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Last Man Down: tra trash e noia mortale

Last Man Down, disponibile su Prime Video, si presenta come un action sci-fi ambientato in un futuro distopico. Ma non lasciatevi ingannare: questo film è un’esperienza cinematografica da dimenticare, un vortice di cliché e sceneggiatura improbabile che vi lascerà con l’amaro in bocca (o forse con un senso di sollievo per la sua breve durata).

Trama inesistente e personaggi stereotipati

La storia, se così possiamo definirla, segue le vicende di John Wood, un ex militare tormentato dal passato che vive isolato in un bosco. Un giorno incontra una giovane donna ferita, ignaro che lei sia la chiave per salvare il mondo da un virus letale. Da qui, una serie di scontri improbabili e dialoghi banali lo porteranno ad affrontare il suo passato e combattere per il futuro dell’umanità.

Azione confusionaria e budget limitato

Le scene d’azione, girate con un budget evidentemente limitato, sono confuse e caotiche, prive di coreografie convincenti e spesso involontariamente comiche. Il protagonista, interpretato da Daniel Stisen, sfoggia un fisico scultoreo ma recita con la stessa espressività di un manichino, mentre i comprimari sono relegati al ruolo di macchiette bidimensionali.

Trash involontario e mancanza di autoironia

Last Man Down si prende decisamente troppo sul serio, nonostante la sua trama assurda e i suoi personaggi grotteschi. L’assenza di autoironia rende ancora più pesante la visione, trasformando ogni scena in un cringe festival senza fine.

In breve, Last Man Down è un film da evitare a tutti i costi. Non c’è nulla da salvare, dalla sceneggiatura improbabile alle interpretazioni dozzinali, passando per le scene d’azione confusionarie e l’assenza totale di umorismo. Se cercate un film d’azione trash per divertirvi, questo non è quello giusto. Se invece siete masochisti e amate tormentarvi con visioni cinematografiche penose, beh, Last Man Down potrebbe fare al caso vostro. Ma vi avvertiamo: non dite di non essere stati avvertiti!

Voto: 0/10

Consigliato a: Amanti del trash involontario, masochiati cinefili, persone che hanno troppo tempo libero e non sanno come spenderlo.

Sconsigliato a: Tutti gli altri.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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