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Pinocchio: tutte le curiosità

Compie quest’anno 140 anni una delle opere letterarie più famose e influenti della storia della letteratura italiana e mondiale: Pinocchio. Il romanzo originale, iniziato a scrivere nel 1881 da Carlo Lorenzini, in arte Collodi, sottoforma di romanzo a puntate sulle pagine della rivista “Giornale dei Bambini” (con il titolo “La Storia di un Burattino”), diventa libro solo nel 1883. Nel passaggio tra le pubblicazioni e il libro, “Le Avventure di Pinocchio – Storia di un Burattino” (questo il titolo originale dell’opera) cambia anche il finale. Originariamente infatti, l’autore aveva previsto che Pinocchio morisse impiccato a un albero, senza riuscire a esaudire così il suo sogno di diventare un bambino vero. Nella trasposizione del 1883 però, l’editore volle un finale meno crudo e più speranzoso per i giovani lettori. Un finale meno “alla fratelli Grimm” e Collodi fu costretto ad accettare.

Marionetta o Burattino? Cosa è veramente Pinocchio?

Nonostante il titolo riporti “Storia di un Burattino” e per tutta la durata del romanzo Pinocchio si riferisca a se stesso come burattino, in realtà stiamo parlando di una marionetta. Perché mentre i burattini sono  dei fantocci con la testa di legno e una veste che parte dal collo in cui sono inserite le braccia con le mani di legno, all’interno della quale il burattinaio deve inserire la mano per animare il personaggio, le marionette sono i pupazzi di legno guidati da fili. E Pinocchio appartiene alla seconda categoria. Viene costruito da Geppetto per essere uno di quei pupazzi guidati dai fili, come asserisce lui nel capitolo II del romanzo, in cui elenca quello che vorrebbe fare con lui; non certo azioni che si possono fare guidandolo con una mano:

Ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno: ma un burattino meraviglioso, che sappia ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali. Con questo burattino voglio girare il mondo, per buscarmi un tozzo di pane e un bicchier di vino, che ve ne pare?

Geppetto

Quindi, abbiamo vissuto nella menzogna per tutta la vita? Beh, Pinocchio è conosciuto per le sue bugie….diciamo che anche questa è una di esse.

L’inizio: Geppetto, Pinocchio, la Fata Turchina e il Grillo Parlante

Molti di noi conoscono una versione non corretta della storia. Complice anche l’adattamento Disney. Infatti, mentre nella versione Disney Geppetto è un arzillo falegname che contempla la sua opera magna, ovvero il burattino Pinocchio e esprime un desiderio alla Stella dei Desideri chiedendo che il pupazzo diventi vivo, per crescerlo come un figlio, nella storia originale egli è un povero disperato che sa intagliare il legno, a cui un giorno regalano un tronchetto magico che parla. Lui lo intaglia per creare un burattino, poiché aveva intenzione di mettersi a fare spettacolini per racimolare qualche soldo, e alla fine si ritrova con un figlio.

Inoltre, nella versione Disney la Fata è una creatura angelica. Bionda, con una veste color turchino, le alucce e la bacchetta magica. Tocca Pinocchio con la sua bacchetta e lo anima. Gli promette di farlo diventare bambino se sarà buono e affida al Grillo Parlante che viveva nella sua casa il ruolo di coscienza. Ma nella storia originale Pinocchio è già vivo prima ancora di essere intagliato e diventare un burattino. Il Grillo Parlante cerca di dissuaderlo dal compiere cattiverie e per tutta risposta si becca una martellata che quasi lo uccide (tornerò all’interno della storia altre volte, ma più avanti) e la Fata è una bambina (e successivamente una donna), dai capelli turchini con capacità sovrannaturali che ricordano un po’ quelle dei druidi delle leggende celtiche.

Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe

In alcuni degli adattamenti (tra cui quello Disney e quello di Luigi Comencini), il Gatto e la Volpe arrivano subito da Pinocchio e sono due dipendenti di Mangiafuoco. Lo fermano per strada e lo invitano ad andare a vedere lo spettacolo nel Teatro dei Burattini, per poi finire per farlo catturare da Mangiafuoco. Mentre nella storia originale i due sono in realtà due veri e propri criminali, che truffano Pinocchio con la falsa promessa del Campo dei Miracoli e non si fanno scrupoli a impiccarlo ad un albero, pur di rubargli i 5 zecchini d’oro donatigli da Mangiafuoco. E lo stesso Mangiafuoco non ha niente a che fare con loro, anzi si dimostra anche una persona compassionevole. Pinocchio finisce nel suo teatro attratto dalla musica e, una volta dentro, diventa lui l’attrazione principale della serata. Il burattinaio decide di portarlo con sé in giro per il mondo, ma quando Pinocchio piange e gli dice che ha famiglia (il padre Geppetto), lui si commuove e per chiedere scusa al padre di avergli rapito il figlio, dona al burattino 5 zecchini d’oro.

Il carattere di Pinocchio e le bugie

La caratteristica che ha reso famoso Pinocchio e lo ha consacrato nella storia della letteratura, è senza dubbio quella di essere un bugiardo patentato. Tanto che oggi, ogni qual volta una persona racconta una frottola, viene additata come “Pinocchio”. Ma in realtà Pinocchio, nella storia originale mente una sola volta. Mente alla fatina, quando lei gli chiede come mai gli assassini (che poi erano il Gatto e la Volpe) lo volessero morto. E lui dice che era per i 5 zecchini d’oro, ma che non ricordava li avesse messi e forse li aveva persi. Mentre in realtà li aveva in tasca. E lei, che sa tutto, gli fa crescere il naso come punizione per aver detto una menzogna. Per tutto il resto del romanzo, Pinocchio non è altro che un ragazzo vivace, con poca voglia di studiare o lavorare, un po’ scanzonato e molto ingenuo. Ma fondamentalmente buono di cuore e non dedito all’inganno, come la leggenda vuole far credere.

L’ambientazione

Negli adattamenti non convenzionali, Pinocchio abita in un paesino di montagna (a volte di mare), abitato da esseri umani. Le univhe “anomalie” presenti nella storia sono lo stesso burattino, il Gatto e la Volpe e il Grillo Parlante. Nella favola originale invece, ilmondo è abitato da ogni genere di creatura. Oltre i personaggi citati sopra, vediamo Conigli antropomorfi che fanno i becchini, civette, cani e ogni altro genere di animale anch’essi antropomorfi e parlanti, delfini e tonni parlanti. Insomma, una vera e propria favola in stile Fantasy.

Inoltre la narrazione non è così fiabesca come si potrebbe credere. La storia originale assume a tratti un carattere macabro. Morte, sofferenza, personaggi spaventosi come un pescatore-orco, o i conigli neri-becchini, Pinocchio che viene impiccato, la fata che muore e poi risorge…insomma, la favola originale è più simile a un racconto dei Fratelli Grimm, piuttosto che a un film d’animazione Disney.

La figura della Fata Turchina

Come ho detto prima, la Fata Turchina non è una creatura così gentile e dolce come si vede nei vari adattamenti. Sebbene appaia molto dolce e comprensiva, non manca mai di punire Pinocchio per le sue malefatte. E non è la classica Fatina con la bacchetta. Come ho detto prima, è più simile a un druido delle leggende celtiche. Comunica telepaticamente con gli animali, è capace di trasformarsi in capretta ed è maestra di divinazione. Infatti quando incontra Pinocchio la prima volta manda un gufo a salvarlo, chiede al suo cane-cocchiere di scortarlo a casa e quando egli arriva, lei già lo conosce e sa la sua storia.

Nel corso della storia lei cerca di educarlo e gli fa un po’ da sorella e un po’ da madre. Ma soprattutto gli si pone come coscienza. Una coscienza severa, che lo punisce ogni volta che lui ne combina una. Gli promette di farlo diventare un ragazzo in carne e ossa qualora lui si impegni a fare il bravo, ma allo stesso tempo lo sanziona con punizioni esemplari ogni volta che lui non lo fa.

Influenze nel mondo della cultura

Sono molte le opere che, nel corso degli anni, si sono ispirate a Pinocchio. Alcune palesi, come i vari adattamenti, altre insospettabili. Ad esempio, sapevate che Astroboy, di Osamu Tezuka è ispirato a Pinocchio? Come anche Dororo, in Italia conosciuto come Sasuke? Per non parlare dei capolavori cinematografici A.I. – Intelligenza Artificiale e L’Uomo Bicentenario. Il personaggio di Data nella serie Star Trek – The Next Generation è anch’esso ispirato a Pinocchio. E ultimo, ma solo per ordine di arrivo, il videogioco della Bethesda Lies of P. Ah e se ve lo foste mai chiesti…anche la nota casa editrice di enogastronomia “Gambero Ross” prende ispirazione dalla favola di Collodi. Nella storia infatti, era il nome del ristorante in cui Pinocchio va a mangiare col Gatto e la Volpe prima di seppellire i suoi zecchini d’oro nel Campo dei Miracoli. E ovviamente, parlando sempre di cose per bambini, anche lo Zecchino d’Oro viene da lì. Da quei famosi 5 zecchini d’oro.

In conclusione: tanti auguri Pinocchio!

Che si parli della storia originale o dei vari adattamenti, sicuramente Pinocchio è un’icona della letteratura mondiale. Da questa magnifica storia sono nate tante ispirazioni, che hanno portato autori vari a creare nuove opere nel tempo. Un capolavoro nel contempo unico e condiviso. Un’opera per tutti e di tutti. Un protagonista che si mette continuamente in gioco, fallendo tanto, ma non perdendo mai la speranza. Tanti auguri Pinocchio!

 

Roberto Romagnoli

Roberto Romagnoli

Nato sul pianeta Terra nel 1981, ma cittadino dell'universo.
Conosciuto in rete anche come Ryoga777, RyoGa o Ryoga Wonder.
Cantante degli X-Italy, band attiva tra il 2004 e il 2006, prima in Italia a proporre cover degli X-Japan. Successivamente canta anche nei Revolution, altra band italiana ispirata al mondo del Visual-Kei Giapponese e al Glam americano.
Negli anni si è occupato spesso di organizzazione di eventi a tema JRock, Cosplay, Manga e Musica in generale collaborando spesso con l'associazione Japanimation. È stato anche redattore di L33T, programma per ragazzi in onda su Rai 2 e Rai Futura tra il 2006 e il 2007.
Caporedattore e responsabile per l'Italia di Nippon Project e Presidente delle associazioni VK Records (etichetta discografica indipendente) e Steel Music Promotion (media dedicato alla musica e all'organizzazione di concerti)

Gamer incallito.

Il suo lato geek, sopito fino a qualche anno fa, ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente. Quindi alla fine ha deciso di aprirsi il suo blog geek robertoromagnoli.com e ha cominciato a scrivere anche su siti a tema gaming e tecnologia, tra cui Akiba Gamers e Stolas Informatica.

Amante di tutto ciò che riguarda la tecnologia, l'informatica, anime e manga, ma innamorato anche di DC Comics e Marvel.

Fondamentalista Trekkie, da quando c'è il covid e non ci si può più stringere la mano, ha trovato la scusa per fare il saluto vulcaniano.

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