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Heidi, compie 50 anni la triste serie della bambina delle alpi di Isao Takahata e Hayao Miyazaki

Cinquant’anni fa, proprio il 06 gennaio 1974, andava in onda in Giappone Heidi, la leggendaria –  e tristissima – seria animata prodotta dallo studio di animazione giapponese Zuiyo Eizo (da cui più tardi nacque la Nippon Animation), diretta da Isao Takahata e disegnata da Hayao Miyazaki. La serie, avvolge lo spettatore in una trama avvincente che affonda le radici nel cuore dell’Europa pur essendo una serie animata nipponicaOgni tratto disegnato con maestria da Miyazaki rende in modo impeccabile il tormento che pervade l’anima di Heidi. I momenti di gioia e di speranza si alternano alle difficoltà e alle sfide. La sua innocenza è macchiata dalle lacrime e le sue risate risuonano con un’eco lontana. Heidi è un percorso in cui l’orrore e la bellezza si fondono in un’unica sinfonia. Le Alpi rappresentano lo scenario in cui si dipana la tragica danza della vita. Le immagini animate prendono vita davanti ai tuoi occhi, mentre le emozioni ti travolgono. Ti ritroverai immerso in un vortice di sentimenti, catturato dal potente abbraccio dell’animazione. Questa serie, il cui impatto è rivoluzionario nel panorama artistico dell’epoca, prepara il terreno per il World Masterpiece Theater. Ancora ignaro del suo futuro successo, il Calpis Comic Theater accoglie questa pietra miliare. I vagiti del World Masterpiece Theater risuonano come un presagio del trionfo che aspetta Heidi nel successivo anno 1975.

Tutto ha inizio nel lontano 1880, quando l’autrice svizzera Johanna Spyri scrive un libro per ragazzi chiamato “Heidi, la ragazza delle Alpi. Le Alpi svizzere sono appunto il fulcro di questa commovente narrazione, in cui Heidi, giovanissima e indifesa, è costretta ad affrontare la crudele realtà della vita. Il suo destino è segnato dalla tristezza, dalle avversità e dal dolore, ma lei non si piega. La sua forza interiore è più potente di qualsiasi tempesta. Emozionante e toccante, la serie animata di Heidi è veramente un capolavoro dell’animazione nipponica. Tratto dal romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri, racconta la commovente storia di Heidi, una bimba orfana di sei anni. Fino ad allora, Heidi aveva vissuto con sua zia Deith, ma ora che la zia ha trovato lavoro a Francoforte, non può più prendersi cura della bambina. Così, Deith decide di portare Heidi dal suo nonno, di cui la piccola non era nemmeno a conoscenza.

Il nonno di Heidi, è tutto fuorché il nonno dolce e affettuoso dell’immaginario infantile. Burbero e sgarbato, è guardato con diffidenza dagli abitanti del paesino vicino. Vive recluso da anni in una baita che si affaccia su un paesaggio idilliaco: montagne mozzafiato coperte di neve, prati fioriti, stambecchi che saltano tra le rocce e marmotte che si nascondono nelle cavità rocciose, pronte ad evitare gli attacchi delle aquile in picchiate. Ad accompagnarlo vi sono diverse pecorelle e il personaggio più buffo della serie, il cane dormiglione Nebbia.

Heidi, nonostante la sua giovane età, sembra tutt’altro che una bambina di sei anni. Pur essendo un po’ ingenua e paurosa, possiede quell’innocenza e quell’amore talmente insiti nel suo DNA da addolcire il cuore del “vecchio orso”. Heidi stringe un’amicizia speciale con il pastorello Peter, con cui condivide l’amore per il paradiso incantato che si presenta davanti ai loro occhi. Insieme, trascorrono interminabili giornate in cima alle montagne. Heidi lega molto anche con la nonna di Peter, donna afflitta da cecità, che le insegna importanti lezioni di vita. Heidi è estasiata dal nuovo mondo che ha scoperto e crede che niente e nessuno potranno mai svegliarla da questo magnifico sogno. Tuttavia, al suo ritorno da Francoforte, la zia Deith distrugge il castello di sabbia che Heidi aveva costruito, costringendo la bambina ad andare con lei nella città tedesca. Questo lascia il nonno, Peter e tutto il meraviglioso paesaggio alpino nello sconforto. Heidi viene affidata alla signora Rottermaier, una donna severa e maniaca del garbo e della cortesia, incaricata di educare la giovane Clara, costretta a causa di una malattia a rimanere su una sedia a rotelle. Le due bambine sviluppano un legame profondo, ma ciò non placa i pensieri di Heidi, sempre nostalgica di tutto ciò che ha lasciato sulle Alpi. Grazie all’aiuto della nonna di Clara, una donna dal cuore d’oro, Heidi riesce a tornare a casa e, per una vacanza estiva, porta con sé anche la piccola Clara. Meravigliandosi dell’atmosfera straordinaria del luogo, Heidi riesce a compiere il miracolo di far camminare Clara.

La serie diventa un successo anche in Italia, dove viene trasmessa per la prima volta nel 1978. E da allora, generazioni di bambini sono cresciuti con il personaggio  Heidi. È stata replicata infinite volte sulle reti italiane.Nel 2022, Dynit annuncia di aver acquisito i diritti di questa serie animata e decide di pubblicarla in streaming su Prime Video. Quindi ora puoi vedere Heidi, la ragazzina delle Alpi, dal comfort del tuo divano!

Heidi, la ragazza delle Alpi, è un’opera d’arte che ha scritto l’eternità nella storia dell’animazione. Attraverso la sua tragica epopea, racconta la storia di una giovane anima che lotta contro il destino avverso. Non potrai fare a meno di rimanere affascinato, mentre le lacrime ti rigano il volto e una melodia malinconica risuona nell’aria. Preparati ad essere travolto da un turbine di emozioni, mentre Heidi, la ragazza delle Alpi, si insinua nel tuo cuore. Lasciati trasportare verso un mondo in cui l’arte e il dramma si fondono in una danza intensa. Sii pronto a lasciarti penetrare da questa trama avvincente che lascerà un segno indelebile nella tua anima.

Redazione

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