C’è un filo rosso, intessuto di radiazioni, moralità in frantumi e speranza ostinata, che collega le storie più avvincenti del mondo geek. E in questo panorama di rovine, dove il futuro è solo un cumulo di macerie, emerge con forza la trilogia L’età della polvere di Eleonora Villani, meglio nota come Villanora. Pubblicata da Edikit Editore, questa serie di romanzi – composta da Il Nero e il Giallo, Il villaggio dell’Orsa e I cani di Raikard – non è solo narrativa distopica, è un vero e proprio tuffo immersivo nelle domande più scomode dell’esistenza umana ai limiti.
Oltre la Devastazione: Un’Anima da Gioco di Ruolo
Eleonora Villani, giovane e talentuosa autrice di Pavia, non è nuova a esplorazioni nel campo della fantascienza e del post-apocalisse. Ma c’è un elemento che eleva questa saga al di sopra del cumulo di storie di sopravvivenza: la sua profonda connessione con il mondo del gioco di ruolo. Non è un caso che Villani sia anche autrice di Level Up – Semplice guida al gioco di ruolo e una nota appassionata di Gdr e wargames.
Leggendo le pagine de L’età della polvere, si avverte distintamente quel senso di condivisione e costruzione narrativa tipico delle migliori sessioni al tavolo. È come se l’autrice avesse tratto linfa vitale da un mondo condiviso, esplorando le sfumature psicologiche dei suoi personaggi con una profondità che solo la co-creazione di una storia può offrire. In un universo narrativo devastato, dove etica e morale sono merci rare quanto l’acqua potabile, l’autentico eroismo non si misura in forza bruta, ma nella tenacia con cui si aggrappa alla propria umanità.
Ripas: Quando Pavia Diventa una Distopia
Il palcoscenico di questa epopea post-atomica è Ripas, un nome che suona come un’eco sinistra e decadente di Pavia, città che ha fornito l’ispirazione. Per gli amanti della cultura nerd e della storia, Ripas non è un luogo qualunque. È un’ombra di quella che fu Ticinum, capitale del Regno Longobardo, dove le vestigia di un passato glorioso – dal Castello Visconteo alla Basilica di San Michele, fino al suggestivo Ponte Coperto – si mescolano a un’architettura fatiscente e a una tragedia ignorata dai più.
In questa metropoli in rovina, il potere è detenuto dalle temibili Bande Gialle (F.L.U.), schiavisti ossessionati dalla purezza umana e determinati a ‘ripulire’ la Devastazione dalle ‘aberrazioni’ generate dalle radiazioni. Le strade di Ripas sono un inferno a cielo aperto, piene di gabbie in cui i mutanti, esseri con lievi modifiche corporee, attendono di essere venduti o usati come bestiame. In questo scenario di sopravvivenza estrema, la scarsità di risorse, in primis acqua e cibo, è una costante che amplifica la disperazione.
Le Fazioni: Il Guanto Nero Contro la Furia Gialla
La trilogia prende il via con Il Nero e il Giallo, introducendo immediatamente il lettore nel cuore pulsante del conflitto. Da una parte, l’oppressione sistematica delle Bande Gialle, i ‘purificatori’ schiavisti. Dall’altra, l’unica forza che sembra potergli tenere testa: il Guanto Nero, un gruppo di mercenari che si muove nell’ombra, al soldo di chi può permetterselo, che siano umani facoltosi o gli stessi mutanti braccati.
Il mondo post-apocalittico di Villani è un calderone di tensione, dove non esistono solo i grandi blocchi di potere. Ci sono anche i superstiti, coloro che desiderano semplicemente un angolo di pace, costretti a districarsi tra bestie degenerate e una costante lotta per la vita. La Devastazione è un personaggio a sé, un ambiente ostile che non fa sconti a nessuno.
In Il villaggio dell’Orsa, l’equilibrio è precario. Dopo la battaglia cruciale di Ripas, le alleanze si fanno fragili e i mutanti cercano rifugio in un villaggio che, purtroppo, è minacciato da tensioni interne, scomparsioni misteriose e l’abuso di una pericolosa sostanza. La ricerca di stabilità è un’illusione che si scontra con l’inarrestabile natura umana (e mutata) fatta di rancori e paura.
Infine, I cani di Raikard ci trascina in un epilogo brutale. Fanno ritorno i predoni più feroci e selvaggi: Raikard e i suoi seguaci. Sono guerrieri bestiali che portano solo morte e distruzione. La pace degli insediamenti è minacciata, ma la speranza si accende nella figura di Redhead, che fonda la Rete – un’organizzazione per unire tutti gli insediamenti superstiti – per contrastare l’avanzata del Basileus. La lotta finale, contro un nemico implacabile, si annuncia come un climax mozzafiato e incerto.
Villanora: Una Voce Imperdibile nella Fantascienza Italiana
L’età della polvere è, in sintesi, molto più di una semplice trilogia di romanzi. È un viaggio avvincente in un futuro distopico che parla delle nostre paure più attuali. La scrittura coinvolgente di Eleonora Villani, ricca di dettagli vividi e tensione palpabile, è il frutto della sua profonda conoscenza del genere e della sua passione per il gaming.
L’autrice riesce a immergersi completamente nelle vite dei suoi personaggi, costruendo storie complesse che catturano l’immaginazione. Per i lettori appassionati di Cyberpunk, Fallout, Mad Max o The Last of Us, questa saga italiana è una scoperta imperdibile. È la dimostrazione che la narrativa post-apocalittica contemporanea ha in Villanora una delle sue voci più autentiche e potenti.
Se siete a caccia di una storia che metta alla prova la resilienza umana e vi costringa a chiedervi cosa significhi davvero essere eroi quando il mondo è finito, allora L’età della polvere è il libro che dovete assolutamente aggiungere al vostro scaffale.
E voi, nerd e geek della Devastazione? Qual è la vostra saga post-apocalittica preferita? E come pensate che reagireste di fronte alla minaccia delle Bande Gialle o dei cani di Raikard?
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