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Elisa Bianchinacosplay: la creatività attraverso l’esperienza

Elisa Bianchi ha da sempre avuto la passione per anime manga e mondo fantasy, una parte di lei si è sempre sentita fuori luogo in mezzo alla altre persone, finché non ha conosciuto il mondo del cosplay. Il suo nickname è molto semplice, è il suo cognome ,tra l’altro molto banale in Italia modificato leggermente per renderlo più, come dicono gli otaku “KAWAII” Decise semplicemente di chiamarsi Bianchina. Bianchina negli anni ha preso  parte alla maggior parte degli eventi nel nord Italia e non si è mai persa un Lucca comics.

Proprio Lucca Comics & Games nel 2014 è stato il primo evento a cui ha partecipato:  quella manifestazione le ha aperto un nuovo mondo e decise che anche lei voleva farne attivamente parte e iniziare a a fare cosplay. Fu proprio subito dopo quel Lucca comics che Bianchina cominciò con il suo attuale marito a creare i primi due costumi: Finn e Fionne di Adventure Time. Non sapeva ancora nulla di cucito e di lavorazione del foam ma riuscì a cucire a mano il suo primo zainetto e creare la sua prima spada. Per quanto quel cosplay fosse molto semplice fu molto efficace perché in fiera venivano fermati da grandi e piccini che amavano la serie. Questo fu un grande stimolo per creare nuovi Cosplay e imparare tutte le tecniche necessarie per la loro realizzazione. 

Bianchina, grazie all’aiuto di una sarta che le insegnò le basi della sartoria e ai vari tutorial su internet sulla lavorazione del foam, cominciò a creare tantissimi costumi. Cercava sempre di superare se stessa nel Cosplay successivo e di imparare ogni volta qualche nuova tecnica, quantomeno cercava di essere più precisa e non fare gli stessi errori precedenti arrivando a creare circa una trentina di cospaly. I Personaggi a cui è più legata sono quelli a cui maggiormente ha trovato un legame emotivo: Tauriel dal film “Lo Hobbit”, Ciri cal gioco “the Witcher 3” e Hera Syndulla dalla serie animata “Star Wars rebel”. Per Elisa, la soddisfazione più grande nel cosplay sono i bambini e chi riconosce e ama il personaggio che interpreti. Anche se in fiera vestita da Tauriel è stata scambiate varie volte per “Ribelle”.

Bianchina ama creare i propri vestiti e accessori, cerca sempre nuove sfide, raramente ricorre all’acquisto di qualche vestito per esempio Zentai o kimoni. Ma questo perché lei ama passare pomeriggi a creare e studiare le nuove tecniche. Non c’è nulla di male nell’acquistare un vestito o commissionare un cosplay a un artigiano. Bianchina ha sempre seguito tanti tutorial, seguendo soprattutto Kamui Cosplay e Kinpatsu Cosplay, una vera rivelazione! Non c’è un vero metodo per diventare “bravi” ci vuole tanta pazienza e determinazione, si può solo provare, sbagliare e rifare finché non si arriva al risultato desiderato Detto ciò non c’è nulla di male se il vestito non è perfetto, oppure nel makeup c’è qualcosa che non va. Alla fine ci si veste da personaggi dei cartoni animati, è un hobby e si va in fiera per divertirsi. Almeno questo dovrebbe essere lo spirito di tutti i cosplayer!

Il Cosplay negli anni si è espanso, non si parla più soltanto di creare un costume identico al personaggio. Ci sono tantissime varianti come fan art, genderbend, crossplay e orginal. Bianchina crede che il limite sia la fantasia e l’immaginazione, non ci vede nulla di male nel modificare un personaggio o crearne uno nuovo. Prima di tutto il progetto deve piacere e appassionare noi stessi. Il cosplay in Italia è meraviglioso ma nasconde alcune insidie. Forse il segreto è andare in fiera con amici e cosplayer con cui ci si trova bene, non c’è competizione o invidia ma scambio di idee, consigli e opinioni in modo sano e costruttivo. Un’alta cosa da non sottovalutare è scattare con fotografi che ti rispettano, ti fanno sentire bene a proprio agio e apprezzano il lavoro che c’è dietro al costume portato in fiera. Ci sono veri e propri artigiani e sarti che ne hanno fatto un lavoro e sono davvero bravi, svolgono commissioni e vendono cartamodelli. C’è invece chi ha deciso di utilizzare internet e usare piattaforme diverse dove vender le proprie foto. Bianchina non ci vede nulla di male, anzi ha stima e ammirazione verso chi è riuscito a fare della propria passione un lavoro. Inoltre, I vari canali social hanno aperto il mondo ai cosplayer e hanno permesso di raggiungere persone che altrimenti non capirebbero la nostra passione!

Bianchina oltre al cosplay esprime la propria creatività con progetti per la casa o cucendo e abbellendo vestiti utilizzabili anche tutti i giorni. Passa più tempo nei negozi fai da te piuttosto che a fare shopping! Bianchina pensa che le abilità acquisti negli anni come cosplayer e cosmaker siano sempre utili nella vita quotidiana. Saper cucire di per se è una grande abilità che si sta perdendo. Si ha sempre un punto di vista creativo, e quando c’è da aggiustare qualcosa si diventa più ingegnosi di MacGyver. Inoltre si diventa bravissimi anche a truccarsi e a posare nelle foto. Nella vita professionale invece queste cose spesso non emergono e ci si sente come si si avesse una doppia vita. Fortunatamente Bianchina non ha avuto grandi disavventure nel mondo del Cosplay. Pensa che tutto parta da se sterri. Bisogna essere orgogliosi di chi siamo e che cosa facciamo. se il cosplay ci rende felci e si rispettano gli altri bisogna essere fieri di se stessi e fregarsene di chi critica anche se non sempre è facile. Forse è una frase fatta, ma quelli sbagliati sono le persone che che prendono in giro gli altri, lo spirito del cosplay dovrebbe essere un hobby sano e inclusivo dove ci si supporta e si aiuta a migliorare.

Il consiglio di Elisa per chi vuole affacciarsi a questo coloratissimo mondo è provare e non abbattersi: è normale che i primi tentativi non sempre saranno soddisfacenti. Non c’è nulla di male nell’acquistare un cosplay non si è meno cosplayer di altri se lo si acquista!  Il consiglio di Bianchina è di supportare sempre gli artigiani, quindi ,nelle foto, oltre a taggare i fotografi di taggare anche chi ha creato il vestito o un determinato accessorio. Un altro consiglio è che quando si incontrano personaggi della stessa saga o addirittura lo stesso identico cosplay è quello di avere un atteggiamento positivo.  Insomma per una community più sana dovremmo imparare tutti a supportarci di più e a viverla in modo meno competitivo. La bravura degli altri non determina una nostra sconfitta ma può spronarci a migliorare ogni volta.

Per approfondire il talento straordinario di Elisa Bianchinacosplay vi invitiamo a visitare i suoi profili ufficiali Facebook e Instagram.

 

 

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico.
Per info e contatti gianlucafalletta.com

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