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La Storia dei Queen

Il gruppo fondato da Frederick Bulsara meglio conosciuto come Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon (arrivato per ultimo a sostituire Tim Staffel), è storia. In 18 anni di carriera (intendo il periodo in cui il buon Freddie era con noi su questa terra) hanno inciso la bellezza di 14 album senza contare live e greatest hits e scritto qualcosa come 162 canzoni. Tutto inizia nel 1972 quando firmano il primo contratto con la Trident  e poi lo estendono alla EMI arrivando nel luglio 1973 alla pubblicazione di un album dal titolo originale: Queen cui seguirà nel marzo 1974 l’ancora più originale Queen II. Certo sempre meglio dei Led Zeppelin che ne incidono ben 4 col loro nome…

 

Scherzi a parte il periodo di nascita dei Queen vede già protagonisti della scena i Led Zeppelin ( la cui influenza si fa sentire) e David Bowie (il termine Glam vi dice niente ?) fra gli altri, e soprattutto i Mott The Hoople cui i quattro fanno da spalla nel tour nazionale nell’inverno del 1973. E proprio al termine del tour la EMI offre tutto l’appoggio commerciale al nuovo album, visto che il primo non riscuote gran successo né di critica e tantomeno di pubblico, questo raggiunge il 24° posto in classifica e porta The Seven Seas Of Ryhe nella Top 10 inglese. E’ il primo singolo ad avere successo e a portare alla ribalta il gruppo.

Nel novembre 1974  esce il terzo album Sheer Heart Attack e insieme al  singolo Killer Queen sfiora il primo posto. Continua il sodalizio come spalla ai Mott The Hoople, stavolta negli USA e nel 1975 esordiscono live in Giappone, terra che conserverà per loro sempre un grande amore. La consacrazione e l’ascesa nell’olimpo arrivano nel 1975 con A Night at The Opera, rivoluzionario e costosissimo, con il singolo Bohemian Rhapsody ( che ve lo dico a fare ) arrivano primi in U.K. e rimangono al vertice per 9 settimane, battendo il record di Paul Anka con Diana; successo anche per You’re My Best Friend.

Nel 1976, ad un anno esatto dal precedente ecco A Day at The Races, titolo tratto come il precedente album da un film dei Fratelli Marx, arriva al numero 1, sorpassando con sufficienza il fenomeno Punk che intanto si sta ingigantendo. Il singolo Somebody to Love arriva al 2° posto, mentre Tie Your Mother Down risulta troppo heavy per il mercato fermandosi nella Top 30.

Giovanni Caloro

Giovanni Caloro

Giovanni Caloro, inventore del detto ‘non è un paese per Giovan(n)i’, nasce a Roma nel 1981. Regista, avant-gardener fonda Amarena Pictures insieme ad Alessandro Merletti De Palo. Vj e musicista durante il periodo universitario (tesi in storia del teatro, su ‘La Raffigurazione dell’Inferno nel Teatro Medievale’), affascinato dall’interazione fra musica e immagini, si accosta alla regia girando videoclip, videodanza, videoarte. Ascolta, con pochissime eccezioni, solo musica prodotta fino 1995, ama le serie tv, David Lynch, David Fincher e Stanley Kubrick. In casa ha solo 2 dvd, autografati dai rispettivi registi: Velluto Blu e Matrix.

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