“Into the Woods” è un film diretto da Rob Marshall, tratto dall’omonimo musical di Stephen Sondheim, che a sua volta si ispira a celebri fiabe tradizionali come “Cenerentola”, “Cappuccetto Rosso”, “Raperonzolo” e “Jack e il fagiolo magico”, tutte parte del repertorio dei Fratelli Grimm. Ambientato in un mondo fiabesco, il film intreccia le trame di alcune di queste storie immortali, ampliandole per esplorare le conseguenze dei desideri e delle missioni dei suoi protagonisti.
Al centro della narrazione si trova un panettiere e sua moglie, che scoprono di non poter avere figli a causa di una maledizione lanciata da una strega. Per spezzare l’incantesimo, i due decidono di intraprendere un viaggio nel misterioso bosco, dove dovranno recuperare oggetti magici provenienti da diverse fiabe: la mucca di “Jack e la pianta di fagioli”, il mantello di “Cappuccetto Rosso”, i capelli di “Raperonzolo” e la scarpetta di “Cenerentola”. Questo viaggio li porterà a incontrare creature straordinarie e altre figure iconiche del mondo delle fiabe, dando vita a un racconto che, pur affondando le radici nella fantasia, si trasforma in una riflessione più profonda sulle scelte, le responsabilità e le eredità che lasciamo.
Inizialmente, il film appare come una vivace e irriverente fantasia musicale, ma man mano che la trama si sviluppa, emergono temi più seri. Il viaggio del panettiere e di sua moglie diventa una metafora sulle difficoltà che derivano dai desideri e su come questi possano avere ripercussioni sulle generazioni future. Il film esplora la moralità e le sfide che i personaggi devono affrontare, con un finale che porta lo spettatore a riflettere sul significato di ciò che è veramente importante.
La realizzazione di “Into the Woods” è stata una lunga e travagliata impresa. Negli anni ’90, Columbia Pictures aveva tentato di portare il musical sul grande schermo, coinvolgendo attori del calibro di Robin Williams, Goldie Hawn, Cher, Danny DeVito e Steve Martin. Un progetto ambizioso, con una sceneggiatura scritta da Lowell Ganz e Babaloo Mandel, la regia affidata a Rob Minkoff e la partecipazione di Jim Henson come produttore. Tuttavia, dopo il cambio di leadership nello studio, il progetto venne abbandonato nel 1997.
Fu solo nel gennaio del 2012 che la Walt Disney Pictures annunció l’avvio della produzione della versione cinematografica, con Rob Marshall come regista e John DeLuca come produttore. Le riprese del film iniziarono nell’autunno del 2013 e terminarono nel novembre dello stesso anno. Il set del film fu allestito in alcune location iconiche del Regno Unito, come gli Shepperton Studios, il Castello di Dover, l’Abbazia di Waverley a Farnham, il maniero di Byfleet e il Richmond Park, creando una cornice visiva suggestiva che ben si adattava al tono magico e fiabesco della pellicola.
“Into the Woods” non è solo un film musicale, ma una riflessione sulle scelte e sulle conseguenze delle nostre azioni, un tema universale che risuona con il pubblico di tutte le età. Con una regia solida, una colonna sonora coinvolgente e una sceneggiatura che mescola l’umorismo con momenti di profonda riflessione, il film è riuscito a conquistare una vasta platea di spettatori, confermando il suo posto tra le più affascinanti trasposizioni cinematografiche di un musical di Broadway.
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