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Alla Scoperta di Santa Maria di Galeria e delle Rovine di Galeria Antica

Questa volta ci occupiamo di un luogo che non si trova propriamente a Roma, ma di cui, date la vicinanza geografica alla Capitale e il fascino che possiede, vale sicuramente la pena occuparsi. Ci si arriva seguendo la Via Cassia e poi le indicazioni per Santa Maria di Galeria, un grazioso paesino medioevale. Questa graziosa località medievale, situata nell’Agro romano, è facilmente raggiungibile percorrendo la Via Cassia e seguendo le indicazioni per il paesino. Qui, a pochi passi dal centro abitato, si cela un segreto affascinante: le rovine dell’antica città di Galeria Antica. Questo monumento naturale, istituito nel 1999 e gestito da RomaNatura, occupa un’area di 40 ettari e rappresenta un angolo nascosto della storia etrusca e medievale, degno di un’avventura.

La storia di Galeria Antica è un viaggio attraverso i secoli. Fondata in epoca etrusca, la città ha raggiunto il suo massimo splendore durante il Medioevo, per poi subire un inesorabile declino a partire dal XVII secolo. Gli etruschi la chiamarono “Careia”, un avamposto strategico tra le città di Veio e Cerveteri, e la sua eredità architettonica è ancora visibile nei resti che si possono esplorare oggi. Con la conquista romana, Galeria subì una serie di trasformazioni, ma fu durante il periodo medievale che la città tornò a rifiorire, grazie all’iniziativa del Papa Adriano I, che ne fondò una Domusculta. Tuttavia, le incursioni saracene e le epidemie, come quella di malaria nel XVIII secolo, segnarono il suo destino, portando gli abitanti a rifugiarsi nel vicino casale di Celsano e a lasciare il borgo in uno stato di degrado.

Oggi, le rovine di Galeria Antica si ergono su uno sperone tufaceo, circondate da una vegetazione lussureggiante. Mentre si percorre il sentiero che conduce al borgo, si è accolti da un ecosistema unico, descritto dall’archeologo Thomas Ashby come “pittoresco e isolato”. Le vestigia della città offrono uno spettacolo evocativo: si possono ancora vedere i resti delle abitazioni, un castello in rovina e diverse chiese, tra cui la chiesa di San Nicola, che fungette da cimitero durante le epidemie. La mancanza di un percorso di visita ufficiale rende l’esplorazione di queste rovine un’esperienza avventurosa, ma la vegetazione folta nasconde strutture storiche pronte a rivelare storie dimenticate.

Arrivando nei pressi del borgo, la prima impressione è di trovarsi di fronte a un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Tuttavia, è impossibile ignorare il degrado che circonda questa meraviglia storica. Lasciando la macchina in un piccolo spiazzo, l’accesso al borgo avviene tramite un sentiero di pietre, avvolto da una vegetazione che può apparire minacciosa, soprattutto al calar del sole. La radura che si presenta alla fine del sentiero, purtroppo, rivela la presenza di rifiuti di ogni genere, un triste richiamo all’incuria e alla necessità di preservare questo patrimonio.

Procedendo verso il cuore del borgo, il disagio aumenta. I resti di materiali non identificati sul terreno e il latrato dei cani in lontananza creano un’atmosfera inquietante. Le rovine, pur comunicando un certo fascino, sono segnate dal degrado e da scritte vandaliche che imbrattano le storiche mura. Il borgo non si estende molto, ma ogni angolo racconta storie di un passato florido, ora avvolto nel mistero.

Un aspetto inquietante di questa visita è la sensazione di essere osservati, una percezione che ha trovato conferma nei racconti di altri visitatori. L’atmosfera si fa ancor più densa quando, avvicinandosi all’ingresso di una delle gallerie sotterranee, si notano simboli di attività inquietanti. Questa scoperta ha spinto il gruppo a lasciare il luogo in fretta, soprattutto con l’oscurità che incombeva.

Tuttavia, nonostante l’atmosfera inquietante e il degrado, Santa Maria di Galeria e le rovine di Galeria Antica rimangono un luogo da visitare, ma con le giuste precauzioni. È consigliabile organizzare una visita di giorno, anche per evitare di imbattersi in buche e insidie del terreno. Dal punto di vista legale, il sito è aperto a tutti, e potrebbe rappresentare un’ottima occasione per un picnic, sempre nel rispetto dell’ambiente circostante.

Santa Maria di Galeria e Galeria Antica rappresentano un ponte tra il passato e il presente, un’opportunità per immergersi nella storia e nei misteri che avvolgono questo luogo affascinante. Nonostante le sfide legate alla conservazione e alla sporcizia, la bellezza intrinseca di queste rovine e l’atmosfera che si respira possono trasformare una semplice visita in un’avventura indimenticabile, in grado di stimolare l’immaginazione e la curiosità di chiunque ami esplorare il patrimonio storico italiano.

Foto di copertina di Livioandronico2013 – Opera propria, CC BY-SA 3.0

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