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TikTok: guerra ai contenuti problematici per conquistare la fiducia degli USA

La piattaforma introduce nuove linee guida per limitare la diffusione di contenuti “sensibili” e proteggere i giovani utenti.

TikTok si trova ad affrontare un momento delicato negli Stati Uniti. Da un lato, l’azienda punta ad espandere la sua base di utenti e ad aumentare i profitti. Dall’altro, deve fronteggiare le crescenti preoccupazioni di legislatori e regolatori sulla sicurezza della piattaforma per i minori.

Per rispondere a queste critiche e conquistare la fiducia degli USA, TikTok ha deciso di intensificare le misure contro la diffusione di contenuti “problematici”.

Cosa cambia con le nuove linee guida?

  • Maggiore controllo sui contenuti: TikTok ha ampliato l’elenco dei contenuti non consigliati nel suo feed “Per te”.
  • Focus sui creatori: Le nuove disposizioni colpiscono direttamente gli account dei creatori che pubblicano video su argomenti considerati inadatti da TikTok, anche se non violano le linee guida della community.
  • Categorie a rischio: Tra i contenuti vietati figurano: fitness estremo, teorie del complotto, materiale sessualmente suggestivo, “attività e sfide pericolose”, video legati a perdite di peso estreme.
  • Protezione dei minori: Gli utenti sotto i 16 anni non potranno più comparire nel feed “Per te”.
  • Sanzioni per i trasgressori: TikTok inizierà a sanzionare i creatori che violano le linee guida. Le violazioni renderanno l’account non idoneo alle raccomandazioni e limiteranno la visibilità nelle ricerche.
  • Stato dell’account: Una nuova funzione simile a quella di Instagram permetterà agli utenti di verificare se il loro account è soggetto a penalizzazioni.

Problema contenuti problematici: una sfida per le piattaforme social

La lotta contro la diffusione di contenuti dannosi o controversi è una sfida comune a tutte le piattaforme social.

Anche se TikTok aveva già preso misure per contrastare i contenuti “problematici” nel feed “Per te” nel 2021, questi continuano a proliferare. Un’indagine di Amnesty International del novembre scorso ha evidenziato come il feed “Per te” di TikTok amplifichi i contenuti depressivi che possono avere un impatto negativo sulla salute mentale dei bambini e dei giovani.

Un modello da seguire?

Altre piattaforme come YouTube e Instagram hanno implementato misure simili nel corso degli anni per contrastare contenuti sessuali o nudità “problematici”. Tuttavia, queste iniziative hanno spesso sollevato preoccupazioni sulla possibile discriminazione di donne e utenti LGBTQ+.

Resta da vedere se TikTok riuscirà a trovare un equilibrio tra la tutela dei suoi utenti più giovani e la libertà di espressione dei creatori di contenuti.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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