Oltre OpenAi, Microsoft investe sulla francese Mistral AI

Microsoft ha deciso di rafforzare ulteriormente la propria presenza nel settore dell’intelligenza artificiale generativa, nonostante abbia già investito oltre 13 miliardi di dollari in OpenAI. Per farlo, ha deciso di puntare anche su Mistral AI, una startup francese fondata meno di un anno fa e considerata un’eccellenza europea nel settore.

La startup Mistral AI, con sede a Parigi, è stata fondata da Arthur Mensch, ex membro del team di DeepMind, insieme a Timothée Lacroix e Guillaume Lample, entrambi ex dipendenti di Meta. La startup si concentra su soluzioni open source e si rivolgerà alle imprese per affrontare la sfida di rendere l’intelligenza artificiale realmente utile. Uno degli obiettivi chiave è la scalabilità di questi strumenti nel futuro prossimo, permettendo la creazione di strumenti di intelligenza artificiale in grado di funzionare completamente in locale, senza problemi etici derivanti dal training di dati o dai leak di dati.

Mistral AI costruisce modelli linguistici di grandi dimensioni per l’intelligenza artificiale generativa e ha ottenuto una valutazione di 2 miliardi di euro a dicembre grazie a un round di finanziamento. I tre fondatori hanno esperienze pregresse importanti nel settore e mirano a rilasciare la propria piattaforma Gen AI nel 2024, con il supporto degli investimenti di Microsoft.

L’accordo tra Microsoft e Mistral AI è stato annunciato oggi e prevede il coinvolgimento del gigante americano nel portare sul mercato i modelli di intelligenza artificiale sviluppati in Francia. Microsoft acquisirà una partecipazione nella società con sede a Parigi all’interno di Station F, rendendo Mistral la seconda azienda a fornire modelli linguistici commerciali su Azure, la piattaforma di cloud computing di Microsoft, dopo OpenAI.

Arthur Mensch, cofondatore e CEO di Mistral AI, ha commentato che “la fiducia di Microsoft nel nostro modello è un passo avanti nel nostro viaggio per mettere l’intelligenza artificiale di frontiera nelle mani di tutti”. Microsoft ha già investito notevoli risorse in OpenAI, suscitando qualche dibattito sul controllo dell’azienda sulla società.