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The Flash: il nuovo film con Ezra Miller nei panni del supereroe DC non convince

The Flash è un film brillante, colorato e fantasioso con abbastanza verve da saltare fuori dallo schermo, anche se spesso è insensato nella sua roba wibbly-wobbly, timey-wimey. La pellicola  vede nuovamente Ezra Miller nei panni del velocista, nonostante le varie difficoltà incontrate dal progetto; fanno parte del cast di “The Flash” anche l’astro nascente Sasha Calle, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”). The Flash, diretto da Andy Muschietti, è la tredicesima pellicola del DC Extended Universe, ed è basato sull’omonimo personaggio dei fumetti DC Comics ed è il primo stand-alone cinematografico di Flash

Con il film “The Flash” nasce il Multiverso DC Comics:  i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita

Alcune recensioni lo descrivono come un film spettacolare e frustrante allo stesso tempo, con alcune delle migliori opere di FX digitali viste e alcune delle peggiori… Tra le diverse critiche negative al film The Flash, citiamo quella Barry Hertz:

“[il film è ] uno spaghetti-brained moviemaking, più interessato a gozzovigliare la nostalgia a calorie vuote che a raccontare una storia originale o emozionante”.

Mick LaSalle ha scritto che:

“The Flash ottiene credito per lo sforzo, perché questo film di supereroi non sta cercando di essere stupido e contorto. Ci arriva per caso”.

Il film risulta così sia “divertente” che “frustrante”.

“The Flash” è prodotto da Barbara Muschietti (i film “IT”, “La Madre”) e Michael Disco (“Rampage – Furia Animale”, “San Andreas”). La sceneggiatura è di Christina Hodson (“Birds of Prey”, “Bumblebee”), con una screen story di John Francis Daley e Jonathan Goldstein (“Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri”, “Spider-Man: Homecoming”) e Joby Harold (“Transformers: Il risveglio”, “Army of the Dead”), basato sui personaggi dell’Universo DC. I produttori esecutivi sono Toby Emmerich, Walter Hamada, Galen Vaisman e Marianne Jenkins. Ad affiancare il regista Muschietti dietro la macchina da presa è il team composto dal direttore della fotografia Henry Braham (“Guardiani della Galassia Vol. 3”, “The Suicide Squad”), lo scenografo Paul Denham Austerberry (“IT Capitolo 2”, “La forma dell’acqua”), i montatori Jason Ballantine (i film “IT”,“Il grande Gatsby”) e Paul Machliss (“The Gentlemen”, “Baby Driver – Il genio della fuga”) e la costumista Alexandra Byrne (“Doctor Strange”, “Guardiani della Galassia”). La colonna sonora è di Benjamin Wallfisch (“L’uomo invisibile”, i film “IT”).

La sceneggiatura di Christina Hodson è stata descritta come “superba”, ma il film è stato anche criticato per essere “imperfetto”. Alcuni critici hanno anche affermato che la storia è “nonsensica e complicata”. Le numerose guest stars che compaiono nel film se da una parte lo rendono caratteristico e particolare, dall’altra aumentano il rumore e la confusione di sottofondo.Michael Keaton conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che lui è Batman e gli altri non possono e non devono dire niente.Ezra Miller interpreta tanti e vari Barry Allen, sicuramente una prova attoriale poliedrica e sfaccettata, ma non convince più di tanto. Insomma il film merita la visione al cinema più che altro per poterne parlare o sparlare subito dopo!

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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