Ehi, amanti dell’orrore e del fantastico, preparatevi a un viaggio nel terrore più puro. Immaginate di trovarvi in una palude oscura, il terreno fradicio sotto i vostri piedi, l’aria carica di umidità e… qualcosa di decisamente innaturale davanti a voi.
«Si trattava di Giraldy, però era a malapena riconoscibile: supino, sul terreno fangoso, appariva tinto di blu, avvolto dalla testa ai piedi in una spessa melma viscosa. Opaco, sotto un reticolo di filamenti bianchi, quel bozzolo glutinoso mi ha fatto venire in mente le uova di rana, con il loro rivestimento gelatinoso, o forse la preda di un ragno, avviluppata per essere poi consumata con comodo…»
Se questo assaggio vi ha già fatto venire i brividi, allora siete nel posto giusto, perché Lee Murray sa bene come far scattare la paura più primordiale. Questa pluripremiata autrice neozelandese, vincitrice del Bram Stoker Award nel 2020, ci guida attraverso racconti in cui l’orrore prende forma nelle maniere più inaspettate. Dai miti oscuri della sua terra natale fino a incubi ispirati a eventi storici reali, dalle profondità del folklore fino agli scenari distopici di un futuro inquietante, ogni storia è un viaggio negli abissi della paura.
Le sue pagine ci scaraventano in mondi popolati da creature colossali e spietate, legioni di non-morti affamati e mutazioni raccapriccianti che deformano il corpo e l’anima. Un horror che non si limita a spaventare, ma che spalanca le porte di un terrore viscerale, quello che ci spinge a guardare nell’oscurità anche quando sappiamo che non dovremmo. Perché i mostri, che ci crediate o no, esistono davvero.
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