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La fabbrica di cioccolato (Charlie and the Chocolate Factory)

Il film “La fabbrica di cioccolato”, diretto da Tim Burton e interpretato da Johnny Depp, è un nuovo adattamento dell’omonimo romanzo di Roald Dahl. Si tratta di una versione completamente diversa rispetto al precedente adattamento del 1971, “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato“, diretto da Mel Stuart con Gene Wilder. Nel 2004, durante le riprese del film, Burton ha criticato il film del ’71 definendolo “sdolcinato”. Johnny Depp ha invece elogiato Gene Wilder, l’attore che ha interpretato Willy Wonka nel primo adattamento, definendo la sua performance “brillante ma sottile”. Wilder ha risposto ai complimenti di Depp prima dell’uscita del nuovo film, ma è stato critico nei confronti della decisione di rifare il film, affermando che pensava fosse solo un modo per fare soldi. Gli autori del nuovo adattamento hanno sottolineato che il film del 2005 era un adattamento del libro e non un remake del film del ’71. Depp ha trovato le osservazioni di Wilder deludenti, sostenendo che nel cinema non esiste una produzione senza l’obiettivo di ottenere un ritorno economico.

Cinque biglietti d’oro sono nascosti in altrettante tavolette di cioccolato fabbricate dal signor Willy Wonka. I fortunati bambini che riusciranno a trovarli potranno varcare i cancelli della Fabbrica di Cioccolato del signor Wonka ed entrare così in contatto con il suo magico mondo. Per Charlie Bucket, un bambino povero, vincitore dell’ultimo biglietto, sta per iniziare un’indimenticabile avventura…

Nella reinterpretazione del personaggio del maestro dolciario Wonka, Johnny Depp offre una strepitosa performance come visionario e asociale, trovando conforto solamente nel rapporto con gli Umpa Lumpa, i suoi fedelissimi dipendenti interpretati tutti da Deep Roy. Incredibilmente, l’attore è stato ripreso e riprodotto al computer in ben 165 esemplari. Anche la preparazione atletica di Roy, necessaria per realizzare i 5 numeri musicali, è stata di notevole impegno. Questi momenti musicali sono sicuramente il punto forte del film, soprattutto per coloro che ricordano il vecchio film e la sua memorabile ma ridondante canzone degli Oompa-Loompa. In questa nuova versione, la melodia è stata sostituita dalle pungenti liriche scritte da Dahl e cantate da Danny Elfman, compositore che da anni collabora con Burton.

I 5 bambini selezionati dal regista per interpretare i vincitori sono tutti bravi: Veruca, Violet, Mike, Augustus e Charlie. Ognuno di loro si distingue per capricci e testardaggine, guadagnandosi punizioni originali e persino l’uscita anticipata dalla fabbrica. Tutti tranne Charlie, interpretato da Freddie Highmore, raccomandato da Depp a Burton dopo aver lavorato insieme in “Neverland – Un sogno per la vita”. Charlie è l’unico bambino umile che riuscirà a completare il tour e ad aiutare il suo eroe Wonka a fare i conti con il passato, riavvicinandolo a suo padre, interpretato da Christopher Lee, che nel film è un dentista. Questo personaggio è stato aggiunto per fornire a Willy una famiglia d’origine. Infatti, il tema centrale del film è proprio la famiglia: i genitori non solo sono responsabili dell’educazione dei propri figli, ma sono anche influenti, in modo più o meno diretto, sulle loro passioni e odio. In definitiva, si tratta di un film riuscito che, come ogni favola, spiega una morale. È un must see per tutti, soprattutto per coloro che amano la visionarietà e l’ironia di Burton e, naturalmente, per i golosi.

Prima di Tim Burton, la produzione considerò di affidare il progetto a Martin Scorsese, che però era già impegnato con il progetto di “Gangs of New York”, con Leonardo DiCaprio, uscito nel 2002.  “La fabbrica di cioccolato” è pieno di riferimenti ad altri film di Tim Burton. Ad esempio, durante la scena d’inaugurazione della fabbrica, Wonka ha un paio di forbici in mano e l’indugiare della telecamera sulla sua mano è un chiaro riferimento ad “Edward Mani di Forbice”.

La colonna sonora del film è stata composta da Danny Elfman, frequentemente collaboratore di Burton. La colonna sonora si basa su tre temi principali: un tema familiare per i Bucket, un valzer mistico per Willy Wonka e un tema molto allegro per la fabbrica, comprensivo di parti eseguite al sintetizzatore da Elfman stesso e le voci degli Umpa Lumpa. Elfman ha anche scritto e cantato quattro delle canzoni presenti nella colonna sonora. I testi delle canzoni degli Umpa Lumpa sono stati adattati dal libro originale e pertanto accreditati a Roald Dahl. Ogni canzone è stata progettata per rappresentare un diverso archetipo.

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