Hai mai immaginato una città senza nomi di vie? In Giappone è realtà! Ma non temere, perdersi non è così facile come sembra. Ecco una guida pratica per orientarti tra quartieri, isolati e numeri civici… un po’ ballerini.
Niente nomi, solo quartieri e numeri: scordati di Corso Vittorio Emanuele o Via Roma. In Giappone, l’indirizzo inizia con il nome del distretto (ad esempio, Shinjuku-ku a Tokyo), seguito da quello del quartiere (come Shibuya). Poi, la parte divertente: tre numeri. Il primo indica l’isolato (chome), il secondo il blocco di edifici e l’ultimo il numero civico.
Logico, no? In teoria sì. In pratica, il numero civico potrebbe non corrispondere all’ordine di posizione lungo la strada, ma seguire un criterio cronologico. I palazzi più vecchi hanno numeri più bassi, indipendentemente dalla posizione. Se ci sono nuove costruzioni, prendono un numero nuovo. Insomma, un po’ di flessibilità è d’obbligo!
Come ritrovarsi? Niente paura, i giapponesi hanno pensato anche a questo. Oltre all’indirizzo, spesso forniscono un punto di riferimento nella zona, come un negozio o una stazione. In passato, addirittura, si usavano mappe dettagliate del quartiere. Oggi, con Google Maps, tutto è più semplice… anche se i tassisti giapponesi, a quanto pare, si perdono ancora un po’!
Consigli per un viaggio in Giappone:
- Memorizza i nomi dei distretti e dei quartieri principali che visiterai.
- Appunta i punti di riferimento forniti insieme all’indirizzo.
- Munisciti di una buona mappa (cartacea o digitale) e impara a usarla.
- Non aver paura di chiedere indicazioni, i giapponesi sono generalmente molto cortesi e disponibili.
- Con un po’ di pratica, ti muoverai come un vero ninja tra le vie senza nome del Giappone!
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