, suo fratello Knives, dotato dei suoi stessi poteri, considera l’umanità un’inutile seccatura, di cui non doversi occupare, così l’intera storia gira attorno a questo dualismo, tra i due personaggi.

Non si tratta solo del bene o del male. Knives ha scelto di essere cinico e spietato e per questo è riuscito a dare un senso alla sua esistenza, ma Vash non è in grado di conciliare i suoi poteri, la sua stessa esistenza di distruttore, senza andare contro ai precetti insegnatigli da Rem. In qualche modo Vash ha incamerato questi concetti diventando più umano degli umani stessi, come si evince con i contatti che ha con questi, come il suo amico Wolfwood, molto più spietato, ma anche molto più fragile e preda delle normali paure umane.

In ultima analisi Trigun è un’ottima opera non solo da un punto di vista immaginifico, ma anche narrativo. L’autore dosa bene i momenti seri con le sospensioni comiche sempre presenti nei manga d’azione. Molto bello e spettacolare l’anime made in Dynit, ma per chi non lo ha mai letto, il manga è molto più appassionante.

Redazione

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