L’evento del 6 ottobre 2009 è un fattore che ha scosso il mondo intero, lasciando le persone senza sensi per un breve periodo di tempo. Durante questi due minuti e 17 secondi di blackout, ogni individuo ha avuto una visione del proprio futuro, uno sguardo nel mondo che li aspettava esattamente sei mesi dopo. Si tratta di un fenomeno straordinario che si è manifestato il 29 o il 30 aprile 2010, a seconda del fuso orario.
Nella vivace Los Angeles, l’agente federale Mark Benford si è trovato coinvolto in questa esperienza incredibile. Nel suo flashforward, ha visto se stesso indagare e cercare di comprendere le cause e il significato di questa visione collettiva. Senza perdere tempo, Mark ha iniziato a utilizzare i dati raccolti e a tracciare una mappa delle informazioni su una grande lavagna, creando così un mosaico di foto, nomi e possibili piste. I suoi ricordi e il suo impegno nel presente sono diventati la base di un’indagine che potrebbe rivelare la verità dietro a questo fenomeno apparso all’improvviso. Ma Mark non è l’unico ad affrontare le conseguenze del suo flashforward. I suoi amici, colleghi e persino i membri della sua famiglia sono tutti coinvolti in questa esperienza sconvolgente. Si trovano ad affrontare la domanda se il loro futuro premonitore si avvererà o se potranno fare qualcosa per cambiarlo.
FlashForward è una serie televisiva di fascino e suspense, trasmessa da ABC. Negli Stati Uniti è stata lanciata il 24 settembre 2009, mentre in Italia è stata trasmessa su Fox dal 5 ottobre 2009 e successivamente su Italia 1 a partire da settembre 2010. La serie è stata trasmessa anche in lingua italiana sul canale televisivo svizzero RSI LA2 dal 18 luglio 2010. La serie si basa sul romanzo “Avanti nel tempo” di Robert J. Sawyer, che, sebbene abbia dinamiche e personaggi leggermente diversi rispetto alla trasposizione televisiva, mantiene l’idea principale: il libero arbitrio e la possibilità per ogni individuo di cambiare il proprio destino, in un mondo in cui tutti conoscono il proprio futuro.
Inizialmente, la ABC aveva ordinato una stagione completa di 25 episodi, che poi sono stati ridotti a 22. Tuttavia, nonostante i creatori David S. Goyer e Marc Guggenheim progettassero una durata della serie di tre a sette anni a seconda del successo ottenuto, la ABC ha ufficialmente annunciato la cancellazione dopo una sola stagione il 18 maggio 2010. Di conseguenza, la serie non ha avuto un vero e proprio finale, lasciando gli spettatori in sospeso con una serie di cliffhanger che avrebbero dovuto aprire la strada alla seconda stagione.
La serie televisiva FlashForward può essere considerata un insuccesso a causa dei continui cali di ascolto e del numero ridotto di telespettatori nel finale. Non ha ottenuto il rinnovo per una seconda stagione, molto probabilmente a causa delle sue carenze generali. Le promesse fatte nel primo episodio hanno servito solo a superare la soglia di episodi richiesta in caso di insuccesso e ad avere una stagione completa. Tuttavia, già dagli episodi successivi sono emersi numerosi problemi, tra cui una scrittura scadente, una direzione poco convincente e scelte di casting discutibili. Ad esempio, l’interpretazione dell’attore Joseph Fiennes, nel ruolo del protagonista, non è stata in grado di esprimere appieno le emozioni del personaggio.
La trama della serie si sviluppa in due direzioni: da un lato, c’è l’aspetto investigativo, con il protagonista Benford che cerca di scoprire l’organizzazione responsabile del blackout basandosi sulle informazioni che ha ottenuto nel suo flashforward, senza però sapere quale sarà l’esito finale della sua ricerca. Questo aspetto della trama ha ottenuto poco coinvolgimento da parte degli spettatori, in parte perché ogni episodio presentava un nuovo antagonista, rendendo difficile capire chi fosse veramente dietro a tutto, se fosse il fisico Simon Campos, il presunto “cattivo” Flosso, il visionario Dyson Frost o l’insospettabile Hellinger. Inoltre, molte delle soluzioni proposte erano così inverosimili e inserite in modo forzato che risultavano fuori luogo anche in una serie di fantascienza.
Dall’altro lato, c’erano le evoluzioni dei personaggi confrontati con la propria visione del futuro. Anche in questo caso, la scrittura lasciava molto a desiderare e i personaggi agivano in modo passivo e talvolta illogico rispetto agli eventi. Ad esempio, il detective Benford ricomincia a bere nel suo futuro, il che porta alla separazione dalla moglie. Tuttavia, la loro separazione avviene solo perché entrambi hanno visto il loro futuro separati, come se fosse inevitabile: questo è solo uno degli esempi delle incongruenze presenti nella serie. La costruzione dei personaggi non ha contribuito alla qualità complessiva, né i numerosi flashback che avrebbero dovuto chiarire e giustificare le loro azioni.
L’episodio finale, “Future Shock”, ha confermato l’indifferenza nei confronti della serie, con le visioni del nuovo blackout che non sono state sviluppate ulteriormente e non hanno suscitato alcun interesse. Si potrebbe dire che il futuro non è sempre scritto e nel caso di FlashForward, purtroppo, ha vissuto un destino poco favorevole.
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