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L’era glaciale (Ice Age)

L’era glaciale (Ice Age) è un film d’animazione che racconta le avventure di tre improbabili amici: Manny, un mammuth solitario e scontroso, Sid, un bradipo chiacchierone e pasticcione, e Diego, una tigre dai denti a sciabola astuta e feroce. Il film, uscito nel 2002, è stato diretto da Chris Wedge, co-diretto da Carlos Saldanha e basato su un racconto originale di Michael J. Wilson. Il film è stato prodotto dai Blue Sky Studios, in co-produzione con 20th Century Fox Animation, e distribuito dalla 20th Century Fox. Il cast vocale originale include Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary e lo stesso Wedge nel ruolo di Scrat, lo scoiattolo preistorico ossessionato dalla sua ghianda.

In remoto passato, intorno a 20.000 anni fa, la Terra era minacciata da un’imminente era glaciale che avrebbe messo a rischio la sopravvivenza di molte specie viventi, privandole di cibo e costringendole a scontrarsi con il freddo pungente. Di fronte a questo pericolo, gran parte degli animali decide di intraprendere una migrazione verso sud, nella speranza di sfuggire alle gelide temperature.

Nel frattempo, uno strano scoiattolo dai denti a sciabola di nome Scrat si imbatte in un’avventura sfortunata mentre cerca di sotterrare una ghianda per la primavera. Inavvertitamente, Scrat provoca la rottura di un ghiacciaio che fa precipitare animali migratori nel suo percorso, finendo per essere calpestato in maniera comica e rimanendo incastrato sotto il piede di uno di loro.

Contrariamente agli altri animali, il mammut burbero Manfred sembra ignorare i pericoli dell’era glaciale e decide di camminare in direzione opposta rispetto alla migrazione di massa. Nel frattempo, il bradipo Sid si rende conto che la sua famiglia lo ha abbandonato, dato che era ancora addormentato quando sono partiti. Determinato a migrare da solo, Sid si attira le ire di due Brontoteri di nome Carl e Frank quando, pulendosi i piedi su un prato dopo essere calpestato accidentalmente degli escrementi, rovina il loro cibo. Nel corso della fuga, Sid incontra casualmente Manfred, che lo aiuta a liberarsi dei rinoceronti ma si rifiuta di fare amicizia con lui. Nonostante ciò, Sid inizia a vedere Manfred come una sorta di guardia del corpo e inizia a seguirlo, irritandolo non poco.

Intanto, vicino a un accampamento di uomini del Neanderthal, un branco di tigri dai denti a sciabola guidate dall’infido Soto sta organizzando un attacco in vendetta per l’uccisione di numerosi membri del branco. Soto ordina a Diego, il suo secondo in comando, di rapire il figlio del capovillaggio umano e portarglielo vivo, poiché ha intenzione di ucciderlo personalmente e sbranarlo. All’alba del giorno successivo, le tigri attaccano l’accampamento, ma la madre del bambino riesce a salvarlo gettandosi da una cascata insieme a lui per proteggerlo. Le tigri, sconfitte, battono in ritirata e Soto ordina a Diego di trovare il bambino e portarglielo, minacciando di essere sbranato al suo posto in caso di fallimento.

Manny e Sid, casualmente presenti alla cascata, incontrano la madre del bambino in fin di vita, che prima di morire affida il figlio a Manny. Inizialmente, Manny vorrebbe abbandonare il piccolo, ma Sid insiste per riportarlo all’accampamento umano, considerandolo una specie di missione. Nel corso del tentativo di scalata di una ripida parete rocciosa, Sid fa involontariamente cadere il bambino, ma Manny si sforza di afferrarlo con la proboscide. Tuttavia, Diego compare all’improvviso e salva il bambino al volo. La tigre poi viene catturata da Manny e il bambino viene recuperato dal mammut. Durante una discussione animata tra il gruppo, Diego rivela che gli umani si stanno muovendo alla ricerca del bambino presso un altro accampamento chiamato “passo dei ghiacciai”. I tre decidono di unire le forze, nonostante le loro differenze e le antipatie reciproche, e si incamminano verso l’accampamento umano, con Diego che funge da guida.

Durante il viaggio, il bambino soffre la fame e il gruppo riesce a recuperare un’anguria, che però viene sottratta da un gruppo di dodo che sta raccogliendo cibo per sopravvivere all’era glaciale. Mentre Manny, Sid e Diego lottano per riprendersi l’anguria in mezzo agli ostacoli, i dodo si rivelano piuttosto pasticcioni e perdono le tre angurie che avevano raccolto, finendo per morire accidentalmente. Sid, comunque, riesce a recuperarne una, ma nella sua euforia la fa cadere a terra e si rompe. Nonostante ciò, il bambino riesce comunque a mangiarla. Durante la notte, mentre Manny, Sid e il bambino dormono, Diego incontra segretamente due membri del suo branco, Oscar e Zeke, che gli riferiscono che Soto sta perdendo la pazienza e sta iniziando a sospettare di lui. Diego rivela quindi il suo vero piano: portare il bambino al “Mezzo Picco” per farlo sbranare non solo dal branco, ma anche da Manny.

Dopo aver rischiato di perdere il bambino in un tunnel di ghiaccio, il gruppo si trova di fronte a una caverna ricoperta di graffiti rupestri realizzati dagli umani. Attraverso queste rappresentazioni, viene svelata la storia di Manny: prima degli eventi del film, il mammut aveva una famiglia che venne attaccata dai cacciatori. Durante lo scontro, Manny riuscì a sconfiggerne alcuni, ma gli altri bloccarono sua moglie e suo figlio contro una parete rocciosa e li uccisero scagliando loro addosso enormi massi. Rimasto solo, Manny si è da allora rifugiato nel dolore, utilizzando la sua scontrosità come protezione. Toccato dalla storia del mammut, Diego inizia a dubitare delle sue alleanze e dei suoi piani, specialmente perché il bambino sembra nutrire un affetto particolare nei suoi confronti. Dopo una notte passata nella caverna, il gruppo riprende il cammino il giorno successivo, ma si imbatte in una zona attraversata da un fiume di lava sotterraneo. Quando la lava scioglie il ghiaccio, il gruppo si trova in seri pericolo: Diego rischia di cadere nella lava, ma Manny rischia la sua stessa vita per salvarlo.

Finalmente, il gruppo giunge al Mezzo Picco, dove il branco di Soto ha organizzato un’imboscata. Pentito delle sue azioni, Diego rivela il piano al resto del gruppo. Manny è furioso per il tradimento dell’amico, ma Diego ha un’altra carta da giocare per salvarli: Sid creerà un diversivo facendo credere di avere ancora il bambino con sé, mentre in realtà il piccolo si nasconderà in un albero cavo, separando così il branco e abbattendo Soto. Tuttavia, le cose non vanno come previsto: due tigri si riuniscono a Soto e, insieme a Diego, circondano Manny. Tuttavia, Diego si ribella e decide di proteggere Manny contro il suo ex capobranco. Soto si prepara a saltare addosso a Manny per ucciderlo, ma Diego riesce ad affrontarlo, pagando un alto prezzo. Proprio quando Soto si appresta ad azzannare Manny, Diego si para davanti al mammut, venendo ferito al suo posto. Infuriato, Manny spinge Soto contro una parete con delle stalattiti prima che possa nuocere al bambino e a Sid. A causa dell’impatto le stalattiti precipitano, uccidendo Soto e facendo scappare di paura gli altri due, che moriranno di stenti durante la fuga. Una volta che Sid e il bambino li raggiungono, Diego, ormai in fin di vita, incoraggia gli amici a proseguire il cammino senza di lui. Manny e Sid riescono a raggiungere gli umani e consegnano al capo suo figlio. Prima di abbandonare per sempre il bambino, al quale erano ormai legati, promettono di non dimenticarlo mai. Il capo degli umani, ormai vedovo, lascia a Manny come ricordo la collana della moglie defunta, per poi andarsene insieme ai compagni. Manny dice a Sid di andare, visto che stava perdendo troppo tempo per salutare il piccolo, ma quando si gira vede Diego, che è sopravvissuto. Dopo questa avventura, Manny, Sid e Diego sono diventati amici e partono insieme per sfuggire al freddo dell’imminente era glaciale.

20.000 anni dopo, l’era glaciale si è conclusa e Scrat è rimasto intrappolato dentro un blocco di ghiaccio assieme alla sua amata ghianda. Trascinato dalle onde del mare, arriva in un’isola tropicale e si scongela lentamente, ma perde la sua ghianda che viene portata via dalle onde, provocando la sua ira. Lo scoiattolo usa quindi una noce di cocco e cerca di sotterrarla, provocando però un’altra crepa che fa eruttare un vulcano. A quel punto Scrat lancia un sorriso nervoso.

L’era glaciale ha ricevuto recensioni per lo più positive dalla critica ed è stato candidato come miglior film d’animazione ai Premi Oscar 2003. Il film è stato anche un successo al botteghino e ha incassato oltre 383 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando l’ottavo film di maggior incasso del 2002 e il film d’animazione con il maggior incasso del 2002. Il film si distingue per il suo umorismo, i suoi personaggi carismatici e le sue scenografie spettacolari. Il film mescola elementi di commedia, avventura e dramma, creando una storia coinvolgente e divertente per tutta la famiglia. Il film affronta anche temi importanti come la sopravvivenza, la diversità, la lealtà e la responsabilità. Il film è considerato uno dei migliori film d’animazione degli anni 2000 e uno dei classici dell’animazione moderna.

Redazione

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