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Ushas. La dea dell’Aurora

Ushas è una delle divinità più antiche e importanti della religione vedica, il sistema di credenze e pratiche che si è sviluppato in India tra il 1500 e il 500 a.C. e che ha dato origine all’induismo. Il nome Ushas deriva dalla radice sanscrita ush, che significa “bruciare” o “splendere”. Ushas è la personificazione dell’aurora, il momento in cui il sole sorge e illumina il mondo dopo la notte. Ushas è associata alla luce, alla vita, alla gioia, alla bellezza, alla fertilità e alla conoscenza. È considerata una dea benevola e generosa, che porta doni e benedizioni agli esseri umani, specialmente ai poeti e ai guerrieri. Ushas è anche una dea seducente e affascinante, che attrae gli dei e gli uomini con il suo splendore e il suo fascino. Ushas è spesso descritta come una giovane donna dai capelli dorati, vestita di rosa o di rosso, che guida un carro trainato da sette o dieci mucche bianche o cavalli alati. Ushas è figlia di Dyaus, il dio del cielo, e sorella gemella di Agni, il dio del fuoco. Ushas è anche la madre di Indra, il dio della guerra e del temporale, e di Surya, il dio del sole. Ushas è una dea molto presente nei Veda, il corpus letterario sacro dell’India, dove è celebrata in numerosi inni. Nei Veda, Ushas è invocata per svegliare gli dei e gli uomini, per stimolare l’attività e il sacrificio, per proteggere dal male e dalla morte, per favorire la prosperità e la felicità, per concedere la saggezza e l’ispirazione. Ushas è anche lodata per la sua bellezza e la sua grazia, per il suo amore e la sua tenerezza, per la sua forza e il suo coraggio. Ushas è una dea che simboleggia il ciclo della vita e il rinnovamento, il passaggio dal buio alla luce, dal caos all’ordine, dall’ignoranza alla verità.

Ushas è una dea che ha influenzato la cultura e la spiritualità indiana, ma anche di altre civiltà. Ushas è infatti una delle manifestazioni della dea universale dell’aurora, che si ritrova in diverse tradizioni mitologiche, come quella greca (Eos), romana (Aurora), iraniana (Ushah), baltica (Aušra), slava (Zorya) e germanica (Eostre). Ushas è anche una dea che ha ispirato la poesia e l’arte, sia antica che moderna. Ushas è stata cantata da poeti come Kalidasa, Rabindranath Tagore, Sri Aurobindo e Rainer Maria Rilke. Ushas è stata rappresentata da artisti come Raja Ravi Varma, Abanindranath Tagore, Nandalal Bose e Jamini Roy. Ushas è anche una dea che ha stimolato la filosofia e il pensiero, sia religioso che laico. Ushas è stata interpretata da pensatori come Max Müller, Mircea Eliade, Alain Daniélou e David Frawley. Ushas è una dea che esprime il senso del risveglio, della luce, della coscienza, della trasformazione, della creatività, della bellezza e dell’amore. Ushas è una dea che merita di essere conosciuta e apprezzata, perché è una dea che ci parla di noi stessi e del nostro rapporto con il mondo.

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