La galassia che ha emesso il segnale è chiamata SDSSJ0826+5630. Secondo le prime informazioni, il segnale sarebbe stato emesso quando l’universo aveva solo 4,9 miliardi di anni.
La scoperta è importante perché dimostra che i radiotelescopi a bassa frequenza possono essere utilizzati per osservare galassie lontane. La radioastronomia è una branca dell’astronomia che studia il cielo utilizzando le onde radio. La luce visibile è una radiazione elettromagnetica, così come le onde radio, i raggi gamma, i raggi X e gli infrarossi.
Perché è importante questa scoperta?
La scoperta di questo segnale radio ha importanti implicazioni per la nostra comprensione dell’universo. Innanzitutto, dimostra che i radiotelescopi a bassa frequenza possono essere utilizzati per osservare galassie lontane. Ciò significa che gli astronomi avranno accesso a una gamma più ampia di oggetti celesti, compresi quelli che si trovano nelle prime fasi dell’evoluzione dell’universo.
Inoltre, la scoperta suggerisce che la galassia SDSSJ0826+5630 potrebbe essere una fonte di onde radio attive, come un quasar o un buco nero supermassiccio. Queste sorgenti sono molto luminose e possono essere utilizzate per studiare l’evoluzione dell’universo e la sua struttura.
Cosa ci riserva il futuro?
Questa scoperta è solo l’inizio di una nuova era per la radioastronomia. Gli astronomi continueranno a utilizzare i radiotelescopi a bassa frequenza per studiare galassie lontane e comprendere meglio l’universo.
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