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Squalificati – Ranger Reject: La recensione completa

Squalificati – Ranger Reject approda su Disney+ con una proposta audace: rivisitare in chiave dark il genere dei Super Sentai, iconici show giapponesi con robot giganti e combattimenti contro mostri alieni. Pronti a scoprire se questa decostruzione del mito dei supereroi convince?

Un mondo sottosopra

Tredici anni fa, la Terra è stata attaccata da una minaccia aliena. Per fortuna, l’umanità può contare sui Dragon Keepers Rangers, un gruppo di eroi dotati di poteri straordinari e di un artefatto quasi invincibile. Ogni settimana, i Keepers respingono gli assalti dei Kaijin, conquistando il plauso del pubblico che segue le loro battaglie come fossero eventi sportivi. Ma dietro questa facciata eroica si nasconde una realtà ben diversa.

I Ranger: eroi o carne da macello?

I cinque Rangers, in realtà, sono individui violenti e spregevoli che hanno sconfitto i comandanti alieni anni fa. Ora, costringono i soldati nemici a partecipare a una pantomima di scontri predeterminati, sfruttandoli per mantenere il loro status di idoli. Uno dei soldati Kijin, D, decide di ribellarsi. Fingendosi umano, si infiltra tra le file dei Keepers per smascherarli e sconfiggerli uno ad uno.

Dalla commedia all’azione, con un pizzico di satira

Squalificati – Ranger Reject, nato dalla mente di Negi Haruba (autore di The Quintessential Quintuplets), si discosta nettamente dal suo precedente lavoro. L’opera originale, un manga dark comedy action, alterna momenti esilaranti a scontri violenti e riflessioni profonde. L’anime, diretto da Keichi Sato (Tiger & Bunny), riprende fedelmente il tono del manga, passando dall’azione concitata alle parentesi comiche. I monologhi interiori di D, alle prese con le stranezze umane, sottolineano la contraddizione tra il suo comportamento forzato e le sue reali intenzioni.

Un comparto tecnico nella media

Dal punto di vista tecnico, Squalificati non brilla particolarmente. L’animazione è nella media, mentre la colonna sonora vanta una opening e una ending di qualità. Un vero peccato l’assenza del doppiaggio italiano, con soli sottotitoli in lingua nostrana.

Un prodotto per intenditori?

Il punto di forza di Squalificati è la sua storia. Partendo da premesse comiche, si addentra in territori più oscuri e controversi. Senza spoiler, possiamo anticipare che scopriremo le nefandezze dei Keepers, in particolare del Red Keeper, un personaggio inquietante che ricorda i violenti eccessi di Patriota (The Boys) o Omni-Man (Invincible).

Squalificati – Ranger Reject si inserisce nel filone della decostruzione del mito del supereroe, reinterpretando il genere sentai in chiave critica e satirica. Un’operazione lodevole, ma forse non accessibile a chi non conosce già le dinamiche e gli stilemi narrativi del genere.

In definitiva, Squalificati – Ranger Reject è un anime consigliato agli appassionati di super sentai e a chi cerca un prodotto che affronti il genere da un punto di vista alternativo. Se non rientrate in queste categorie, potrebbe non essere l’anime per voi.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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