In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, l’umidità atmosferica potrebbe diventare una fonte inaspettata di energia. La Tsinghua University sta conducendo una ricerca rivoluzionaria che potrebbe cambiare il nostro modo di produrre energia elettrica, sfruttando l’umidità dell’aria.
I Poliossometallati (POM), dei nanomateriali unici, sono al centro di questa scoperta. Questi materiali possono auto-assemblarsi formando strutture microporose che raccolgono l’umidità atmosferica. Inoltre, sono ecocompatibili e stabili alla luce, al calore e in ambienti chimici.
Il team di ricerca ha sviluppato un sistema dimostrativo che utilizza i nanocluster POM per assorbire l’umidità atmosferica e generare energia continua. Questo sistema produce una tensione di 0,68 V ed è stabile in ambienti con un’umidità atmosferica compresa tra il 10% e il 90%.
Le applicazioni di un generatore POM sono molteplici. Può essere utilizzato per alimentare sensori che monitorano i processi respiratori umani o dispositivi che rilevano e registrano condizioni meteorologiche. Può anche essere integrato negli elettrodomestici per ridurre il consumo energetico.
Il team di ricerca sta lavorando per migliorare l’efficienza della generazione di energia dall’umidità atmosferica ottimizzando i materiali. “Vogliamo promuovere l’uso efficiente dei generatori a umidità per promuovere lo sviluppo sostenibile dell’energia”, afferma il Prof. Weilin Chen, primo autore della ricerca.
In un’epoca in cui la sostenibilità è al centro dell’attenzione globale, scoperte come queste ci mostrano che le soluzioni possono trovarsi nei luoghi più inaspettati.
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