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Dario Argento nel Sol Levante

Dario Argento, il maestro indiscusso del cinema horror italiano, è un nome che risuona potentemente non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche in Giappone. In particolare, il film “Suspiria” (1977) ha conquistato un posto speciale nel cuore del pubblico nipponico, aprendo la strada a un profondo legame culturale tra l’opera di Argento e il mondo dei manga, degli anime e persino dei videogiochi. Nonostante il successo tardivo di “Suspiria” in Italia, dove i gialli dominavano il box office, il film ha trovato un’accoglienza entusiastica in Giappone, diventando un culto che ha attraversato generazioni e influenzato diverse forme di intrattenimento.

Nel 1977, “Suspiria” arriva in Giappone con il titolo di “Sasuperia”, segnando il debutto di Argento nel mercato cinematografico nipponico. La distribuzione, gestita dalla Fox in collaborazione con la Sony, culmina in una spettacolare proiezione in uno stadio, davanti a 30.000 spettatori. Un sistema sonoro stereofonico, progettato appositamente, esaltava gli effetti sonori e la colonna sonora composta dai Goblin, rendendo l’esperienza visiva ancora più immersiva e angosciante. Questo lancio memorabile non solo sancisce il successo di “Suspiria”, ma apre la strada alla distribuzione di altri capolavori argentiani, tra cui “Profondo Rosso” (1975), rilanciato in Giappone con il titolo “Sasuperia part 2”, per capitalizzare il successo del predecessore.

L’impatto culturale di Argento in Giappone non si limita però solo al cinema. La sensibilità visiva e narrativa dei suoi film trova un’eco sorprendente nell’immaginario nipponico, specialmente nel mondo dei manga e degli anime. Le protagoniste dei film argentiani, come Suzy Bannion in “Suspiria” e Jennifer Corvino in “Phenomena” (1985), incarnano un archetipo che risuona profondamente con le eroine dei manga: giovani ragazze costrette ad affrontare forze sovrannaturali o nemici adulti in un mondo che sembra volerle schiacciare. Questi personaggi, che mescolano innocenza e coraggio, sembrano usciti direttamente dalle pagine di un manga, con quegli occhi grandi e sognanti che ricordano le eroine di tante storie giapponesi.

Non a caso, lo stesso Argento ha dichiarato di vedere una connessione tra i suoi film ei manga, citando l’orrore che si fonde con l’innocenza e la dimensione fantastica presente in entrambi i mondi. Questo legame si manifesta anche nella scelta delle attrici: Jessica Harper, protagonista di “Suspiria”, fu scelta proprio per il suo aspetto infantile ei suoi “occhioni” da manga, conferendo al personaggio un’aura di fragilità che aumenta il senso di pericolo nel corso del cinema.

L’influenza dei film di Argento si estende anche al mondo della letteratura giapponese. La celebre scrittrice Banana Yoshimoto, ad esempio, ha più volte espresso il desiderio che Argento adattasse uno dei suoi romanzi per il grande schermo, evidenziando come il regista sia stato una fonte di ispirazione anche per autori che lavorano al di fuori del genere horror. Il Giappone, con la sua cultura intrisa di fiabe oscure e narrazioni sovrannaturali, sembra un terreno particolarmente fertile per l’immaginario visionario di Argento. Le fiabe europee, che hanno ispirato “Suspiria”, condividono molti temi con i manga e gli anime: eroi giovani che affrontano mostri, streghe e minacce adulte in contesti fantastici e spesso brutali.

Un altro aspetto che ha profondamente colpito il pubblico giapponese è l’uso del colore nei film di Argento. “Suspiria”, in particolare, è un trionfo visivo, con i suoi colori saturi e innaturali, che ricordano tanto le atmosfere psichedeliche quanto l’estetica di alcune delle più celebri serie animate degli anni ’70 e ’80, come “Devilman” o “Jeeg Robot d’Acciaio”. La scelta cromatica di Argento, fortemente influenzata dal Technicolor, ha trovato un parallelo nella produzione animata nipponica, dove i colori vividi e surreali sono utilizzati per intensificare le emozioni e le situazioni narrative.

Questa reciproca influenza si è estesa anche al mondo dei videogiochi. Non è un caso che molti sviluppatori giapponesi abbiano citato Argento come fonte di ispirazione. Il suo stile visivo, fatto di ombre, luci inquietanti e sequenze oniriche, è stato ripreso in celebri videogiochi horror giapponesi, come la serie “Silent Hill” o “Resident Evil”. La stessa struttura narrativa dei film di Argento, spesso frammentaria e piena di ambiguità, si riflette nella narrazione non lineare di molti titoli videoludici nipponici, che esplorano il confine tra realtà e incubo in modo simile alle opere del maestro italiano.

Il legame tra Dario Argento e il Giappone è quindi molto più di una semplice questione di distribuzione cinematografica. È un dialogo culturale che si snoda tra cinema, manga, anime, letteratura e videogiochi, creando una rete di influenze reciproche che ha arricchito entrambi i mondi. Per quanto Argento sia un regista profondamente europeo, il suo immaginario visivo ha trovato una seconda casa in Giappone, dove il pubblico continua a venerarlo come uno dei grandi maestri del cinema horror mondiale. Questo legame, che dura da oltre quattro decenni, non mostra segni di cessione e rappresenta uno dei capitoli più affascinanti nella storia del cinema internazionale.

fonte:  alemontosi.blogspot.it/2015/03/dario-argento-in-giappone-dal-successo.html

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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