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Meta torna in Cina dopo 14 anni: l’accordo con Tencent e le sfide che attendono l’azienda

Dopo 14 anni di esilio, Meta è finalmente tornata in Cina. L’azienda di Mark Zuckerberg ha stretto un accordo con Tencent, multinazionale dei videogame, per iniziare a vendere una nuova versione più economica del suo visore per realtà virtuale alla fine del 2024.

L’accordo arriva dopo quasi un anno di negoziati e segna una svolta importante per la strategia di Meta in Cina. La società era stata bandita dal Paese nel 2009, in seguito alle proteste scoppiate nella provincia dello Xinjiang. Da allora, Meta ha continuato a offrire spazi pubblicitari alle aziende cinesi su Instagram e Facebook, ma non ha mai potuto operare liberamente sul mercato cinese.

L’accordo con Tencent permetterà a Meta di ristabilire la propria presenza in Cina e competere con la società madre di TikTok, Bytedance, che produce il visore Pico VR. Tencent, da parte sua, potrà offrire ai propri utenti un’esperienza di realtà virtuale più avanzata.

Il visore di Meta

Il visore che Meta venderà in Cina sarà una versione economica del Quest 3, l’ultimo modello lanciato dall’azienda. Avrà lenti meno costose e un’unità di elaborazione grafica più avanzata rispetto al Quest 2, lanciato più di tre anni fa. Il prezzo del visore non è stato ancora annunciato, ma dovrebbe essere inferiore a quello del Quest 3, che costa 568,99 euro.

Oltre alla realtà virtuale, il nuovo visore permetterà anche di entrare in quella che viene considerata ormai come realtà mista: un’esperienza dove le immagini proiettate dallo schermo interno si fondono con quelle esterne.

Un rapporto difficile

L’accordo tra Meta e Tencent è un passo importante per l’azienda, ma non è certo che segnerà la fine dei problemi di Meta in Cina. Il governo cinese è noto per le sue restrizioni sull’industria tecnologica e non è chiaro se approverà l’accordo.

Inoltre, l’accordo arriva in un contesto difficile per le relazioni tra Cina e Stati Uniti. L’amministrazione Biden ha imposto limiti alle esportazioni su alcune tecnologie di fascia alta, in particolare chip, per ostacolarne l’esercito cinese.

Meta dovrà affrontare queste sfide se vuole avere successo in Cina. L’azienda dovrà dimostrare al governo cinese che il suo visore non rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale e dovrà trovare un modo per lavorare con le autorità locali.

Conclusione

L’accordo tra Meta e Tencent è un evento importante per l’industria tecnologica globale. Se l’accordo sarà approvato dal governo cinese, Meta sarà la prima grande azienda tecnologica statunitense a tornare nel Paese dopo anni di esilio.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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