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Guida pratica alle leggende di Barcellona

Barcellona è una città ricca di storia e leggende, che ne raccontano le origini, le trasformazioni e le curiosità. In questo breve articolo, cercheremo di scoprire alcuni dei miti e delle storie più interessanti che riguardano la capitale catalana.

Una delle leggende più antiche riguarda la fondazione della città, che secondo alcuni sarebbe stata opera di Ercole, l’eroe della mitologia greca. La storia narra che Ercole fosse in viaggio con un gruppo di nove navi, che si separarono durante una tempesta. Otto di esse si ritrovarono e si misero alla ricerca della nona, che era stata guidata da una stella fino a una collina vicino al mare. Lì, Ercole e i suoi compagni trovarono un luogo incantevole, dove decisero di fondare una città in onore della nave perduta, chiamandola Barcanona.Un’altra versione attribuisce la fondazione di Barcellona ai Cartaginesi, in particolare ad Amilcare Barca, il padre del famoso generale Annibale. Si dice che Amilcare arrivò sulle coste catalane e rimase affascinato dalla bellezza del luogo, al punto da voler dare alla città il suo cognome, Barca. Da qui deriverebbe il nome attuale di Barcellona.

Oltre alle leggende sulle origini, ci sono anche molte storie legate ai monumenti, agli edifici e alle strade di Barcellona. Per esempio, nel quartiere gotico si possono ammirare quattro colonne romane, che secondo la tradizione appartenevano all’antico tempio di Augusto, il primo imperatore romano. Il tempio era situato sulla cima del monte Taber, il punto più alto della città antica.

Sempre nel quartiere gotico, si trova la fontana di Sant Just, la più antica di Barcellona. La leggenda narra che questa fontana fu creata da Joan Fiveller, un ricco mercante e politico del XIV secolo. Un giorno, mentre stava cacciando nelle foreste del monte Collserola, Fiveller scoprì una sorgente di acqua pura e cristallina. Decise allora di farla arrivare fino al suo palazzo nel centro della città, dove costruì la fontana che ancora oggi si può vedere.

Un altro simbolo di Barcellona è la senyera catalana, la bandiera a quattro strisce rosse su sfondo giallo. Una delle leggende che spiegano l’origine di questo vessillo è quella che coinvolge il re franco Carlo Magno e il conte catalano Guglielmo I detto il Peloso. Si racconta che Carlo Magno fosse venuto in aiuto dei catalani contro i musulmani e che avesse nominato Guglielmo conte di Barcellona. Durante una battaglia, Guglielmo fu ferito gravemente e Carlo Magno gli fece visita sul letto di morte. Per onorarlo, il re passò quattro dita insanguinate sulla sua corazza dorata, creando così le quattro strisce rosse che da allora rappresentano la Catalogna.

Stai andando a Barcellona?

Bravo! Ottima scelta! Ma hai solo tre quattro giorni per vederla? Niente paura, ecco un piccolo e rapido elenco di tutto quello che non devi perderti per gustare al meglio la città catalana più ricca di movida e fascino che ci sia! Cose da non perdersi a Barcellona:

  • Per prima cosa giro sui bus turistici, che partono da Piazza de Catalunia, prendi tutte e tre le linee: rossa, blu e verde così puoi girare tutta la città, farti un’idea generale e nel frattempo ti riprendi dal viaggio standotene comodamente seduto e magari dopo scegli dove tornare e fermarti, anche perché i bus ti permettono di scendere e risalire al passaggio del bus successivo nei punti più belli della città!

  • Passeggiata sulla Rambla dal monumento di Colombo sul mare fino a placa de Catalunia la via più famosa e piena di giovani artisti di tutta Barcellona. Vedi il mercato de la Boqueria, molto caratteristico, che si affaccia sulla via andando dal mare verso piazza de Catalunia quasi alla fine sulla sinistra.

  • Montjuic parte alta della città ad Ovest. Puoi visitare il castello militare, si gira solo la parte esterna che è immersa nel verde con panorama sul mare e sulla città. Se non soffri di vertigini arrivaci dallafunicolare (Teleferic) che si prende da Barceloneta (dalla torre san sebastia) che attraversa tutta l’area del porto prima di arrivare sul monte Montjuic. Panorama su Barcellona incredibile! Stai pronto a fare mille foto! Da li con una specie di seggiovia potrai raggiungere il castello sulla parte più alta della montagna.

  • Quartiere Ribera, entra nella chiesa di S Maria del Mar semplice ma suggestiva, nel quartiere c’è anche il museo di Picasso, una raccolta ineguagliabile di sue opere ma se non ami questo pittore evita il museo perché contiene solo ed esclusivamente dipinti di Picasso ma di tutti i periodi e gli stili, dal classico all’impressionista al cubista. Anche se non vai al museo entra nel chiostro d’ingresso che è molto bello! Attenzione il quartiere è pieno di negozi di gioellini in stile mosaici di Gaudì…. scatta il regalo alla ragazza!

  • Parco Guell è un meraviglioso parco nella parte alta della città vero la montagna del Tibidabo (dove c’è un grande parco giochi!) in cui nel verde ci sono case che sembrano uscire da un cartone animato, sculture particolarissime vicino a cui farsi fotografie e la famosa terrazza panoramica progettata da Gaudì. Può essere carino anche visitare lacasa museo di Gaudì è piccolina, si vede in una mezz’ora al massimo e costa poco, non è un vero museo ma solo un palazzetto che raccoglie cose su Gaudì: interessante.
  • Sagrada Familia è la famosa chiesa simbolo della città, sempre del geniale ma pazzoide architetto Antoin Gaudì. Se non è la tua passione o il tempo stringe può bastare vederla da fuori perché tanto dentro è ancora in costruzione! Ma se invece hai tempo e voglia si può salire all’interno dei pinnacoli più alti.

  • Quello che invece devi assolutamente visitare all’interno se ti piace lo stile modernista di Gaudì è o Casa Batlò o la Pedrera una di fronte all’altra su Passeig de Gracia. Per la Pedrera può bastare sbirciare il cortile interno con l’androne delle scale che è gratis e meraviglioso! Ma sicuramente le statue sul tetto sono originali ed entusiasmanti. Invece l’ingresso per casa Batlò costa molto ma ti danno le cuffiette in tutte le lingue che spiegano tantissime cose interessanti per ogni piano che da solo non avresti mai potuto notare o comprendere. E’ fantastica e ne vale la pena!

  • Non perderti almeno da fuori il Palau della musica catalana vicino la metro Urquinaona, se poi ti interessa visitare un teatro per concerti è bellissimo e ricco di opere da vedere anche all’interno.

  • Vedi la fontana Font Magica vicino a placa d’Espanya che al calar della sera fa uno spettacolo di getti d’acqua e luci meraviglioso e suggestivo.

  • Può essere simpatico visitare il Poble Espaniol nella parte olimpica che è un parco in cui sono ricostruite varie parti della Spagna, magari per avere un’idea dello stile spagnolo in generale.

  • Se invece sei appassionato di Mirò non perderti il museo a lui dedicato proprio li vicino.

  • Passeggiata sul port Vell dove c’è il Mare Magnum costruzione fatta per le olimpiadi del 92 sul mare con centro commerciale, locali, discoteche e l’acquario che è uno dei più belli d’Europa assieme al nostro di Genova.

  • Se ti piacciono i parchi passeggia nel Parc de la Citadella (dove c’è anche lo zoo dove viveva il famoso Fiocco di Neve, gorilla albino).

  • Se invece il calcio è la tua passione non ti perderai la vista la museo dello stadio di Camp Nou, uno dei più famosi al mondo.

  • Una sera vai a questo pub proprio all’inizo della Rambla sulla destra vicino al Museo delle cere: il bosco della fate (El bosco de las fadas) è troppo strano! assolutamente da vedere!

  • Per lo shopping abbordabile tieni presente che quasi lì davanti, ossia all’inizio della Rambla, il Venerdì si tiene un carinissimo mercato di artigianato, se ti piacciono i mercatini non puoi perderti questo e poi è perfetto per fare regalini carini, originali e a buon prezzo!!

  • Attento a scippi nelle zone di Barceloneta, Barrio gotico, soprattutto piazza Reial, e Raval la sera, vacci solo di giorno!

  • Non dimenticare di mangiare tapas, bocadillo (i panini spagnoli!) e il pane alla catalana a volontà, ma evita di mangiare nei locali sulla Rambla: commerciali costosi e non buoni.

Ora sei pronto per la partenza, stampa a porta con te questo foglio

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