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Daikaijū Kūchūsen – Gamera Tai Gyaosu (Gamera contro Gaos) movie

Riprendo volentieri un argomento che mi sta da sempre a cuore, il genere di fantascienza e fantasy riguardante i mostri giganti comunemente chiamati Kaiju che io amorevolmente chiamo “Pachidermoni” o semplicemente “Pachi”. Da bravo appassionato del genere, oltre ovviamente ai film di Godzilla, mi piacciono in generale tutti i film e telefilm sui mostri giganti, come anche Jurassic Park, spectraman, Megaloman, Pacific Rim e Izemborg ecc.; tra tutti i mostri che il cinema ha generato, ovviamente Godzilla mi è sempre stato tra i miei pensieri, il primo “Pachi” non si scorda mai”, però c’è un altro mostro di natali nipponici, quasi contemporaneo al mio lucertolone preferito, e si tratta di Gamera.

Gamera, è un mostro gigante però invece di essere un lucertolone, esso è un enorme tartaruga, che con le sue zampe può anche camminare in posizione bipede eretta, ed ha la capacita di volare, eruttando getti di fuoco; a differenza del cugino della Toho, Gamera è nato già da subito come mostro eroe dei bambini, infatti in quasi tutti i film vi è uno o più bambini, che quasi come se sentisse le loro richieste di aiuto, Gamera accorre in loro aiuto, come una specie di legame empatico., e alla fine di ogni film viene sottinteso un messaggio sulla coscienza ambientale.

Il primo film di cui vogliamo parlare di Gamera, è anche tra i miei preferiti ed è “Daikaijū Kūchūsen – Gamera Tai Gyaosu”, letteralmente traddo come “Battaglia a mezz’aria di mostri giganti – Gamera vs. Gyaos”, però qui in Italia è stato tradotto semplicemente “Gamera contro Gaos” o “Gamera contro il mostro Gaos”, film del 1967 diretto da Noriaki Yuasa prodotto dalla Daiaei Motion Picture Company.

Trama

Giappone, durante i lavori di realizzazione di un’autostrada nei pressi del Monte Fuji, durante alcuni smottamenti tellurici, una notte si risveglia dalle profondità del Fuji, un enorme creatura gigantesca rassomigliante ad un pipistrello incrociato con un dinosauro, subito dopo essersi liberata dalla sua prigione di roccia, la creatura si dirige volando su Tokyo devastante e distruggendo tutto quello che incontra davanti a se e divorando ogni persona che incontra, le Forze di Autodifesa a nulla possono contro il mostro, anche perchè esso è in grado di emettere un raggio sonico, capace di tagliare ogni cosa come un coltello caldo farebbe con un panetto di burro; dopo aver causato una grande devastazione, il mostro se ne va rintanandosi nelle profondità della terra. Al mostro viene dato il nome di Gaos, e una commissione speciale è stata incaricata per studiare delle contromosse conto Gaos e il suo raggio sonico, tra quello che vengono a scoprire e che vista la natura predatoria di Gaos e del fatto che era nascossto negli abissi sotterranei, egli possa essere un cacciatore notturno e così le forze di autodifesa cercano di coordinare un attacco in forze durante la notte, solo che vista la potenza di Gaos, forse le armi convenzionali non sono sufficenti a fermare il mostro, però un bambino, l’unico superstite della prima apparizione di Gaos, suggerisce alla commissione speciale di creare un enorme pira infuocata, così da poter chiamare in aiuto Gamera, il mostro idolo dei bambini a sconfiggere Gaos.

Viene così organizzato il piano, l’enorme rogo viene allestito, e le forze armate giapponesi sono nei pressi in attesa di Gaos per sferrare il loro attacco, scende la notte e quasi in contemporanea, Gaos in cerca di cibo e Gamera attirato dal fuoco, i due colossi si affrontano faccia a faccia, dopo un violentissimo scontro, Gamera viene ferito gravemente dal raggio sonico di Gaos e messo e fugge per curarsi le ferite, ma anche Gaos sembra provato dallo scontro e si ritira anche lui senza fare altri danni; nonostante il fallimento del piano, gli abitanti del Giappone sono scampati momentaneamente al pericolo.

Non passa molto tempo che Gaos si fa rivedere per portare morte e devastazione sul territorio giapponese, ma mentre che sembra che tutto sia finito, sopraggiunge Gamera che cerca una rivalsa contro Gaos, la lotto è furibonda, ma questa volta Gamera non cede e i due mostri combattono senza esclusione di colpi, però ad un certo punto Gaos sembra in preda al panico e Gamera ne approfitta per afferrarlo con le sue fauci una delle sue estremità inferiori prima che Gaos possa volare via, la furia di Gaos e tale, tanto che si auto amputa parte delle zampe per sfuggire alla presa dell’odiata tartaruga, così questa volta è Gaos a scappare con la coda tra le gambe.

Mentre sia i militari che gli scienziati cercano una specie di motivazione per il comportamento avuto da Gaos nell’ultimo scontro con Gamera, vengono rinvenute le estremità amputate di Gaos, però appena gli scienziati e i militari della “Task Force” anti Gaos accorrono sul luogo del ritrovamento, hanno una bizzarra sorpresa, l’arto di Gaos è molto più piccolo di quello dovrebbe essere, non solo in base ai calcoli sulla grandezza del mostro, ma anche da parte dei testimoni del ritrovamento, che prima di chiamare le autorità, hanno dichiarato che esso precedentemente era molto più grande, infatti dopo aver analizzato il reperto, essi fanno una scoperta straordinaria, Gaos non refugge la luce del sole perchè è un predatore notturno, ma l’azione dei raggi solari stessi sono dannosi per la pelle e l’organismo di Gaos, in più con il fatto che si nutre di persone e animali vivi per poterne bere il sangue, ne fa a tutti gli effetti un mostro-vampiro. Dopo queste scoperte, la task force procede con un nuovo piano, vengono realizzati enormi quantità di sangue sintetico per attirare Gaos, per poterlo così tenere impegnato finchè i raggi del sole non sopraggiungano e con essa la fine del mostro, per la trappola viene utilizzata la base di un ristorante turistico, le cui fondamenta grazie a potenti motori esso è in grado di poter girare su se stessa, riuscendo così a tenere il tempo sufficiente Gaos a terra prima che spunti l’alba. Scende la notte e il piano prende forma, Gaos esce dal suo nascondiglio completamente rigenerato e si dirige verso al trappola attirato dall’odore del sangue, mentre banchetta il ristorante inizia a girare, ma Gaos dopo un po’ se ne accorge e cerca di fuggire, nel mentre ritorna anche Gamera che in cerca di vendetta affronta un ultima volta il gigantesco vampiro-mostro, lo scontro è senza esclusione di colpi con effetti devastanti, solo che questa volta Gamera non demorde e così lo scontro si protrae dopo il sorgere del sole i cui raggi sono dannosi per Gaos, così Gamera ha la meglio e come colpo di grazia scaraventa il corpo morente all’interno di un vulcano attivo, così che Gaos venga distrutto definitivamente.

Un film pieno di azione e di scontri spettacolari e sotto certi aspetti anche divertente, basta pensare alla scena dell’auto di alcuni fuggitivi che viene tagliata in due dal raggio sonico di Gaos e gli occupanti riescono a salvarsi scappando via con una delle due metà dell’auto sfidando ogni logica, alla fine si vede subito che esso era rivolto più ad un pubblico di spettatori molto giovane, ed anche la trama alla fine anche messa a confronto con altri film del genere non discosta molto, però alla fine in un film di mostri che cosa ci si può o si deve aspettare? Un bello scontro tra mostri enormi o robot giganti, altre cose come il perchè o il per come o il senso dell’universo, lo si lascia ad altre p tipologie di film, io da persona semplice mi diverto a vedere scontri da orbi, dove questi titani si scontrano tra loro e se nel mezzo della furia della battaglia cade qualche palazzo, pazienza è sempre spettacolare anche quello.

tsunade

tsunade

adoro gli anime e manga fin da quando ero bambina, con gli anni ho ampliato le mie passioni come il cosplay, i comics, i film horror e la letteratura noir e horror e i videogiochi.
sono curiosa a 360 gradi e do il massimo in quello che mi appassiona

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