Gli eSports stanno crescendo rapidamente, in particolare fra i giovani di diversi paesi. A livello professionistico possono essere considerati un disciplina sportiva vera e propria, con giocatori che si allenano con un’intensità comparabile a quella degli atleti degli sport tradizionali. Questa è la storia frase che il Cio, il Comitato internazionale olimpico, ha diffuso ieri dopo il summit tenutosi a Losanna.
Il comitato ha dunque a aperto le braccia per la prima verso i cosiddetti “esports” considerandole a pieno titolo delle discipline agonistiche vere e proprie similmente ad una qualunque attività sportiva tradizionale. Ovviamente per essere riconosciuti come discipline olimpiche a tutti gli effetti dovranno rispettare i valori olimpici tra cui, ovviamente, il controllo contro il doping – sopratutto energy drink – ed estinguere definitivamente la piaga delle scommesse. La Esl, che gestisce i i tornei più importanti a livello mondiale, ha promosso la World Esports Association, un’ente che regolamenterà questo settore da ogni punto di vista.
Dopotutto, già a Tokyo 2020 vedremo tante nuovi “sport” ammessi alle Olimpiadi come skateboard, arrampicata e surf e non ci stupirebbe vederli quattro anni dopo a Pargini per i Giochi del 2024.
Olympic Summit discussed pre-Games testing for @PyeongChang2018, Schmid and Oswald commissions, “eSports* & more https://t.co/hh2wFtjH4m
— IOC MEDIA (@iocmedia) 28 ottobre 2017
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