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Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart

“Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” è il leggendario film del 1971, diretto da Mel Stuart, che ha come protagonista il proprietario di una favolosa fabbrica di cioccolato in cui lavorano gli gnomi bandisce un concorso tra i bambini del paese per scoprire a chi lasciare in eredità la sua attività. Questo capolavoro, che ha come protagonista l’eccezionale Gene Wilder nel ruolo di Willy Wonka, è un adattamento del romanzo di Roald Dahl con lo stesso titolo, ma preparati perché la nostra visita alla fabbrica di cioccolato sarà davvero stravagante.

La trama ruota attorno a Charlie Bucket, un piccolo ragazzo dai modesti natali, che vive una vita misera nella sua decrepita casa vicino alla maestosa fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. Questo enigmatico fabbricante di dolci, il cui commercio è il più grande al mondo, non è stato più visto da anni, mantenendosi un mistero per tutti. Nessuno sa chi siano i suoi operai, ma ciò è comprensibile considerando che altri produttori di dolci tentarono di rubare le sue preziose ricette. Per proteggere se stesso e la sua ineguagliabile arte, Willy scomparve completamente dalla circolazione, chiudendo le porte della sua fabbrica. Sebbene abbia ripreso a produrre dolci, i cancelli della fabbrica sono rimasti costantemente chiusi.

Si presenta dunque un giorno fatidico in cui il signor Wonka lancia un concorso, promettendo che cinque fortunati individui che scopriranno dei biglietti dorati all’interno delle tavolette di cioccolato avranno il privilegio di visitare la sua fabbrica insieme a un membro della propria famiglia e riceveranno dolci Wonka per tutta la vita. Con questo annuncio, il mondo intero si getta in una frenetica caccia ai biglietti dorati, ritenuti praticamente irraggiungibili. I primi quattro vincitori sono Augustus Gloop, un bambino obeso e avido proveniente da Dusselheim, in Germania; Veruca Salt, una bambina viziosa e capricciosa del Regno Unito; Violet Beauregarde, una bimba arrogante e vanitosa campionessa di masticazione di gomme dal Montana, negli Stati Uniti; e Mike Travis, un chiacchierone teledipendente appassionato di film western, anch’egli statunitense, proveniente dall’Arizona.

Charlie, nel frattempo, ha perso ogni speranza di partecipare a questa straordinaria avventura. Ma un giorno, per sua immensa fortuna, trova dei soldi in un tombino e decide di acquistare una tavoletta di cioccolato, trovando così l’ultimo e tanto agognato biglietto dorato. Mentre torna a casa, si imbatte in un uomo che si presenta come Slugworth, il peggiore rivale di Willy Wonka, colui che aveva tentato di rubare i segreti dei suoi dolci. Charlie riconosce subito quest’uomo e capisce che è stato inviato per offrirgli ricchezza e prosperità a vita in cambio di un campione del suo celebre “Succhia Succhia che mai si consuma”, una caramella unica nel suo genere. Questa losca proposta, come Charlie ha potuto osservare in precedenza, era stata fatta anche agli altri bambini vincitori.

Finalmente arriva il giorno tanto atteso della visita alla fabbrica, un luogo così strano e meraviglioso che supera ogni immaginazione. Durante il tour, si scopre che gli operai della fabbrica sono degli straordinari e vocali Piccoli Oompa Loompa, dei minuscoli ometti con una passione smisurata per il canto. Willy Wonka tratta ogni bambino con un “Succhia Succhia che mai si consuma”, a patto che non ne rivelino mai l’esistenza a nessuno. Durante la visita, l’unica cosa che accade agli altri vincitori è di ritrovarsi intrappolati dai loro stessi vizi: Augustus viene risucchiato in un tubo per il trasporto del cioccolato dopo esserne stato ingordo; Violet si trasforma in un enorme mirtillo dopo aver assaggiato una gomma da masticare ancora imperfetta; Veruca finisce in un canale dei rifiuti dopo che è stata sgarbatamente rifiutata da Willy Wonka; e Mike testa su se stesso l’invenzione del signor Wonka, che consente di trasmettere oggetti reali attraverso la televisione, riducendo la sua altezza a pochi centimetri.

A un certo punto, Charlie e suo nonno Joe si concedono di sorseggiare segretamente una singolare e gassata bevanda dal potere magico di farli volare, sfidando l’esplicito divieto del signor Wonka. Dopo aver volato per un po’, rischiano di venire risucchiati da un’elica, ma alla fine, riescono a tornare incolumi a terra e a raggiungere gli altri senza che il signor Wonka si accorga della loro disubbidienza.

Alla fine della visita, quando Charlie e suo nonno rimangono gli unici presenti, Willy Wonka si infuriato per la loro disobbedienza e rifiuta di conferire loro l’enorme scorta di dolci che aveva promesso. Tuttavia, Charlie dimostra la sua integrità, restituendo a Wonka il Succhia Succhia e accettando la sua beffa. Invece di consegnare la caramella a Slugworth, Willy resta sbalordito dall’onesta di Charlie e inizia a saltellare di gioia. A quel punto, gli rivela che l’uomo che aveva incontrato in realtà non era Slugworth, bensì un suo collaboratore che si era occupato di corrompere i partecipanti per verificare la loro onestà. Lo scopo del concorso era, infatti, trovare un ragazzo buono e onesto che sarebbe diventato il suo successore e a cui avrebbe lasciato in eredità la sua preziosa fabbrica. Willy invita quindi Charlie e la sua famiglia a trasferirsi nella leggendaria fabbrica di cioccolato, dove avranno una vita piena di dolcezza e gioia, e dove Charlie diventerà il futuro custode dei sogni dolci di Willy Wonka.

Quello che pochi sanno che l’autore del romanzo originale, Roald Dahl disconobbe il film, la cui sceneggiatura era stata completamente riscritta da David Seltzer dopo che egli non aveva rispettato la data ultima di consegna. Dahl espresse la propria “contrarietà” perché pensava che nel film “fosse stata posta troppa enfasi sul personaggio di Willy Wonka e non abbastanza su Charlie, il vero protagonista“.

Nonostate le critiche dal “creatore” del personaggio il Film non ha ricevuto inizialmente molta attenzione. Ma alla fine, la popolarità ha bussato alla porta della fabbrica di cioccolato, e negli anni ’80 è diventato un vero e proprio cult movie, trasmesso ogni volta che ci siamo annoiati durante le vacanze natalizie. E non avrebbe potuto essere diversamente, ragazzi, perché “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” è un film che afferra il tuo cuore e lo avvolge in una coperta di delizie zuccherate. È l’avventura di un bambino coraggioso che ha il coraggio di seguire i suoi sogni, e ci ricorda che anche nelle giornate più grigie, una barretta di cioccolato può essere l’antidoto magico di cui abbiamo bisogno.

Oltre alle scenografie e ai costumi fantastici, non possiamo non citare le meravigliose musiche, divenute parte dell’immaginario collettivo, scritte da Leslie Bricusse e Anthony Newle_ queste melodie ti faranno venire voglia di ballare tra le colline di caramelle e di perderti fra i sentieri di marshmallow. La colonna sonora del film è un vero incanto e ha ottenuto una nomination per l’Oscar, perché, ragazzi, quando la musica è così dolce, come resistere?

Perciò, prendi un biglietto d’oro, salta sulla barca di cioccolato e lasciati trasportare dal mondo folle e meraviglioso di Willy Wonka. E se ti senti un po’ esuberante durante il film, non preoccuparti, perché ti assicuro che siamo tutti nella stessa barca. Forse con un po’ di fortuna, troveremo anche una fabbrica di cioccolato nella vita reale. Ma finché non accadrà, lasciamoci sedurre dall’incanto di questo film che ha fatto sognare intere generazioni, perché, alla fine, come dice il saggio Wonka: “Un mondo senza cioccolato è come un pasticcino senza crema!”.

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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