L’industria degli anime è in pericolo? A lanciare l’allarme è Terumi Nishii, animatrice di Jujutsu Kaisen 0 e fondatrice della NAFCA (progetto di ricerca sull’industria anime). Attraverso una serie di tweet, Nishii ha dipinto un quadro drammatico del settore, definendolo insostenibile e destinato a fallimenti e bancarotte.
I problemi:
- Mancanza di risorse: gli studi non riescono a gestire il carico di lavoro con le risorse umane e finanziarie a disposizione.
- Sfruttamento degli animatori: salari bassi, orari di lavoro massacranti, condizioni precarie.
- Distribuzione non oculata delle risorse: troppi progetti in lavorazione, con conseguenti ritardi e cali di qualità.
- Strategie aziendali sbagliate: come nel caso di MAPPA, che ha concentrato le risorse sul film prequel di Jujutsu Kaisen a discapito della serie.
Le conseguenze:
- Ritardi e cali di qualità nelle produzioni.
- Fallite di studi di animazione.
- Perdita di posti di lavoro per gli animatori.
- Rischio di scomparsa dell’industria anime.
Cosa fare?
- Aumento delle retribuzioni degli animatori.
- Migliore gestione delle risorse da parte degli studi.
- Maggiore attenzione alle condizioni di lavoro degli animatori.
- Cambiamento delle strategie aziendali.
Il futuro degli anime è incerto, ma non è ancora compromesso. Se l’industria non si impegnerà a cambiare le sue pratiche, il rischio di collasso è reale.
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