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Ranma 1/2: ricordo di un mito

Ranma ½ (らんま½ Ranma nibun no ichi?, lett. “Ranma un-mezzo” o “Ranma mezzo”,) è un manga shōnen, creato da Rumiko Takahashi e pubblicato in Giappone sul settimanale Weekly Shonen Sunday, edito dalla Shogakukan, dal settembre 1987 al marzo 1996. Dal manga è stato tratto un anime composto da 161 episodi, suddivisi in due serie, prodotto da Kitty Films e trasmesso su Fuji TV dall’aprile 1989 al settembre 1992. Nel dicembre 2011 ne è stato fatto un adattamento live action. In Italia, il manga è stato pubblicato da Granata Press negli anni novanta con una suddivisione dei capitoli diversa da quella originale, poi da Star Comics in cui la suddivisione rispetta quella dell’edizione originale giapponese. L’anime, invece, è stato distribuito da Dynamic Italia e trasmesso a partire dal 1996 su diverse televisioni locali.

Ranma Saotome (16 anni) è un giovane esperto di arti marziali che durante un allenamento in Cina, insieme a suo padre cade nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo. Genma Saotome, il padre di Ranma, cade nella sorgente in cui era annegato un panda gigante, mentre Ranma in quella in cui era annegata una ragazza. In Giappone Soun Tendo, amico di vecchia data di Genma, informa le sue tre figlie Kasumi (19 anni), Nabiki (17 anni) e Akane (16 anni), che una di loro dovrà sposare Ranma (di cui non avevano mai sentito parlare) per assicurare il futuro del dojo Tendo. Quando in casa Tendo arrivano un panda e una ragazza, Soun crede che Ranma sia in realtà una donna e sviene. Il segreto di Ranma viene scoperto dalla stessa Akane quando Ranma, riacquista le sembianze di ragazzo grazie a un bagno caldo, ed esce dalla vasca proprio mentre entra Akane. Dopo le spiegazioni di Genma sulle maledizioni, le due sorelle maggiori candidano per il fidanzamento Akane.

 

 

 

Definire la serie di Ranma 1/2 è praticamente impossibile: demenziale? sicuramente ma anche densa di epici combattimenti e sentimento. Tutto nasce in uno strano luogo della Cina, dove alcune sorgenti maledette sono in grado di trasformare le persone, unico vincolo è l’acqua fredda, che è stato immerso nelle sorgenti si trasforma proprio a contatto con la fredda acqua, e può tornare normale con quella calda.

Ma di queste sorgenti sono vittime molte persone che si ritrovano per strani scherzi del destino a convivere. La serie si basa sui rapporti di odio/amore tra le persone che hanno acquisito questa facoltà, e sugli equivoci che si generano; inoltre, ogni personaggio ha le sue manie demenziali che danno un tocco di umorismo alla serie: un mix ben riuscito.

Comparsa nel nostro paese nel 1995 sulle reti locali (GBR nel Lazio e Antenna 3 in Lombardia), nel 1997 fu acquistata dall’ormai scomparsa TMC che ne ha concluso la serie con troppe, e ribadisco troppe censure.

La sigla Yappapa è sicuramente entrata nell’immaginario collettivo. Cantata da Massimiliano alto e la mitica Monica Ward è la traduzione della canzone originale e ne segue il motivo musicale. La somiglianza era tale che TMC usava scambiare l’una o l’altra, ma lo spettatore poteva anche non notarlo.

La tranquilla vita di Soun Tendo si divide tra la palestra di arti marziali e le sue tre figlie. Un giorno riceve la visita di un vecchio amico, Genma Saotome, accompagnato dal figlio Ranma. Motivo della visita adempiere alla promessa fatta a Soun molti anni prima e dare in sposo Ranma ad una delle tre figlie di Soun. Nabiki e Kasumi scelgono subito Akane, loro sorella più giovane, ma quest’ultima non ha nessuna intenzione di fidanzarsi. E così tra i due, che si hanno reciprocamente in antipatia, nasce una sottile guerra fredda.

A questa imbarazzante situazione si aggiunge un fatto bizzarro. Durante un allenamento nel corso di un viaggio in Cina, Genma e Ranma si trovano a passare in un luogo chiamato “le sorgenti maledette”: tanti piccoli laghetti ciascuno dei quali recante la maledizione che chi vi fosse caduto si sarebbe trasformato, da quel giorno in poi e al contatto con l’acqua fredda, in un altro essere. La trasformazione inversa sarebbe stata invece possibile bagnandosi con l’acqua calda. Ranma e Genma cadono in due sorgenti differenti trasformandosi l’uno in una ragazza, l’altro in un panda. Da quel giorno per Ranma la vita non sarà più la stessa. Stabilitosi in casa Tendo, vivrà una serie di divertentissimi equivoci dati dalla strana natura di Ranma: quella di essere cioè metà ragazzo e metà ragazza. Con il proseguire degli eventi si succederanno numerosi personaggi bizzarri e alle volte improbabili, ciascuno dotato di una forte personalità, tutti legati da un rapporto di amore-odio con il povero Ranma e molti dei quali che condividono la sventura di essere caduti nelle sorgenti maledette.

Ranma ½ è una serie dotata di grande freschezza dove ogni momento sorprende per simpatia, ritmo ed azione. I coreografici combattimenti di arti marziali sono una fonte imprevedibile di divertimento data l’assoluta “improbabilità” delle tecniche messe in mostra. I personaggi sembrano usciti fuori da una commedia degli equivoci e, come delle macchiette, ognuno mantiene le proprie caratteristiche per tutta la serie. C’è lo spaccone presuntuoso (Kuno), l’antipatico e persino ignobile (Happosai), la vittima sfortunata (Ryoga), il vigliacco per definizione (Genma), l’uomo nobile e distinto (Tendo), la brava donna di casa (Kasumi), la dolce bambolina (Shampoo). Ma tutti questi personaggi vengono proposti in una chiave ironica e paradossale, come anche il Giappone che fa da sfondo alle vicende dei nostri eroi. Il collegio Furinkan sembra avere come preside un pazzo integralista. Le antichissime e rispettabilissime tradizioni (come quella del tè) vengono qui sbeffeggiate in lungo ed in largo. Casa Tendo sembra in alcune puntate una “gabbia di matti” piuttosto che la dimora di una rispettabile famiglia. I bagni pubblici sono luogo di divertenti situazioni per il povero Ranma. Insomma, di tutto, di più!

Dopo Urusei Yatsura (Lamù) e Maison Ikkoku (Cara dolce Kyoko), Rumiko Takahashi colpisce ancora con una serie di grande successo cui sono seguiti anche alcuni OAV. Ranma ½ è molto simile nella struttura alle due serie precedenti. Di Lamù riprende la comicità ed il fatto di essere una serie “aperta”, senza cioè un finale vero e proprio, mentre di Cara dolce Kyoko riprende in parte la narrazione degli usi e costumi giapponesi. Tuttavia la originalità di ciascun personaggio è tale da dare alla serie una propria personalità. La domanda dei fan di Ranma è sempre la stessa: si sposerà mai con Akane ? Nel manga il matrimonio viene evitato all’ultimo momento, ma l’autrice ha affermato che forse un giorno si farà…

La serie è in realtà composta da più parti. La prima, di 22 episodi, è la serie pilota e si chiama “Nibunnoichi” cioè “Due parti in uno”. Se si confrontano le serie successive si può notare una diversa realizzazione dei disegni, con un tratto più rapido e meno morbido mentre i personaggi hanno occhi più grandi ed espressivi. Molto belli gli sfondi che arricchiscono di colori le immagini.

La sigla italiana si basa sulla musica della prima sigla giapponese “Jajauma ni sasenaide” ed è un peccato che non compaiano anche le altre sigle (dovrebbero essere 5 in tutto) che accompagnano l’originale.

Leggi tutto lo speciale su satyrnet.it/ranma/index.htm

 

Redazione

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