1988, Brattleboro, Stati Uniti. Dopo che la mamma li ha abbandonati, Clara, dodici anni, si trasferisce in una nuova cittadina con il papà. Da quando riesce a ricordare, attorno a lei gravitano delle ombre minacciose che non comprende ma che le rendono impossibile vivere una vita normale.
Giudicata “strana”, senza amici e con tanta insicurezza, viene subito presa di mira dai compagni di classe finché non conosce alcuni ragazzi con cui crea un legame speciale, e con cui condivide una sofferenza nascosta. Quando improvvisamente alcuni bulli della scuola cominciano a scomparire, la polizia ipotizza si tratti di un serial killer. Ma Clara e i suoi quattro amici scoprono che dietro c’è qualcosa di più spaventoso. Non c’è tempo da perdere…
Una storia di grande fascino, con atmosfere di un mondo non troppo lontano che ricordano quelle di Stranger Things e degli anni 80, complici anche le molte citazioni di film iconici del periodo, nascoste nella storia.
PRIMA DI CLARA E LE OMBRE…
Una storia nella storia: l’ambientazione. Brattleboro esiste davvero ed è in Vermont, Stati Uniti. L’autore ne ha scoperto l’esistenza in Rete, in quanto corrispondeva perfettamente alla sua idea di ambientazione della storia: un luogo che avesse i colori del Vermont e un piccolo paese che avesse di fianco un torrente e una foresta.
Ed ecco a mappa ingradita un nome: Brattleboro. La realtà come al solito ha superato la fantasia, perché quel puntino sulle mappe è davvero diventato il set del libro. Oltre che l’inizio di una fitta corrispondenza di Andrea a Claudia con il sindaco e la comunità di Brattleboro, tramite facebook: la gente del posto ha fornito fotografie, planimetrie, aneddoti, rilievi che hanno consentito un’ambientazione realistica della storia e un legame fortissimo con un paese oltreoceano di cui né Andrea né Clara immaginavano l’esistenza, diventandone amici.
Andrea Fontana nasce, vive e lavora a Genova. È scrittore, sceneggiatore e critico cinematografico. Collabora con «Fumettologica», «Segnocinema», «Quinlan», «Point Blank», ha collaborato con «Cineforum» e «Carte di cinema». Ha scritto numerosi saggi dedicati al cinema e all’animazione, da Studio Ghibli a La bomba e l’onda (Bietti), passando per le monografie dedicate a Robert Zemeckis, Satoshi Kon, M. Night Shyamalan. Suoi saggi sono apparsi in numerosi volumi, tra cui Mazinga Nostalgia di Marco Pellitteri e I mondi di Miyazaki di Matteo Boscarol. Ha contribuito al catalogo dell’Asian Film Festival e della Festa del cinema di Roma.
Claudia Petrazzi nasce nel 1985 in Toscana, dove attualmente vive e lavora. Dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Perugia, ha l’occasione di lavorare come animatrice stop-motion a Milano presso lo studio Yusaki. Nel frattempo comincia il suo percorso da illustratrice di libri per l’infanzia. Ha pubblicato con Salani, Piemme, Giunti, DeAgostini, Sem editore.
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