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I cieli di Escaflowne (Vision of Escaflowne)

I cieli di Escaflowne (Vision of Escaflowne), è un anime di 26 episodi di Shoji Kawamori prodotto dalla Sunrise. La versione originale andò in onda in Giappone  dal 2 aprile al 24 agosto 1996. Ne sono stati tratti due manga e un film d’animazione (Escaflowne – The Movie). In Italia, l’anime de I cieli di Escaflowne è stato pubblicato in 5 DVD dalla Dynamic Italia ed è stato trasmesso dalla rete MTV.

Hitomi Kanzaki è una tipica ragazza delle scuole superiori con tutti i problemi relativi ad un’adolescente della sua età. Tra le sue compagne di classe è famosa per l’abilità di prevedere il futuro con i tarocchi, capacità che le permette anche di avere visioni. Durante una di esse le appare un mondo alieno nel cui cielo si possono vedere la Luna e la Terra. Attraverso una serie di vicissitudini Hitomi arriverà nel mondo sconosciuto di Gaea con un giovane spadaccino, Van. In questo mondo vi sono diversi Paesi in guerra fra loro, con una tecnologia piuttosto diversa da quella presente sulla Terra. Particolarmente potente fra questi Paesi belligeranti è l’impero di Zeibach che possiede un esercito efficiente, numeroso e tecnologicamente schiacciante. Sullo sfondo di questo scenario c’è il ricordo della perduta civiltà di Atlantide ed in particolare della macchina di predizione del destino che permette di realizzare qualunque desiderio. Van e Hitomi, insieme ad alleati e nemici che incontreranno durante il loro cammino, dovranno cercare di sopravvivere in questo problematico scenario evitando che la guerra porti alla distruzione del mondo di Gaea. E, al tempo stesso, dovranno chiarire i confusi sentimenti che provano l’uno nei confronti dell’altra.

 
 
Immaginate un mondo diverso da quello che conoscete. Un posto in cui potreste alzare lo sguardo verso le stelle e vedere la terra e la luna che le gira intorno alta nel cielo. Un luogo popolato da uomini cane (dei coboldi versione deluxe) e uomini gatto, nel quale, piuttosto che scontrarsi all’arma bianca, gli avversari preferiscono infilarsi in grosse armature meccaniche (immaginate dei mobile-suit medioevalizzati) chiamati Guymelefs e affrontarsi con essi. Immaginate un mondo in cui potete essere quello che volete e fare quello che vi pare, un mondo di assoluta libertà, un mondo soltanto vostro in cui (WDIM? Quante volte ti ho detto di non fumare quella roba in redazione!ndRyo)(Ryoooo! Cosa dici. Questa roba è di grande aiuto mentre scrivo una recensione.
 

Ti espande la mente verso l’universo e gli altri. Ormai la mia mente è dentro la tua e la tua…)(E dammi quella robaccia!ndRyo seccato che strappa il rotolo fumante di script di Evangelion dalla bocca di WDIM). OK, non fate caso a questo piccolo inconveniente. Se vi foste rotti di immaginare questo e quello come me, potreste cercare di recuperare i 26 episodi che compongono “Vision of Escaflowne” (magari sottotitolati) e guardarveli. Se non vi fosse possibile, continuate pure a leggere questa recensione. La protagonista della serie è Hitomi Kanzaki (15 anni) una classica studentessa liceale giapponese iscritta al club di atletica e innamorata di Amano Susumu, suo compagno nel club. Hitomi è famosa tra le sue amiche per la sua abilità nel leggere i tarocchi (e da quando le arance si leggono?ndRyo spiritosone) e predire il futuro. Venuta a sapere dell’intenzione di Amano di trasferirsi in un’altra città, gli chiede se vuole essere il primo ragazzo a baciarla, ma solo se Hitomi prima, riuscirà a correre i 100 m in meno di 13 secondi.

Hitomi inizia la sua corsa; cronometrata da Amano grazie al ciondolo di Hitomi stessa, ricordo della nonna, che possiede le proprietà di scandire perfettamente i secondi se agitato a mo’ di pendolo. La corsa viene interrotta da un fulmine, dal quale appare un ragazzo armato di spada, e da uno squarcio nello spazio da cui compare un drago minaccioso. Dopo una lunga lotta, il ragazzo riesce ad uccidere il drago. Una volta morto, gli si avvicina e gli strappa il cuore dal petto. Ormai finito il trambusto, ed arrivato il momento dei chiarimenti, ma improvvisamente una luce proveniente dal cielo investe il ragazzo sconosciuto (Van Fanel) e Hitomi, trascinandoli in alto. Amano cerca di raggiungere Hitomi e di afferrarle una mano, ma tutto quello che riesce a fare è di passarle il ciondolo, prima che Van e Hitomi scompaiano lentamente nella luce. Quando Hitomi riprende i sensi, si trova in un luogo sconosciuto circondato da erba e alberi. Alza gli occhi verso il cielo stellato e vede la terra e più piccola, accanto ad essa, la luna.

Ricongiuntasi con Van, Hitomi viene portata nella sua città, il cuore del regno di Fanelia, di cui lui è il principe, e scopre di trovarsi in un luogo chiamato Gaea.Recuperare il cuore del drago era la prova da superare per poter diventare re di Fanelia, e rappresenta anche la fonte di energia per l’Escaflowne, un Guymelefs molto potente costruito da un’antica razza e capace di trasformarsi in un drago.Mentre la città è in festa per la prossima incoronazione, Fanelia viene attaccata dall’impero di Zaibach. I Guymelefes di Zaibach, un impero molto avanzato tecnologicamente, sono nettamente superiori e Van si vede costretto ad attivare l’Escaflowne per combattere. Dopo aver abbattuto alcuni nemici, Van si ritrova circondato e senza via di scampo; ed ecco che di nuovo appare una luce dal cielo, trasportando lontano Van, Hitomi e l’Escaflowne. Ormai senza più un regno, Van, insieme a Hitomi vaga per Gaea cercando di sfuggire alle truppe di Zaibach, capitanate da Dilandau, un pazzo scatenato deciso a catturarli nel tentativo di recuperare quello che definiscono il drago. Nella loro fuga, incontrano Allen Schezar, uno dei migliori guerrieri di Asturia ed ex allievo di Valgus, capo militare di Fanelia, e Melulu, una ragazza dalle sembianze di gatto, allevata insieme a Van.

Dopo la resa di Asturia a Zaibach senza colpo ferire, Allen si unisce a Van e a Hitomi nella loro fuga. Il nuovo gruppo prende ad attraversare Gaea alla ricerca di alleati contro Zaibach e delle motivazioni che hanno causato questo conflitto che va via via allargandosi.Arrivano infine a Freid, un regno dove la religione gioca un ruolo fondamentale, governato dal principe Cleido, che dopo la morte della madre ha dovuto passare di ruolo seppure ancora bambino. Nonostante la resistenza, anche Freid si arrende a Zaibach e Hitomi & co. devono nuovamente riprendere la fuga.Il loro peregrinare li porterà a scoprire la causa delle loro continue fughe e delle disgrazie che sembrano colpirli e a scoprire cosa muove Zaibach nella sua conquista, oltre che sconcertanti rivelazioni sul passato di Gaea e dei vari personaggi.

Ho parlato più del solito (Eggià! Te possino…ndRyo che batte la sua recensione al computer) della storia per far entrare un po’ nell’atmosfera che legge questa recensione, e nonostante tutto, ci sarebbe molto altro da dire. Oltre che intorno al conflitto con Zaibach, la storia ruota molto sulle magagne sentimentali di Hitomi e degli altri personaggi (si vede che WDIM non è fidanzato…ndRyo).Vision of Escaflowne è stata trasmessa dal 4/2/96 al 9/24/96, quasi contemporaneamente ad Evangelion (vedere due serie così nello stesso periodo deve essere il massimo)(mi ricordano i bei vecchi tempi, quando facevano Ken il guerriero e subito dopo Maison Ikkoku, sigh!ndRyo).La storia originale è di Shoji Kawamori. L’idea gli viene prima ancora di iniziare a lavorare a Macross Plus. Kawamori fu poi contattato dalla Bandai, finiti i progetti sui vari Macross, che gli diede il via libera per Escaflowne.

Il character design dei personaggi è di Nobuteru Yuki (Nobuteru “prezzemolo” Yuki? Ma questo qui sta dappertutto?ndRyo) e si notano i classici nasi che non finiscono più. Nonostante sia un design particolare, ci si fa presto l’abitudine (a me piace.ndGoku)(anche a me, che hai capito?).La regia e la supervisione sono sempre di Kawamori, mentre le musiche sono affidate a Yoko Kanno (Bokutama, Macross Plus)(la adoro)(anche io e Char facciamo parte del club “Facciamo Yoko Kanno presidente della Repubblica, o al massimo facciamo fuori i Ragazzi italiani”.ndRyo) e Hajime Mizoguchi, ed eseguita dall’orchestra filarmonica di Varsavia (ma non era quella di Roma?ndRyo)(anche, dipende dal CD). Bisogna dire che le musiche sono molto particolari. Spaziano da sonorità classiche a canti gregoriani veri e propri. Se ascoltate astrattamente possono sembrare strane, ma all’interno dell’opera producono un forte impatto e creano un’atmosfera unica. Sentire brani come “Escaflowne” mentre viene attivato l’Escaflowne, o “Dance of Curse” durante il 1° combattimento, ammetto che mi ha fatto una grande impressione.

Tecnicamente, la serie è all’avanguardia. Ad una animazione molto buona, si unisce un’abbondante uso di computer graphics, come già in Macross Plus e Macross 7. In Esca la grafica computerizzata viene utilizzata con un discreto giudizio. Al di là di alcunni effetti non troppo piacevoli per l’occhio, in genere la c.g. valorizza l’opera. Belli gli effetti di mimetizzazione termottica alla “Ghost in the shell” dei Guymelefs di Zaibach.Dopo aver visto Evangelion, non pensavo di poter rimanere così impressionato dalla realizzazione di un’altra serie. Invece la mia opinione, dopo aver visto i primi 2 episodi della serie, è stata: “impressionante”. Verso il 26° episodio ormai non fai quasi più caso ai Guymelefs e alle cittadelle che scompaiono, nè ai vari giochetti in c.g., anche se l’impressione di fondo non cambia. Kawamori sta lavorando al film di Esca. Dovrebbe uscire tra un anno e il rapporto tra film e serie dovrebbe essere lo stesso che corre tra il film di Macross e la serie (ossia un megacollage degli episodi più parti inedite.ndRyo)

In definitiva Vision of Escaflowne, se pur con qualche calo narrativo, soprattutto nella parte finale della storia, è un’ottima serie (sicuramente una delle migliori degli ultimi tempi)(segnatevi queste parole, perchè WDIM non le dice spesso…ndRyo) sia per realizzazione, sia musicalmente. Se avete la possibilità, vedetevelo. Se non ce l’avete ascoltatevi qualche BGM (BackGroundMusic.ndRyo). Se non potete fare neppure quello, ritorniamo all’inizio: immaginatevelo.

Come ultima osservazione, da notare il fatto all’introduzione di ogni episodio viene mostrata una carta dei tarocchi, che dovrebbe rappresentare la puntata. La carta del primo episodio è la “Torre” (la carta più sfigata che esista), quella del secondo è il “Fusco” (se conoscete i Tarocchi, ma non avete presente questa carta, non vi preoccupate, è più che normale) e rappresenta il coraggio. Se mai vi capitasse di pescarli in sequenza, fate gli scongiuri (toccatevi le corna come fa il Muflone…) o ancora meglio, se vi capitasse di possedere un mazzo con una carta come il “Fusco”, bruciatelo in nome della Divinità dei manga (grazie dell’offerta.ndGoku). Mi accingo a salutare tutti i lettori di Tiphares e … (ed ecco, una luce proveniente dal cielo investe WDIM e lo trasporta lentamente in alto… in alto… in alto…ndRyo)(Ouch!ndWDIM che ha centrato il soffitto).

 

WDIM

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