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L’era Sengoku (1467-1603)

Verso la metà del 1400, il Giappone si trovava a fronteggiare la più grande crisi politica della sua storia. Fino ad allora, il Giappone era stato facilmente amministrato dallo Shogun (il generale più forte, consigliere supremo dell’imperatore, ma spesso anche più potente di quest’ultimo), che a sua volta delegava a circa 260 Daimyo (signorotti locali), il controllo regionale dello stato. I Daimyo possedevano un proprio esercito, spesso formato da migliaia di uomini, per la maggior parte contadini reclutati nelle campagne. Con l’inizio della guerra di Onin (1467-1477), ebbe inizio quella che in Giappone, è comunemente chiamata “Era Sengoku”, o “periodo degli stati combattenti”. Durante questo periodo, le continue rivolte dei Daimyo minarono il potere amministrativo del Giappone, fino allora detenuto dallo Shogunato Ashikaga e ogni Daimyo fondò un proprio stato, in guerra con quelli confinanti.

La guerra di Onin (1467-1477)

Originariamente, la guerra di Onin non era altro che un conflitto locale tra i due più potenti Daimyo, gli Hosokawa e gli Yamana. Ben presto però, il conflitto si estese anche alle regioni circostanti, quando lo Shogun Ashikaga Yoshimasa, d’accordo con Hosokawa, decise di cedere il potere al proprio figlio minore, Yoshimi. Gli Yamana però, con la moglie di Yoshimasa, volevano invece che il potere passasse nelle mani del fratello di Yoshimasa, Yoshihisa. Contemporaneamente, Hosokawa cercava di interferire nel conflitto tra due membri della famiglia Hatakeyama, e Yamana chiese allo Shogun il permesso di punire la famiglia Hosokawa. Lo Shogun, rigettò la proposta, e Hosokawa prese il figlio Yoshimi, e si barricò nel palazzo dello Shogun, situato a Kyoto, la capitale dell’impero. Lo Shogun Yoshimasa capì subito che una guerra nella capitale avrebbe paralizzato il suo controllo sul resto dell’impero, lasciandolo senza potere nelle regioni più esterne, ma non poté farci nulla. La guerra scoppiò nel 1467 e nel giro di pochi mesi devastò la città di Kyoto, facendo estendere la guerra civile anche alla periferia della città. Nel settembre 1467, Yamana si alleò con un altro potente Daimyo, Ouchi Masahiro, allargando il conflitto. Alla fine del 1467, non c’era ancora un chiaro vincitore, e le due fazioni stavano ancora combattendosi. Nei primi mesi del 1468 Yoshimi tradì Hosokawa e si alleò con Yamana (che invece supportava Yoshihisa). Lo Shogun dichiarò allora Yoshimi un ribelle, e la guerra si trasformò in un conflitto tra lo Shogun (supportato da Hosokawa), e suo fratello (supportato da Yamana). Nel 1473 sia Hosokawa, quarantatreenne, che Yamana, settantenne, morirono, e il conflitto andò rapidamente spegnendosi, poichè Yoshimasa riuscì a riprendere il controllo delle province che si erano ribellate. Nel 1477 anche Ouchi Masahiro ritornò agli ordini di Yoshimasa. Il conflitto produsse migliaia di morti; in un attacco di Ouchi ad Hosokawa, fortificato nel monastero Shokokuji, viene riportato che Ouchi collezionò oltre 8 carri di teste mozzate ai nemici. Il conflitto lasciò inoltre devastata la città di Kyoto.

Gli stati combattenti. Dopo la guerra di Onin, gli Ashikaga persero rapidamente il loro potere, diventando burattini agli ordini della famiglia Hosokawa. Quando il figlio di Yoshimi, Yoshitane, divenne Shogun nel 1490, il reggente della famiglia Hosokawa lo fece deporre nel giro di soli 3 anni, e dichiarò Shogun un altro Ashikaga, Yoshizumi, iniziando un nuovo conflitto. Nel 1499 Yoshitane arrivò a Yamagichi, dove risiedevano gli Ouchi, e ne ottenne il supporto militare. Nel 1507, il reggente degli Hosokawa, Matsumoto, venne assassinato, e nel 1508 Yoshizuni fu costretto alla fuga. Gli Ouchi restituirono allora lo Shogunato a Yoshitane. Con la morte di Matsumoto, i suoi due figli adottivi, Takakuni e Sumimoto iniziarono una guerra interna per la successione, e la famiglia perse lentamente il proprio potere. Durante i successivi 50 anni, molti dei Daimyo, tra i quali i gli Shimazu, i Takeda, Imagawa, e i Mori approfittarono del periodo di crisi, per stabilire dei propri domini indipendenti o consolidarli. Le guerre si moltiplicarono, e alla fine del 1550, dei circa 260 Daimyo, solo una dozzina erano ancora al potere. Tra le centinaia di piccole guerre che si combatterono, si ricordano principalmente la guerra tra gli Ouchi e i Mori, conclusa nel 1551 con la vittoria di questi ultimi, quella tra il clan Takeda e quello Uesugi, quelle Yeyasu Tokugawa, che unificò sotto il suo dominio la parte ovest del Giappone, e le guerre di Oda Nobunaga.

Oda Nobunaga (1534-1582)

Nato nel 1534 nella piccola provincia di Owari, nel 1560 consolidò sotto il suo dominio tutti i piccoli clan della regione. In questo periodo si alleò con Yeyasu Tokugawa, e Toyotomi Hideyoshi che lo serviranno fedelmente fino alla morte. Vincendo nel 1567 la decisiva battaglia di Okehazama, in cui sconfisse un esercito 10 volte superiore al suo, poté estendere i suoi domini oltre la regione di Owari. Nel 1568 marciò su Kyoto e la conquistò, facendo eleggere come Shogun Ashikaga Yoshiaki, in realtà un burattino nelle sue mani. Nel 1571-72 assoggettò le regioni dominate dai clan Asai e Asakura, nel 1574 quelle dei Nagashimi, e nel periodo 1575-1580 quelle dei Takeda. Dal 1575 al 1582 fu impegnato in feroci battaglie con i Mori. Nel 1582, quando ormai sembrava vicina anche la fine dei Mori, fu assassinato da uno dei suoi generali. Nobunaga, che insieme a Yeyasu Tokugawa e Toyotomi Hideyoshi è tra gli eroi più famosi del Giappone, è passato alla storia per la sua incredibile abilità militare, per le sue aperture agli occidentali (in particolare al Cristianesimo), ma anche per la sua grande ferocia e mancanza di pietà.

La fine dell’era Sengoku

Dopo la morte di Nobunaga, Tokugawa e Hideyoshi si spartirono le regioni che Oda aveva unificato, ingaggiando una nuova guerra civile. Nel 1590 i due strinsero un accordo di pace e sconfissero insieme le orde di invasori provenienti dalla Korea (nella battaglia di Odawara). La pace tra le due fazioni permise a Tokugawa di diventare Shogun nel 1603. Morì nel 1613. Grazie al decisivo contributo di Hideyoshi (morto nel 1598 e autore di alcune leggi innovative), il suo shogunato fu uno dei più profilici e pacifici, permettendo al suo clan di restare al potere fino al 1868.

Fonti:

… e Inuyasha, in quale di questi anni è ambientato?

Nel manga non viene mai indicato un anno preciso, ma leggendo alcuni capitoli, si intuisce che Inuyasha dovrebbe essere ambientato all’incirca nel 1550-1560 (quando cioè Nobunaga inizia a diventare un generale famoso e cominciano a comparire le prime armi da fuoco, importate dai portoghesi).

Satyrnet

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