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Nerd, gamer e cosplayer: sfatiamo alcuni luoghi comuni

Nerd, gamer e otaku sono tre termini che spesso vengono usati in modo intercambiabile o confuso per indicare persone appassionate di cultura pop, videogiochi, cosplay ,fumetti, anime, manga e altri generi di intrattenimento. Tuttavia, questi termini non sono sinonimi e hanno delle sfumature e delle differenze che li caratterizzano. Inoltre, esistono alcuni luoghi comuni e stereotipi che circondano queste categorie di persone, che spesso sono frutto di ignoranza, pregiudizio o superficialità. In questo articolo, cercheremo di chiarire cosa significano questi termini e di sfatare alcuni miti comuni su nerd, gamer e cosplayer.

Cosa significa essere nerd?

Il termine nerd ha origine negli Stati Uniti negli anni ’50 e indica una persona molto intelligente, studiosa e appassionata di argomenti considerati poco interessanti o socialmente accettati, come la scienza, la matematica, l’informatica, la fantascienza, il fantasy, ecc. Il termine ha una connotazione negativa e spregiativa, e viene usato per deridere o emarginare chi si discosta dagli standard sociali o dai gusti della maggioranza. I nerd vengono spesso rappresentati come persone timide, impacciate, occhialute, vestite in modo antiquato o stravagante, e con poche capacità sociali o relazionali.

Tuttavia, con il passare del tempo e con il successo di personalità, opere e prodotti legati alla cultura nerd, il termine ha assunto anche una valenza positiva e orgogliosa, e viene usato per indicare chi ha una grande passione e competenza per i propri interessi, senza vergognarsi di mostrarli o condividerli. I nerd sono persone curiose, creative, originali e dedite allo studio e all’apprendimento. Non si lasciano influenzare dalle mode o dalle opinioni altrui, ma seguono le proprie inclinazioni e aspirazioni. I nerd non sono tutti uguali, ma hanno gusti e personalità diversi, e possono essere interessati a vari ambiti della cultura pop, come i videogiochi, i fumetti, i film, le serie TV, i libri, ecc.

 

Cosa significa essere gamer?

Il termine gamer indica una persona che gioca ai videogiochi, sia per hobby che per professione. Il termine non ha una definizione precisa e univoca, e può includere diverse tipologie di giocatori, a seconda del genere, della piattaforma, della frequenza, dell’abilità, dell’impegno e dell’atteggiamento verso i videogiochi. Alcuni esempi di categorie di gamer sono: casual gamer, hardcore gamer, pro gamer, retro gamer, indie gamer, ecc.

Il termine gamer ha una connotazione neutra o positiva, e viene usato per indicare chi ha una passione o una competenza per i videogiochi, che sono considerati una forma di arte, di intrattenimento, di espressione e di socializzazione. I gamer non sono solo consumatori, ma anche creatori, critici, fan e attivisti di una cultura e di una comunità che si sviluppa e si evolve costantemente. I gamer non sono tutti uguali, ma hanno preferenze e stili di gioco diversi, e possono apprezzare vari aspetti dei videogiochi, come la grafica, la storia, il gameplay, la colonna sonora, ecc.

 

Cosa significa essere cosplayer?

Il termine cosplayer indica una persona che pratica il cosplay, ovvero l’arte di travestirsi e interpretare un personaggio di un’opera di fantasia, come un fumetto, un anime, un manga, un film, una serie TV, un libro, un videogioco, ecc. Il termine ha origine in Giappone negli anni ’80 e deriva dalla contrazione delle parole inglesi costume e play. Il termine ha una connotazione positiva e affettuosa, e viene usato per indicare chi ha una passione o una bravura per il cosplay, che è considerato una forma di omaggio, di divertimento, di creatività e di esibizione. I cosplayer non sono solo imitatori, ma anche artisti, artigiani, modelli e performer di una cultura e di una scena che si esprime e si mostra in vari contesti, come le fiere, i festival, i concorsi, le convention, ecc.

 

I cosplayer non sono tutti uguali, ma hanno motivazioni e obiettivi diversi, e possono realizzare vari tipi di cosplay, come il crossplay, il genderbend, il closet cosplay, il casual cosplay, il group cosplay, ecc. I cosplayer possono scegliere di creare i propri costumi e accessori, di acquistarli o di modificarli, a seconda delle proprie capacità, risorse e aspirazioni. I cosplayer possono anche decidere di impersonare fedelmente il personaggio scelto, di adattarlo al proprio stile o di reinterpretarlo in modo originale o alternativo.

Quali sono i luoghi comuni sui nerd, gamer e cosplayer?

Nonostante la diffusione e la popolarità di queste categorie di persone, esistono ancora alcuni luoghi comuni e stereotipi che ne condizionano la percezione e la valutazione da parte degli altri. Alcuni di questi luoghi comuni sono:

 

– La maggior parte dei nerd sono maschietti!

Questo è falso, perché ci sono molte donne che si identificano o si riconoscono in queste categorie, e che contribuiscono attivamente alla loro crescita e al loro arricchimento. Le donne nerd, gamer e cosplayer sono spesso invisibilizzate, discriminate, oggettificate o sminuite dai media, dalla società e dagli stessi appartenenti a queste categorie, ma sono presenti e attive da sempre, e rivendicano il loro diritto di partecipare e di esprimersi liberamente.

La maggior parte dei Nerd, gamer e  cosplayer sono tutti bambini o adolescenti.

Questo è falso, perché ci sono molte persone adulte che si identificano o si riconoscono in queste categorie, e che non smettono di coltivare le proprie passioni e i propri interessi con il passare degli anni. Le persone adulte nerd, gamer e cosplayer sono spesso etichettate, giudicate, emarginate o ridicolizzate dai media, dalla società e dagli stessi appartenenti a queste categorie, ma sono presenti e attive da sempre, e rivendicano il loro diritto di divertirsi e di apprendere continuamente .

– Siamo tutti sociopatici!

Questo è falso, perché ci sono molte persone che si identificano o si riconoscono in queste categorie, e che hanno una vita sociale e relazionale ricca e soddisfacente. Le persone sociali o sociali nerd, gamer e cosplayer sono spesso ignorate, fraintese, isolate o escluse dai media, dalla società e dagli stessi appartenenti a queste categorie, ma sono presenti e attive da sempre, e rivendicano il loro diritto di comunicare e di condividere con gli altri .

 

In conclusione, possiamo dire che essere nerd, gamer o cosplayer non è iscrivibile ad una semplice etichetta o definizione, ma rappresenta un’identità definitiva attraversa l’espressione della passione, esperienza  determinazione. Noi nerd non siamo dei fenomeni da studiare, da analizzare o da catalogare, ma siamo dei soggetti proattivi da rispettare, da apprezzare e da valorizzare perché abbiamo reso le nostre passioni in scintille creative. I luoghi comuni e gli stereotipi che ci circondano sono spesso infondati, ingiusti e dannosi, e vanno contrastati con l’informazione, la sensibilizzazione e la testimonianza.

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