SatyrnetUn gangster movie. Definizione che sta stretta a questo Lucky Number Slevin, dello scozzese Paul McGuigan che riesce con una certa abilità a mescolare generi e registri in una storia tutta sangue, intrighi e sparatorie. Alla base del film c’è uno scambio di persona, due malavitosi rivali credono che il giovane Slevin sia il giocatore d’azzardo Nick Fisher, che deve a entrambi ingenti somme di denaro. Incastrato e costretto a saldare un debito non suo, Slevin sarà costretto a calarsi nei panni del criminale…ma alla pellicola non mancano davvero i colpi di scena.
Non a caso quest’ opera è stata la vera rivelazione del Sundance Film Festival 2005. Il film combina con successo dialoghi e situazioni di tarantiniana memoria con uno humour nero tutto britannico, in un film corale in cui ogni interpretazione è funzionale allo svolgimento della storia. E, tra Morgan Freeman e Ben Kingsley non mancherebbero le prime donne, ma tutti gli attori, da Josh Hartnett a Lucy Liu, recitano di concerto per creare l’ambientazione surreale e a tratti comica che è la vera protagonista del film. E il ruolo piccolo ma determinante di Bruce Willis che da il meglio di sé stesso nella parte del duro senza paura impreziosisce una pellicola che nel mare della banale mediocrità dei thriller degli ultimi anni è una vera perla. Da vedere.
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Enrico Ruocco
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