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J.K. Rowling

La transfobia di J.K. Rowling: approfondimento

Che ormai J.K. Rowling e la transfobia vadano a braccetto, è un dato di fatto. Ulteriori esternazioni delle sue  idee sull’argomento sono arrivate in questi giorni. Da qui, l’iniziativa mediatica di boicottare l’autrice, in quanto carnefice di diritti umani. Ma vediamo bene cosa è successo e cosa sta succedendo.

La donazione a For Woman Scotland

La popolare scrittrice ha effettuato nei giorni scorsi donazione di 70 mila sterline all’associazione For Woman Scotland, che ha intenzione di chiedere alla Corte Suprema di definire meglio la “donna”. Infatti, secondo una legge scozzese emanata nel 2018 sulla rappresentanza di genere negli enti pubblici, il 50% delle quote riservate alle donne deve essere destinato alle persone transgender. Da qui la richiesta di For Woman Scoltand di dare priorità al sesso biologico sui certificati di riconoscimento del genere e separare le tutele riservate alle donne da quelle riservate alle trans.

Dopo anni di battaglie e fatti di cronaca che hanno visto, e purtroppo vedono ancora, donne trans diventare sempre più oggetto di discriminazione, dopo le migliaia di suicidi legati a questo tema, quando finalmente una legge veniva incontro a una minoranza silenziosa e discriminata, ecco che arriva For Woman Scotland (che in teoria dovrebbe difendere anche i loro diritti) e chiede alla Corte Suprema di rivedere quella legge, in favore del sesso biologico. Arretratezza e chiusura mentale unite a bigottismo. Sembra quasi di stare in Italia, vero? Invece no. È la Scozia

La dichiarazione sulle trans-killer

Recentemente è arrivata una sentenza di condanna all’ergastolo per Scarlet Blake, donna trans di 26 anni che il 24 Luglio 2021 a Oxford ha adescato il 30enne Jorge Martin Carreno, ex impiegato di BMW, e poi lo ha ucciso lungo la riva del fiume. La stessa donna, quattro mesi prima si era filmata mentre uccideva un gatto. La notizia è stata riportata da SKY News UK, che ha specificato il sesso femminile dell’assassina.

Commentando questo articolo, Rowling ha prima detto “sono così stufa di questa merda. Questi non sono i nostiri crimini”, ovvero i crimini delle donne (come se una condanna per omicidio sia un vanto per il genere femminile).

Poi ha rincarato la dose condividendo un articolo del Telegraph che sostiene: “Più del 70% delle prigioniere transgender sono dentro per molestie sessuali o crimini violenti. L’alto livello di criminalità tra i detenuti maschi che si identificano come donne dimostra perché non dovrebbero essere rinchiusi nei carceri femminili”

La presa di posizione degli attori della serie di Harry Potter

Negli anni, gli attori dei film di Harry Potter hanno nettamente preso le distanze dalle affermazioni transfobiche della scrittrice. L’attore Daniel Radcliffe, che interpretava Harry Potter, già nel 2020 aveva risposto alle varie polemiche con una lettera aperta in cui prendeva le difese delle persone transgender. La lettera venne pubblicata sul sito di The Trevor Project, organizzazione che da anni gestisce la più grande linea anti-suicidi del mondo dedicata proprio ai giovani della comunità LGBTQIA+.

L’attore ha successivamente affermato che ha scritto quella lettera perché non sarebbe più riuscito a guardarsi allo specchio se non lo avesse fatto, visto che nel corso degli anni ha conosciuto tanti suoi fan queer e trans. Giovani ragazzi e ragazze che si sono identificati molto con Potter. A dargli man forte ci hanno pensato anche Emma Watson, Rupert Grint e Tom Felton, rispettivamente Hermione Granger, Ron Weasley e Draco Malfoy. Grint ha anche dichiarato “Ho paragonato sempre J.K. Rowling a una zia. Ma non sempre sono tenuto a essere d’accordo con quello che dice mia zia”.

Boycott J.K. Rowling: la delusione dei fan che si sentono traditi.

Quando una persona pubblica si rivela per quello che è, spesso può capitare che deluda il suo seguito di sostenitori. Questo perché tendiamo sempre a identificare i nostri “idoli” come persone simili a noi, con i nostri stessi valori e la nostra visione del mondo. Ma la realtà è che ogni persona è fatta a modo suo e non sempre corrisponde a come l’abbiamo idealizzata. J.K. Rowling è sicuramente una brava persona, nessuno lo mette in dubbio. Non è una criminale, non ruba e non spaccia. E come ogni libera cittadina di questo mondo, ha diritto a esprimere il suo pensiero, sempre, questo ci tengo a ribadirlo.

Ma è altresì vero che con le sue dichiarazioni transfobiche e la donazione a For Woman Scotland, sta implicitamente fomentando odio e violenza psicologica sulle persone trans. Le sue continue prese di posizione contro la natura degli altri non la pongono certo in una posizione da “persona buona”. Per questo anche molti suoi (ex)sostenitori, hanno condiviso l’hashtag #boycottjkrowling.

In conclusione: non dobbiamo più leggere i libri o vedere i film di Harry Potter?

Ognuno è libero di continuare a leggere i libri di Rowling e di guardare i film e le serie da essi ispirati. Tuttavia, alla luce di quanto scritto finora, è bene interrogarsi su dove vadano a finire i soldi che ognuno di noi investe nella cultura, acquistando i suoi romanzi. Perché la fondazione For Woman Scotland fomenta odio e discriminazione. E questi sentimenti negativi causano suicidi in tutto il mondo.

Al contrario, Daniel Radcliffe è impegnato da anni in The Trevor Project, che con le sue donazioni (e quelle di molte altre persone) invece, gestisce la più grande linea anti-suicidi per persone LGBTQIA+ del mondo. Quindi, per me che sostengo i diritti delle persone trans, vedere un film sapendo che parte delle royalities andrà a lui (e quindi anche al Trevor Project) è consolante. Mentre comprare un libro sapendo che le royalities andranno alla Rowling e quindi in parte serviranno a finanziare For Woman Scotland lo è meno. Per questo, molti nuovi fan combattuti (perché lei sarà anche transfobica, ma i suoi racconti sono ormai leggende) stanno cercando di acquistare i libri usati. In questo modo il flusso di denaro nelle tasche di Rowling (e quindi successivamente nelle casse di For Woman Scotland) si fermerà, ma i fan di Harry Potter avranno lo stesso il loro libro preferito tra le mani.

Voi che ne pensate?

 

Roberto Romagnoli

Roberto Romagnoli

Nato sul pianeta Terra nel 1981, ma cittadino dell'universo.
Conosciuto in rete anche come Ryoga777, RyoGa o Ryoga Wonder.
Cantante degli X-Italy, band attiva tra il 2004 e il 2006, prima in Italia a proporre cover degli X-Japan. Successivamente canta anche nei Revolution, altra band italiana ispirata al mondo del Visual-Kei Giapponese e al Glam americano.
Negli anni si è occupato spesso di organizzazione di eventi a tema JRock, Cosplay, Manga e Musica in generale collaborando spesso con l'associazione Japanimation. È stato anche redattore di L33T, programma per ragazzi in onda su Rai 2 e Rai Futura tra il 2006 e il 2007.
Caporedattore e responsabile per l'Italia di Nippon Project e Presidente delle associazioni VK Records (etichetta discografica indipendente) e Steel Music Promotion (media dedicato alla musica e all'organizzazione di concerti)

Gamer incallito.

Il suo lato geek, sopito fino a qualche anno fa, ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente. Quindi alla fine ha deciso di aprirsi il suo blog geek robertoromagnoli.com e ha cominciato a scrivere anche su siti a tema gaming e tecnologia, tra cui Akiba Gamers e Stolas Informatica.

Amante di tutto ciò che riguarda la tecnologia, l'informatica, anime e manga, ma innamorato anche di DC Comics e Marvel.

Fondamentalista Trekkie, da quando c'è il covid e non ci si può più stringere la mano, ha trovato la scusa per fare il saluto vulcaniano.

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