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Bambi, il nostro comune trauma infantile compie ottant’anni

Ottant’anni fa usciva nei cinema uno dei film più belli, tristi e appassionanti nati dalla fantasia di Walt Disney. Bambi, diretto da David Hand, è un film d’animazione che tocca il cuore in maniera dolorosa. Questo lungometraggio animato statunitense, prodotto da Walt Disney, si basa sul romanzo di Felix Salten, intitolato Bambi, la vita di un capriolo. Il suo rilascio negli Stati Uniti avvenne proprio ottant’anni fa, il 13 agosto del 1942, rendendolo il quinto Classico Disney. In Italia, invece, venne distribuito l’11 febbraio del 1948.

Tra tutti i film Disney, Bambi è forse quello che riesce a toccare corde tanto profonde da far versare lacrime, insieme a Dumbo. La sua storia racconta la tragica vita di un giovane cerbiatto che, a causa di un crudele destino, perde sua madre. L’opera cinematografica di David Hand, ispirata al libro di Felix Salten, ha richiesto enormi sacrifici alla casa di produzione Disney. Uscito inizialmente nelle sale il 13 agosto del 1942, questo film ha subito una lavorazione travagliata e tormentata.

Si dice che l’idea di trasporre il libro di Salten in un film sia stata suggerita addirittura da Thomas Mann, celebre scrittore tedesco, che incontrò Walt Disney durante un suo viaggio negli Stati Uniti nel luglio del 1935. Entrambi ricevettero una laurea honoris causa dall’Università di Harvard lo stesso giorno. Mann era un grande ammiratore delle opere di Salten e sembra che abbia parlato di lui a Disney non solo per motivi artistici. Salten, infatti, viveva in condizioni economiche precarie e vendere i diritti per l’adattamento cinematografico del suo romanzo avrebbe rappresentato un aiuto concreto. Dopo aver acquisito i diritti d’autore nel 1937, Walt Disney affidò agli sceneggiatori Perce Pearce e Larry Morey il compito di trasformare il libro in una sceneggiatura cinematografica. Tuttavia, a causa del lavoro che era già in corso su Pinocchio e Fantasia, l’adattamento di Bambi subì notevoli rallentamenti. Questi due film, infatti, erano stati iniziati dopo Bambi ma riuscirono a essere conclusi e distribuiti prima di quest’ultimo. La sceneggiatura realizzata da Pearce e Morey rimase fedele all’opera di Salten, che era scritta per un pubblico adulto e quindi ricca di momenti drammatici. L’antropomorfismo degli animali fu ridotto al minimo, aspetto che si riflette anche nel film.

La produzione di Bambi iniziò alla fine del 1939, dopo diverse settimane di esplorazione dei boschi del Vermont e del Maine, per fotografare cervi, cerbiatti e gli ambienti naturali in cui la storia si sarebbe svolta. Tuttavia, dopo quattro anni dall’idea iniziale, sembrava che l’avventura della realizzazione del film stesse finalmente prendendo forma. Nella primavera del 1940, gli artisti che avevano lavorato alla pre-produzione di Bambi ricevettero l’incarico di animare definitivamente il film. Ma i problemi non erano ancora finiti. La realizzazione di Fantasia e Pinocchio aveva comportato un’enorme spesa per gli studios Disney e i ricavi al botteghino erano risultati deludenti. Di conseguenza, l’azienda si trovava in difficoltà finanziarie. Nella primavera del 1941, agli animatori fu chiesto di ridurre le spese per la realizzazione di Bambi della metà, il che portò a numerosi tagli nel progetto. Poi, l’entrata in guerra degli Stati Uniti rallentò ulteriormente il lavoro sul film, che alla fine venne rilasciato nelle sale americane all’inizio di agosto del 1942 e giunse in Italia solo nel 1948.

La storia, riccamente illustrata da Milt Kahl e Frank Thomas, inizia in un giorno di primavera, quando una cerva dà alla luce un cerbiatto di nome Bambi, soprannominato “il principino” perché figlio del Grande Principe della foresta, un anziano e saggio cervo che guida la comunità. Nei suoi primi giorni di vita, Bambi fa amicizia con un coniglietto vivace chiamato Tamburino, che gli insegna a camminare e parlare, e con un cucciolo di moffetta timido chiamato Fiore. Durante l’estate e l’autunno, Bambi è curioso del mondo che lo circonda e chiede spesso informazioni. La madre, a cui Bambi è legato, lo avverte dei pericoli della vita nella foresta. Quando sua madre lo porta per la prima volta sulla prateria, Bambi incontra una cerbiatta vivace di nome Faline e ha il suo primo incontro con cervi adulti, inclusi suo padre, il Grande Principe. Durante un attacco dei cacciatori nella foresta, suo padre li salva, portando Bambi e sua madre in salvo.

Durante l’inverno, Bambi gioca con Tamburino nella neve, ma scopre anche la durezza di sopravvivere in una stagione difficile per i cervi. Poi, la madre viene uccisa da un cacciatore nella prateria. Bambi vaga senza meta sotto la nevicata cercando sua madre, ma alla fine incontra suo padre, che gli dice che sua madre non tornerà mai più e lo invita a seguirlo.Nella primavera successiva, Bambi è cresciuto ed è diventato un giovane cervo con corna. Anche i suoi amici d’infanzia sono diventati adulti. Vengono avvertiti dell’amore primaverile dall’Amico Gufo, ma sono convinti di non innamorarsi. Tuttavia, sia Tamburino che Fiore incontrano le loro anime gemelle mentre Bambi rimane solo. Ma un giorno, mentre beve ad uno stagno, Bambi incontra Faline, la sua amica d’infanzia diventata una splendida cerva. Bambi è intimidito dalla sua presenza, ma basta una leccata sulla guancia da parte di Faline per farlo innamorare di lei e per inseguirla felicemente.

Tuttavia, l’incanto viene interrotto da un cervo di nome Ronno, che vuole prendere Faline con la forza. Bambi si scontra con Ronno e riesce a sconfiggerlo, guadagnandosi l’amore di Faline.Un mattino d’autunno, Bambi viene svegliato da un odore strano e scopre che c’è un falò di cacciatori. Suo padre gli ordina di seguirlo per mettersi in salvo, ma Bambi decide invece di cercare Faline. Quando Bambi la trova, scopre che sta scappando da un branco di cani da caccia. Bambi aiuta Faline e affronta i cani, seppellendoli sotto una valanga di rocce. Ma un colpo di fucile lo colpisce al fianco, lasciandolo ferito e incapace di stare in piedi.Nel frattempo, l’incendio causato dal falò dei cacciatori si diffonde per la foresta. Bambi, ormai senza forze, viene raggiunto da suo padre, che lo incoraggia a alzarsi. Miracolosamente, Bambi riesce ad alzarsi e i due cervi fuggono attraverso il fuoco. Alla fine, si riuniscono con Faline e gli altri animali sopravvissuti.

Nella primavera successiva, la foresta rifiorisce e Faline dà alla luce due gemelli sotto lo sguardo fiero di Bambi, che è diventato il nuovo Grande Principe della foresta. La gioia riempie gli abitanti della foresta.

Nonostante le critiche iniziali, nel dicembre 2011 il film è stato aggiunto al National Film Registry della Biblioteca del Congresso. Tra le curiosità che circondano questa pellicola, vale la pena menzionare che nella versione italiana ridoppiata del 1968, la voce del cerbiatto neonato e cucciolo fu interpretata da Loretta Goggi.

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico.
Per info e contatti gianlucafalletta.com

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