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Geraldine Fernandez: la falsa animatrice di Hayao Miyazaki

Geraldine Fernandez è una giovane illustratrice colombiana che ha fatto scalpore sui media per aver dichiarato di aver lavorato al film “Il ragazzo e l’airone”, l’ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki, il celebre regista giapponese fondatore dello Studio Ghibli. Tuttavia, la sua storia si è rivelata una bugia, che ha danneggiato la sua reputazione e quella di tutti gli animatori latini che aspirano a collaborare con il maestro dell’animazione.

Come è nata la bugia?

La bugia di Geraldine Fernandez è nata nel 2023, quando ha iniziato a raccontare in privato e in pubblico di aver fatto parte del team creativo di “Il ragazzo e l’airone”, il film che racconta la storia di un bambino che stringe un’amicizia speciale con un airone bianco. Geraldine ha affermato di aver disegnato 25.000 fotogrammi, corrispondenti a circa 30 minuti della durata totale del film, e di aver lavorato a distanza dalla Colombia, ricevendo anche una lettera di ringraziamento e un regalo dallo Studio Ghibli.

La sua bugia è diventata virale quando il film ha vinto il Golden Globe come miglior film d’animazione, il 7 gennaio 2024. Geraldine è stata intervistata da diversi media colombiani e internazionali, che hanno ripreso le sue dichiarazioni senza verificarne la veridicità. La sua città natale, Barranquilla, l’ha celebrata come un orgoglio nazionale e la sua azienda, Tecnoglass, le ha dedicato un video promozionale.

Come è stata smascherata?

La bugia di Geraldine Fernandez è stata smascherata da alcuni illustratori che hanno notato le incongruenze nella sua testimonianza. Innanzitutto, il suo nome non compare nei crediti del film, né su siti specializzati come IMDB o Anime Staff Database. Inoltre, il numero di fotogrammi che dice di aver disegnato è eccessivo e improbabile, considerando che lo Studio Ghibli è noto per la sua qualità e perfezione nel dettaglio. Infine, il fatto di aver lavorato a distanza è in contrasto con il metodo di lavoro di Hayao Miyazaki, che preferisce il contatto diretto con i suoi collaboratori.

Tra i più critici nei confronti di Geraldine c’è stata la messicana Julieta Colás, che ha lavorato davvero con lo Studio Ghibli come animatrice di “La principessa Mononoke” e “La città incantata”. Julieta ha chiesto a Geraldine di rettificare la sua versione, sostenendo che con la sua bugia stava danneggiando tutti gli animatori latini che sognano di lavorare con Miyazaki. Ha anche commentato il post di Geraldine con queste parole: “Questa signora afferma di aver lavorato a Il ragazzo e l’airone. Dice di aver disegnato personalmente 25.000 fotogrammi del film da sola in Colombia e che Miyazaki conosceva il suo nome. Questo è un insulto a tutti gli animatori che hanno lavorato duramente per anni per raggiungere il livello di qualità richiesto dallo Studio Ghibli”.

Come ha reagito Geraldine?

Di fronte alla polemica scatenata dalle sue bugie, Geraldine Fernandez ha pubblicato un comunicato il 18 gennaio 2024, in cui ha ammesso di non aver mai lavorato con Hayao Miyazaki o lo Studio Ghibli. Ha anche incolpato i media per la mancanza di rigore nel non verificare la sua storia e ha chiesto scusa per il danno causato. Nel comunicato ha scritto: “La situazione si è sfuggita di mano e mi sono lasciata trasportare dalla mia passione per l’animazione e dal mio desiderio di realizzare i miei sogni. Non ho mai avuto l’intenzione di ingannare nessuno o di approfittare della situazione. Sono profondamente pentita e vergognata di quello che ho fatto e chiedo umilmente perdono a tutti coloro che ho deluso”.

Quali sono le conseguenze?

La bugia di Geraldine Fernandez ha avuto delle conseguenze negative per la sua immagine e per la sua carriera. La sua azienda, Tecnoglass, ha deciso di licenziarla e di ritirare il video promozionale che le aveva dedicato. I media che l’avevano intervistata hanno rettificato le loro notizie e hanno espresso il loro rammarico per non aver controllato le fonti. Il pubblico che l’aveva ammirata ha espresso la sua delusione e la sua indignazione per il suo comportamento. Infine, lo Studio Ghibli non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda, ma ha fatto sapere tramite un portavoce che non conosce Geraldine Fernandez e che non ha mai collaborato con lei.

Cosa possiamo imparare da questa storia?

La storia di Geraldine Fernandez ci insegna che la bugia ha le gambe corte e che non si può costruire una carriera sulle falsità. Ci insegna anche che bisogna essere onesti e rispettosi nei confronti del lavoro altrui e che non si può appropriarsi dei meriti che non ci spettano. Ci insegna infine che bisogna essere umili e riconoscere i propri errori, chiedendo scusa quando si fa del male a qualcuno. Solo così si può sperare di recuperare la fiducia e la stima delle persone che ci circondano.

maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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