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Tutto ciò che voglio (Please Stand By) e Star Trek

Please Stand By è un film del 2017 diretto da Ben Lewin, australiano di origini polacche, e interpretato da Dakota Fanning e Toni Collette. L’idea nasce da un’opera teatrale breve dello sceneggiatore Michael Golamco, attivo nella serie Grimm e  NightFlyers, basata sulle opere di George R. R. Martin. Presente anche Alice Eve, vista in Star Trek Into Darkness, che qui interpreta Audrey, la sorella della protagonista, mentre Patton Oswalt (Marvel’s Agents of SHIELD, Mystery Science Theater 3000: The Return) sarà Frankie, il poliziotto definito Trekkie.

Wendy è una giovane ragazza autistica, che per provare alla sorella di essere in grado di badare a se stessa, intraprende un lungo viaggio fino a Los Angeles per partecipare a un concorso di sceneggiatura per Star Trek. Tutto comincia con un concorso indetto dalla Paramount, aperto ai giovani sceneggiatori per la proposta di idee su Star Trek e Wendy ha realizzato una sceneggiatura di ben 476 pagine, in cui immagina Spock arrivare in Deep Space Nine, ovviamente le persone che la circondano sono cieche alla sua creatività. Wendy decide quindi di recarsi personalmente per arrivare  alla Paramount per consegnare lo script. Wendy si sente vicina a Spock in quanto per metà umano e Worf in quanto un Klingon adottato e cresciuto da una famiglia umana, alieni nel loro stesso mondo.

Golamco si appassiona a Please Stand By leggendo un articolo del New York Times  del 2007, intitolato What Autistic Girls are Made of e resta colpito da come le ragazze autistiche avessero il bisogno di connessioni emotive. L’autismo nei ragazzi era già stato sdoganato dai tempi di Rain Man, mentre dal punto di vista femminile era ancora considerato un tabù e le ragazze autistiche si ritrovavano in difficoltà nel cercare dei contatti umani.

La trama di Please Stand By è delicata e potenzialmente fragile, ma grazie alla regia di Ben Lewin e alla performance di Dakota Fanning, il film riesce a evitare le trappole dello svolgimento banale o eccessivamente sentimentale. Lewin adotta una regia semplice ed elegante, mentre Fanning interpreta il suo personaggio con un registro credibile, senza cercare a tutti i costi di suscitare emozioni forti o risate.

Il film segue uno schema tradizionale del suo genere, con Toni Collette nel suo solito ruolo caratteristico e un viaggio che, a differenza di molte altre pellicole, non è una metafora. Tuttavia, l’idea che attraversa il film dall’inizio alla fine è particolarmente interessante. Wendy si sente come un personaggio alieno, incapace di comprendere le pratiche umane e costretto ad impararle e memorizzarle perché altrimenti sarebbe troppo difficile da comprenderle. Questo la rende simile al signor Spock, il vulcaniano dell’Enterprise, abituato a seguire la logica e la razionalità ma a disagio nel gestire le emozioni. Solo il legame con il capitano Kirk può spingerlo a superare le sue abitudini e aprire la sua mente.

Grazie all’approccio gentile di Lewin e alla misura della performance di Fanning, il film evade l’inconsistenza della trama e si trasforma in un’esperienza piacevole e un elogio alla determinazione.

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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