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I Cavalieri del Drago secondo Licia Troisi

I Cavalieri di drago sono, nelle trilogie fantasy della scrittrice italiana Licia Troisi Cronache del mondo emerso e Guerre del mondo emerso, il più importante e potente ordine di guerrieri di tutto il “mondo emerso”. Il nome deriva dal fatto che gli appartenenti a tale ordine combattono a dorso degli enormi draghi. L’ordine ha come sede principale l’Accademia dei cavalieri di drago nella città di Makrat, capitale della Terra del Sole, ed è esclusivamente aperto al sesso maschile, con l’unica eccezione di Nihal, che tuttavia per entrarvi è costretta ad affrontare una difficile prova. Entrare a far parte dei Cavalieri di drago è un vero onore, per questo molto spesso i regnanti del mondo emerso sono anche Cavalieri di drago.


L’Ordine è sorretto dal Supremo generale e l’istruzione si divide in due parti: in un primo tempo l’allievo viene istruito insieme agli altri novizi nella sede dell’accademia, mentre in seguito ogni allievo viene affidato a un Cavaliere di drago presso il quale servirà per un lungo tirocinio, alla fine del quale sarà ufficialmente investito dal Supremo generale. A seguito dell’investitura è prassi fare una grande festa e celebrare l’evento con un tatuaggio.

Un sotto-ordine dei Cavalieri di drago è rappresentato dai Cavalieri di drago azzurro
, appartenenti alla Terra del Mare, che cavalcano una varietà di draghi chiamati draghi azzurri.

Nonostante l’apparente somiglianza, si individuano alcune diverse differenze tra l’ordine dei Cavalieri di drago di Licia Troisi e quelli di Christopher Paolini.

 

    * Il legame fra drago e cavaliere in Licia Troisi è solo un forte legame affettivo ma non c’è traccia del legame intimo e della “fusione di anime” che invece caratterizza l’opera di Paolini.
    * L’unione fra drago e cavaliere non è simboleggiata da alcuna traccia fisica e, benché sia una rarità, un drago può essere affidato a un nuovo cavaliere (Esempio: Nihal e il suo drago Oarf).
    * Un drago non muore necessariamente alla morte del suo cavaliere
    * I draghi non parlano, neppure telepaticamente con il proprio cavaliere, sono più simili ad animali.
    * Non esiste alcuna connessione fra il colore del drago e la spada o le caratteristiche del cavaliere, salvo per il caso già citato dei Cavalieri di drago azzurro.
    * In sostanza il rapporto drago-cavaliere è più simile a quello tra un cavaliere ed un fedelissimo e amatissimo destriero che a una comunanza di anima e un legame magico vincolante.
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